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La morte del Grande Lago

di Matteo Fagotto - 13/02/2006

Fonte: peacereporter.net

Il lago Vittoria di sta seccando. Colpa dello sfruttamento selvaggio
Sos per il lago Vittoria. Situato al confine tra Uganda, Tanzania e Kenya e principale “fonte” del fiume Nilo, negli ultimi due anni il lago più grande dell’Africa ha perso 75 km cubici di acqua, pari al 3 percento del suo volume, secondo un rapporto redatto dall’idrologo Daniel Kull. Colpa di due stazioni idroelettriche ugandesi, che per aumentare la produzione di elettricità starebbero pompando più acqua del dovuto fuori dal lago. A farne le spese sono i 30 milioni di persone che per la loro sopravvivenza dipendono dalle sue acque.
 
Livello di guardia. L’abbassamento del livello del lago non è una notizia nuova: negli ultimi due anni però era stato sempre imputato alla mancanza di precipitazioni, che dal 2003 si sarebbero ridotte del 10-15 percento rispetto al consueto livello di piovosità. Non la pensa così Kull, che in un rapporto pubblicato dall’International Rivers Network dà alla siccità una responsabilità marginale: la colpa principale sarebbe infatti di due stazioni di idropotenza, costruite presso la diga di Nalubaale, a nord del lago. Per alimentare le due stazioni l’Uganda starebbe illegalmente pompando più acqua nel Nilo Vittoria, con il risultato di abbassare il livello del lago ai minimi storici degli ultimi 80 anni. Secondo Kull infatti la diga starebbe rilasciando 1.250 metri cubici di acqua al secondo, il 55 percento in più di quanto stabilito dagli accordi internazionali, causando un abbassamento del livello del lago di ben 45 centrimetri.
 
Pescatori sul lago VittoriaComunità nei guai. Sul banco degli imputati, oltre al governo ugandese, è stata chiamata anche la Banca Mondiale, che negli anni ’90 finanziò la costruzione del secondo complesso idroelettrico. Le autorità ugandesi respingono però le accuse, dando la colpa della penuria d’acqua solo alla prolungata siccità. PeaceReporter ha più volte provato a contattare l’Uganda Electricity Board, che gestisce le due stazioni di idropotenza a Nalubaale, senza successo, ma ha raccolto le dichiarazioni di Frank Muramuzi, direttore dell’Ong ugandese Nape (National Association of Professional Environmentalists): “L’abbassamento del livello sta causando grossi problemi alle comunità che vivono intorno al lago. Danneggia la pesca e i trasporti via acqua, oltre che la vita di buona parte del Paese”. Il lago Vittoria infatti rifornisce di acqua quasi tutto l’Uganda.
 
La diga di NalubaaleTagli drastici. Ironia della sorte, proprio lo smodato uso di acqua ha provocato la diminuzione della pressione idrica e il conseguente taglio della fornitura di elettricità a Kampala, visto che le due stazioni di Nalubaale non riescono più a produrre una quantità di energia sufficiente. Nell’ultima settimana a Kampala l’elettricità è stata razionata a 12 ore al giorno. “Ma è un problema che non riguarda solo la capitale” rincara la dose Muramuzi, “visto che anche altre città dipendono per la loro vita dal lago. Anche l’attività economica si sta bloccando, visto che non si riesce più a utilizzare materiale elettrico, compresi i computer. Per non parlare della fornitura d’acqua nelle case, tagliata anche quella. Per di più il governo avrebbe in mente di costruire, 8 km più a valle delle precedenti, un’altra stazione idroelettrica e un’altra diga a Nalubaale, che però stanti gli attuali livelli di acqua sarebbero inutili”.
 
Panoramica del lago VittoriaEffetti diffusi. Ad aggravare il problema c’è il fatto che la penuria d’acqua sta colpendo anche Kenya e Tanzania, gli altri due Paesi che si affacciano sulle sponde del lago. L’accordo firmato tra Egitto e Uganda all’indomani dell’indipendenza, che regolamenta il flusso di acqua in uscita dal lago per garantire che rimanga sempre costante, sarebbe stato violato dall’Uganda. Anche perché, secondo quanto dichiarato da Muramuzi, non ci sarebbe un organo internazionale preposto al controllo dell’accordo, il cui rispetto sarebbe quindi lasciato al buon cuore dei singoli stati.