L’appassionante “Viaggio nei Comuni a 5 stelle” ci porta oggi a Carugate, comune nel milanese già salito agli onori delle cronache per essere stato il primo comune in Italia ad aver reso obbligatoria la certificazione energetica degli edifici di nuova costruzione (e per le ristrutturazioni) quando ancora il tema dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili non era certo ancora di moda.
Oggi sempre più sentiamo parlare di sostenibilità ambientale, di emergenza rifiuti, di responsabilità civile; tematiche importanti alle quali è ancora dedicato un livello di attenzione non adeguato. E’ infatti diffusa la convinzione che tutte le risorse siano infinite e che il nostro attuale stile di vita possa protrarsi all’infinito. Tutto questo provoca un aumento sensibile della produzione di rifiuti, prodotti da un sistema economico improntato proprio sullo spreco e l’usa e getta.
Come trasferire allora il concetto che il rifiuto ha un valore? Che il rifiuto, se correttamente smaltito, può essere riutilizzato diventando una materia prima “seconda”? Che l’utilizzo di materiale riciclato o riutilizzato crea beneficio per l’ambiente anche attraverso il risparmio energetico?
Si tratta indubbiamente di una sfida culturale! E il Comune di Carugate, comune di 14.000 abitanti, ha deciso di cogliere questa sfida, attivando e promuovendo politiche territoriali di sostenibilità ambientale anche attraverso azioni di sensibilizzazione e di educazione rivolte ai suoi cittadini.
Il Progetto “Giocando con i rifiuti”, che si inserisce nella categoria “rifiuti”del Premio “Comuni a 5 stelle”, si è proposto la finalità di facilitare il diffondersi nella cittadinanza di corretti comportamenti in relazione allo smaltimento dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (i cosiddetti RAEE), con l’intento di avviare il sistema RAEE partendo proprio dai consumatori finali e dagli operatori direttamente collegati al loro trattamento.
Il sistema RAEE, reso esecutivo solo da quest’anno, è stato introdotto in Italia con il Decreto Legislativo 151 del luglio 2005, che ha recepito la Direttiva 2002/96/CE sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche. La Direttiva, inserendosi nel “Quinto programma di azione a favore dell’ambiente”, intende promuovere e facilitare politiche ed azioni di sviluppo sostenibile, indicando misure volte non solo a ridurre, con il reimpiego, il riciclaggio ed altre forme di recupero, il volume dei rifiuti da apparecchiature tecnologiche da smaltire, ma anche e soprattutto a prevenire la produzione di rifiuti, attraverso il coinvolgimento di tutti gli operatori che intervengono nel ciclo di vita di tali prodotti, dalla progettazione allo smaltimento finale.
Frigoriferi, aspirapolvere, stampanti, macchine per cucire, videogiochi, congelatori, dialisi, ecc, vere e proprie protesi umane divenute per noi insostituibili, rientrano tra le apparecchiature identificate dalla Direttiva europea.
I rifiuti di questo tipo sono in costante aumento e ammontano oggi a circa 14 Kg. all’anno per abitante in Italia. Solo in Lombardia se ne smaltiscono correttamente meno di 2 Kg. all’anno per abitante, mentre l’obiettivo indicato dalla Direttiva è di recuperare e riciclarne almeno 4 Kg. entro la fine del 2008.
Qui si inserisce quindi il progetto pensato dal comune, che si proponeva l’obiettivo di informare e sensibilizzare i cittadini sulle corrette modalità di smaltimento dei RAEE.
Tale obiettivo è stato efficacemente perseguito grazie ad un intervento formativo operato nelle classi IV e V elementare, dando seguito ad un progetto pilota, finanziato dalla Fondazione Cariplo e dalla Regione Lombardia, cui il Comune di Carugate aveva aderito per l’anno scolastico 2005/2006.
Il progetto pilota, concluso con ottimi risultati, aveva messo in evidenza il vantaggio di rivolgersi ad una fascia di età in cui è ancora ampia la partecipazione dei genitori alla vita scolastica dei figli. Anche in questo caso il messaggio informativo è stato amplificato, trasferito dai giovani alle loro famiglie, tanto più che una parte del Progetto, la gara/gioco di raccolta dei RAEE, ha chiesto operativamente l’intervento e il coinvolgimento degli adulti.
Grazie al coinvolgimento diretto di 15 classi di scuola elementare, si calcola che il progetto abbia “raggiunto” almeno 2000 residenti.
In pratica i ragazzi sono stati incentivati attraverso un’attività competitiva alla raccolta di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche in disuso, che avevano in casa o in cantina, e al loro conferimento presso la piattaforma ecologica di CEM Ambiente di Carugate. Il gioco/gara si basava infatti nel conferire presso tale piattaforma il maggior numero di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, durante un periodo di 3 settimane.
La quantità conferita in piattaforma veniva poi documentata da un “titolo di credito”, una sorta di certificato delle quantità e tipologie di prodotti consegnati da ogni studente. I titoli di credito, debitamente compilati, venivano timbrati da un addetto alla piattaforma e presso quest’ultima conservati fino a fine gara, momento destinato alla loro raccolta da parte della società Noiros che, oltre a curare la parte tecnica del Progetto, si è occupata della valutazione dei risultati.
E’ stata premiata la classe risultata vincitrice, ma sono stati assegnati premi anche ai primi 10 ragazzi, in quanto si è ritenuto opportuno premiare lo sforzo, l’impegno e la partecipazione di chi ha permesso risultati importanti alla classe di appartenenza.
I risultati ottenuti sono stati davvero sorprendenti: più di 100 ragazzi hanno portato nella piattaforma oggetti RAEE. In sole tre settimane nella piattaforma ecologica di Carugate sono stati conferiti 2020 apparecchiature elettriche ed elettroniche per un totale stimato di circa 5.5 tonnellate.
Questo significa che per il bacino di utenza raggiunto, circa 2000 cittadini, si è ottenuto in meno di un mese una raccolta di 2.75 Kg ad abitante di RAEE correttamente recuperati, contribuendo significativamente all’obiettivo di 4 Kg/anno per abitante previsto dalla normativa vigente per la fine del 2008.
Durante la tradizionale “Festa di primavera”, i ragazzi sono stati premiati per la gara svolta a favore dell’ambiente, che li ha visti per una volta protagonisti virtuosi. Un investimento per il futuro!