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Tentazione nucleare? Io non cedo, ne posso fare a meno, perchè so fare con meno

di Fare Verde - 12/09/2008


 

Composizione: Centrale Nucleare in supposte contiene: Principi attivi:
- uranio 235 ottenuto con processi di estrazione e lavorazione caratterizzati da elevato impatto
sull’ambiente e la salute. Si consiglia di usarlo con parsimonia: la sua disponibilità
non è infinita e il suo prezzo negli ultimi anni è cresciuto più di quello del petrolio;
- acqua in grosse quantità prelevate nella maggior parte dei casi da fiumi e spesso restituita
contaminata;
- cemento armato in quantità elevate, ottenuto creando cave di enormi dimensioni e arricchendo
spesso organizzazioni criminali.
Eccipienti: mancanza di una politica energetica basata sulle risorse nazionali (sole, acqua,
vento, calore della terra, biomasse disponibili in quantità sufficienti e in modo equamente
distribuito dalle Alpi alla Sicilia - capacità degli ingegneri taliani, da Leonardo ad oggi, di sviluppare
tecnologie innovative); interesse dell’azienda elettrica di stato francese EDF ad esportare
all’estero la propria tecnologia nucleare, utilizzando la leadership raggiunta nel settore.
Indicazioni terapeutiche: consumi di energia elettrica superiori fino al 46% rispetto al
proprio fabbisogno dovuti ad incapacità cronica di utilizzare l’energia in modo razionale ed
efficiente.
Controindicazioni: radioattività accertata che può verificarsi per periodi più e meno lunghi
in base al tipo di scorie prodotte. Attenzione: ogni centrale nucleare produce scorie di tutti i
tipi. Le scorie “di terzo grado” (ad alta radioattività) possono richiedere anche 100.000 anni
per abbassare il loro livello di pericolosità. In casi gravi, la radioattività può assumere la forma
di una nube tossica e spargersi per molti chilometri intorno alla centrale oppure concretizzarsi
in sversamenti di materiale radioattivo in fiumi, laghi e tratti di costa. Forme di radioattività
più lievi ma estremamente più frequenti si verificano in un raggio più ridotto intorno alla
centrale, ai depositi di scorie e agli impianti per l’arricchimento dell’uranio.
Con il manifestarsi di crisi energetiche, le centrali nucleari possono portare alla creazione di mercati
caratterizzati da scarsa flessibilità e competizione e, di conseguenza, prezzi elevati in bolletta
(poche grosse centrali e pochi operatori possono imporre il loro prezzo senza concorrenza).
La centrale nucleare può servire a scopi bellici o diventare bersaglio di attacchi terroristici.
L’uranio impoverito ottenuto dai processi per l’ottenimento del combustibile per la centrale
(arricchimento) può essere sparso attraverso proiettili letali in zone di guerra creando un
numero di morti per leucemia o tumore difficilmente quantificabile (informazione rilevata
mediante recenti sperimentazioni effettuate in Iraq e Kosovo).
Effetti indesiderati: l’elenco dei seguenti effetti indesiderati si basa su circa 60 anni di sperimentazione
effettuata su 439 centrali nucleari attive in 31 paesi (dato aggiorato al 2007):
Centrale Nucleare
in supposte
- occultamento dei costi di gestione delle scorie e della sicurezza dell’impianto;
- sperpero di denaro pubblico dovuti agli alti costi di progettazione, realizzazione e mantenimento
in sicurezza degli impianti, e di gestione delle scorie;
- forte dipendenza dall’estero per uranio arricchito e tecnologia;
- insensibilità verso le future generazioni cui si lasciano scorie pericolose da smaltire;
- pigrizia mentale, che si manifesta in mancanza di creatività e tendenza a riproporre tecnologie
del passato;
- cronicizzazione della tendenza allo spreco e dell’incapacità di usare l’energia in modo efficiente;
Precauzioni: se Centrale Nucleare in supposte è somministrata nelle vicinanze di centri
abitati, si consiglia di:
- tenere d’occhio pecore e vitelli. In prossimità della centrale spenta del Garigliano si sono
verificati diversi casi di malformazione;
- di tanto in tanto evitare di bere e lavarsi, fare il bagno in fiumi vicini alla centrale, mangiare
pesce pescato nell’area della centrale. Se le autorità lo riterranno opportuno e se l’area
non è coperta da segreto militare, vi informeranno dell’ennesimo “incidente lieve”, ma
ugualmente nocivo (vedi recenti incidenti in Giappone, Slovenia, Spagna, Francia, Belgio);
- controllare frequentemente i propri valori tumorali. Uno studio condotto in Germania ha
evidenziato un aumento dei tumori nelle zone vicine alle centrali.
Dosaggio e tempi di somministrazione: per rendere economica la cura, se il paziente
è italiano si consigliano almeno 10 Centrali da 1.500 MW corrispondenti ciascuna ad 1/5
dell’energia che un paese come la Gran Bretagna sarebbe in grado di produrre con pannelli
solari e altri sistemi di microgenerazione (studio del Governo Britannico, giugno 2008). Una
volta iniziata la cura, questa tende a protrarsi indefinitamente nel tempo: pur essendoci molte
centrali nucleari chiuse, non esistono al mondo centrali completamente smantellate. Anche
dopo l’eventuale smantellamento della centrale, occorre mettere in sicurezza le scorie (tutti
i pezzi della centrale sono radioattivi). In tutto il mondo non esistono depositi definitivi per le
scorie nucleari. La stessa costruzione della centrale ha tempi difficilmente quantificabili.
Tenere fuori dalla portata delle persone di buon senso.
Non disperdere dopo l’uso le scorie radioattive nell’ambiente.

Per cure alternative, rivolgersi a:
Fare Verde Onlus - via Iside, 8 - 00184 Roma 
www.fareverde.it