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Attenti al serbatoio

di Andrea Bertaglio - 01/09/2008

Per chi ancora dovesse pensare che i problemi che ci ritroviamo a causa del petrolio - come guerre d’occupazione e relative uccisioni, inquinamento dell’atmosfera e dei mari e relativo caos climatico, epidemie di cancro nella popolazione adulta e di asma in quella infantile, indecenti speculazioni sui prezzi nei mercati finanziari - non dovessero bastare, si sta diffondendo sempre più il fenomeno dei “ladri di carburante”. Problema sicuramente di minore entità ed impatto rispetto a quelli sopra citati, ma che sta coinvolgendo sempre più persone.
Nel Regno Unito, ad esempio, il numero di denunce riguardanti il furto di carburante dalle autovetture private è quadruplicato nell’arco dell’ultimo anno.
Secondo la RAC, compagnia che offre servizi di soccorso stradale, il numero di auto a cui è stato rubato il carburante è raddoppiato nel periodo fra Gennaio e Giugno. L’automobilista Dan Sparks di Leamington, per esempio, ha posteggiato l’auto sul suo vialetto durante la notte, ma quando ha provato a rimetterla in moto la mattina, non è partita. Sicuro del fatto che nel suo serbatoio ci fossero almeno 40-45 sterline di gasolio, ha avuto conferma del furto quando ha notato che la serratura del tappo era stata manomessa ed aperta. Era rimasto solo il carburante necessario a raggiungere l’area di servizio più vicina. Una volta chiamata la polizia per denunciare il fatto, si è reso conto di non essere stata l’unica vittima dei ladri. La polizia locale aveva infatti già ricevuto altre quattro chiamate di quel tipo. Quello di manomettere il tappo del serbatoio è però un modo inusuale di prelevare il carburante, che per lo più è drenato attraverso un buco fatto nel serbatoio stesso. Spesso la gente non se ne accorge nemmeno, come afferma un benzinaio della RAC. Chiamano per un guasto, e rimangono increduli quando gli si spiega che hanno semplicemente subito un furto. L’aspetto più noioso della vicenda non è però quello di aver perso i sempre più costosi benzina o gasolio, ma quello delle riparazioni necessarie, solitamente ben più costose del carburante stesso. Un serbatoio danneggiato va infatti completamente sostituito.
Ci sono zone più colpite delle altre, tra cui il sud-ovest inglese, le Midlands e ovviamente l’area metropolitana londinese, ma per il momento sembra più un fastidioso nuovo fenomeno che non una vera emergenza, considerando i milioni di veicoli circolanti nel Regno Unito (ed anche qui in costante aumento: nel centro di Londra, ad esempio, il traffico continua ad aumentare nonostante i “Congestion Charges” e le numerosissime linee di autobus e di treni metropolitani - e se è così qui adesso, figuriamoci nelle grandi città italiane fra qualche anno -). Il fatto curioso è però l’aumento così rapido di questo tipo di furti, che va di pari passo con l’aumento dei prezzi del petrolio. La polizia di Durham, ad esempio, ha affermato che a Gennaio le denunce di questo tipo erano state sette; un mese più tardi, con l’impennata dei prezzi, sono state ventinove.
Insomma, non siamo ancora arrivati agli scenari post-nucleari della saga “Mad Max”, in cui ci si deve difendere da bande di predoni assetati di benzina, ma non è bello riscontrare questi ennesimi tipi di rischi (e di noie) nella realtà quotidiana. O forse anche questo deve essere semplicemente visto come un motivo in più per lasciare il più possibile da parte l’automobile.