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Vicino e Medio Oriente: storia e memoria fra occultamento e rimozione

di redazionale - 12/09/2008

Fonte: mastermatteimedioriente

Introduzione al master

VICINO E MEDIO ORIENTE:
STORIA E MEMORIA FRA OCCULTAMENTO E RIMOZIONE

(25 ottobre-13 dicembre 2008)

 

Sabato 25 ottobre 2008 – ore 10,15

La straordinaria vicenda Mattei
fra oblio e occultamento

Gerardo Agostini (Ass. Partigiani Cristiani),  Enzo Calia (Pubblico Ministero), Claudio Moffa (Università di Teramo), Nico Perrone (Università di Bari)

 

I rischi speculari di una storiografia agiografica e di una rimozione della memoria del fondatore e primo presidente dell’ENI. Il sen. Agostini è il presidente dell’APC, già guidata da Mattei. Calia è il magistrato che ha accertato dopo lunga inchiesta che la morte di Mattei fu attentato. Perrone è autore di molti libri e saggi e di una serie di trasmissioni radiofoniche sulla figura di Mattei. Moffa ha fra l’altro rilasciato una lunga intervista su Mattei  negli studi di Pari e Dispari di RAI News 24.

 

Sabato 1 novembre – ore 11

Il Medio Oriente in Italia: l’assassinio di Moro, una memoria travisata

Giovanni Fasanella (Giornalista e scrittore)
Rosario Priore (Giudice)

 

Tante celebrazioni, ma pochi approfondiscono la storia vera del “caso Moro”, continuatore di quella politica estera euromediterranea di cui, con Gronchi, Vanoni, La Pira, era stato uno dei principali protagonisti Enrico Mattei.  Fasanella è giornalista di Panorama e autore di diversi libri, fra cui La guerra civile, scritto assieme a Giovanni Pellegrino; Priore è il giudice che più di ogni altro ha indagato sul caso Moro.

 

Sabato 8 novembre – ore 11

Le “armi di distruzione di massa” di Saddam e la demonizzazione di Hezbollah: disinformazioni ‘perfette’ per due tragiche guerre.

Ferdinando Pellegrini (Inviato del GR RAI )

 

Attraverso gli esempi delle guerre d’Iraq e del Libano,  Pellegrini, inviato storico del GR-RAI in Medio Oriente, spiega “dall’interno” i meccanismi “segreti” che presiedono alla propaganda di guerra del secolo XXI.

 

Sabato 15 novembre – ore 11

L’incontro di civiltà: lingua e cultura italiana in Egitto e lingua e cultura egiziana in Italia.

Prof. Rabie Salama (Italianista)

Prof. Vincenzo Strika (Arabista)

 

Sconfiggere lo “scontro di civiltà” perseguito dagli estremismi del nuovo secolo vuol dire anche costruire una rete di scambio culturale e linguistico capace di fare prevalere il dialogo fra Europa e paesi arabi:  due insigni esperti illustrano fatti e problemi dell’interscambio culturale arabo-italiano.

 

Sabato 22 novembre – ore 10,45

Il “genocidio armeno”: non solo una questione lessicale e quantitativa

Maurizio Blondet (Giornalista e scrittore)

 

Al di là della vexata questio della sua esistenza o “invenzione”,  un altro aspetto importante del “genocidio armeno”: la vera matrice e natura del movimento dei Giovani Turchi, protagonisti dei massacri anticristiani durante la prima guerra mondiale. Ad opera di chi, come e perché nasce il nazionalismo panturco? Chi era Mustafà Kemal?

 

Sabato 29 novembre – ore 11

Il Medio Oriente in Italia:
la bella favola dell’immigrazione

Umberto Melotti (Università di Roma “La Sapienza”)

Claudio Moffa (Università di Teramo)

 

L’approccio sociologico-immediatistico impedisce di capire la funzione storica delle ondate immigratorie che continuano a riversarsi nel nostro paese: al di là di possibili, meditati e programmati usi del fenomeno migratorio, la funzione storica oggettiva è stata quella di colpire i livelli salariali e le garanzie di sicurezza nel lavoro conquistati dal movimento sindacale italiano in mezzo secolo di lotte. Un monito per politici e sociologi dell’ “immigrazione facile”. Melotti è uno dei principali esperti di immigrazione in Italia, Claudio Moffa, storico, è autore de La favola multietnica. Per una critica della sociologia dell’ “immigrazione facile”.

 

Sabato 6 dicembre – ore 11

Libia 1942, l’ “olocausto nascosto” degli ebrei

Eric Salerno (Inviato  de Il Messaggero)

 

Il ministro Teruzzi con foglio riservatissimo ha comunicato al generale Bastico che il Duce ha deciso che tutti gli ebrei della Cirenaica siano riuniti in un campo di concentramento della Tripolitania”: inizia così, nel febbraio 1942,  la tragica vicenda degli ebrei di Libia 600 dei quali morirono nel campo di concentramento fascista di Giado.  Una pagina di storia riesumata dalla paziente ricerca di Salerno, autore del libro Uccideteli tutti. La storia nascosta dell’olocausto degli ebrei libici, il Saggiatore 2008, e che rimette in discussione molte letture correnti sulla II guerra mondiale, a cominciare dai rapporti fra fascismo e nazismo.

 

Sabato 13 dicembre – ore 10,30

Storie del sionismo

Mauro Manno (Storico del sionismo),

Giancarlo Paciello (Storico del conflitto israelo-palestinese)

 

Due pagine poco conosciute della storia del sionismo: I rapporti fra sionismo e nazismo, vale a dire l’uso “tattico” del razzismo nazista  da parte dei fautori dell’immigrazione ebraica in Palestina; e La creazione dell’Haganah e dell’Irgun, le due organizzazioni terroristiche ebraiche protagoniste degli attentati e  violenze che alla metà degli anni Quaranta spianarono la strada alla fondazione dello stato di Israele.

 

COSTO DEL CICLO 150 €: scalabile dalla tassa di iscrizione al master, dà diritto ad un Attestato di frequenza.