Cretino "multiculturale"
di diorama.it - 12/02/2006
Fonte: diorama.it
Caro Professore,
apprendo oggi dal Foglio di Giuliano Ferrara di essere un cretino multicult. Perché non credo che sia in corso una guerra di civiltà; perché non credo in un mondo arabo che vuole uccidere i preti cattolici o, in generale, gli occidentali; perché non credo che la reazione alla pubblicazione delle vignette su Maometto sia "di popolo". Al contrario, credo sia un bel regalo che i mass media occidentali abbiano fatto ai fondamentalisti che con poche manifestazioni di gruppi di facinorosi hanno ricevuto una enorme copertura giornalistica; perché guardo con sospetto all'allarme degli Stati Uniti secondo il quale (guarda caso) dietro queste "manifestazioni di intolleranza" ci sono Siria ed Iran (i prossimi da inquadrare nella pax americana).
Insomma, sono un cretino e me lo merito, perché non capisco niente. E pensare che - a differenza di Ferrara - io in Siria ci sono stato due volte in tre anni e non ho mai dovuto nascondermi dietro una scorta armata per sfuggire ai fondamentalisti, godendo anzi dell'ospitalità dei siriani che mi sono sembrati proprio distaccati rispetto alla teoria dello scontro di civiltà. Sono proprio diabolici questi arabi, bisogna dire…
Meno male che Ferrara, Pera, Fallaci vigilano per noi e ci aiutano a resistere con la prospettiva della vittoria e che non perdono la giusta rotta pur nel clamore delle armi e nello scorrere del sangue.
Però in fondo ho il sospetto di essere in buona compagnia, in mezzo a tanti soggetti di spessore culturale superiore al mio che fanno parte a pieno titolo della categoria del cretino multicult. Ma si sa, risponderebbe l'elegante Ferrara, la mamma dei cretini è sempre incinta…
Cordialmente.
Luigi Z.
Una sola obiezione: non credo che la vicenda delle vignette abbia fatto un favore ai fondamentalisti; penso anzi che chi l'ha montata sul versante occidentalista sperasse in reazioni violente di parte islamica, per accreditare ulteriormente l'ipocrita tesi del mondo "civile" assediato dai barbari, dello scontro di civiltà sgradevole ma inevitabile. Non amo le teorie del complotto, ma i fatti mi pare offrano sempre più indicazioni di un consapevole progetto politico (e non solo: culturale, militare ecc.) in atto per far compiere un ulteriore, deciso passo avanti al disegno strategico dell'egemonia planetaria statunitense. Se proprio vogliamo dirla alla Ferrara, cretino semmai è chi non se ne avvede. Non chi ne è consapevole e intenzionalmente lo nega. Purtroppo, credo che contro una manovra così ben orchestrata e ricca di risorse, non esistano rimedi efficaci. Ne pagheremo le conseguenze, e nessuna retorica ci salverà.
MT