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Rifiutare il Rifiuto

di Giuseppe Altieri - 26/11/2008

Fonte: mangiacomeparli

Contro inceneritori ed Ecomafie: decalogo per un tam tam dalla base.

Le Multinazionali Petrolchimicoagrofarmaceuticogm producono ogni giorno milioni di tonnellate di “imballaggi nocivi ed inquinanti”per merci da esse stesse prodotte e spesso commercializzate in supermarkets essenzialmente “pornografici”, capannoni industriali dispersi nelle migliori terre della penisola felice, come di tutto il Mondo. Prodotti industriali  contenenti spesso altre sostanze tossiche, come pesticidi, solventi, coloranti, profumi e sapori artificiali, oltre 30.000 sostanze di sintesi immesse nell’ambiente che si BIOACCUMULANO negli alimenti e nelle catene alimentari, come le diossine e i metalli pesanti da incenerimenti dei rifiuti, in una spirale tossicologica pericolosissima.
“Cibus in primis”, acquistiamo più plastica che alimenti, vittime della pornografia di un bordello multicolore che chiamiamo “scaffale” dove ci soffermiamo a “scegliere” tra prodotti tutti uguali, ovvero con gli stessi 10 ingredienti che compongono il 90% dell’alimentazione umana moderna (alla faccia della biodiversità e della salute), travestiti in mille proposte oscene ed essenzialmente pornografiche, pubblicizzate da nude top models televisive, spesso con le tette di plastica.
La stragrande maggioranza dei rifiuti mondiali proviene infatti dalle confezioni alimentari e bottiglie di plastica, tossica e pericolosa, contenenti “cibi” che poco hanno a che fare ormai con gli “alimenti”.
Nella disconnessione totale del pensiero riflessivo e dell’intelligenza umana, manipolati dalla società dell’Alta velocità, senza più spazi per l’emozione (neanche il tempo di baciar tua figlia prima che si addormenti, mentre butti 4 ore al giorno alla televisione che ti rincoglionisce), arriva il giorno che le immondizie sommergono le città… appena si ferma il servizio di “spostamento” dell’inquinamento nelle “Isole Ecologiche” (termine irritante per definire discariche di porcherie di ogni genere, visitate da scolaresche che pensano magari di andare a respirare un pò di aria pura), o verso gli Inceneritori, artificiosamente definiti “Termovalorizzatori”, in realtà “Termodegradatori” e Cancrogeneratori.
Servizio che costa almeno 20 €€/tonnellata dei “nostri” soldi per le Ecomafie locali di qualsiasi colore, violente o non violente, le quali in ogni caso, smaltendo i rifiuti, ci uccidono lentamente a piccole dosi ed “autoalimentano” lo stesso sistema che li produce... fino a lucrare records di oltre 200 € per tonnellata di Eco “Balla” prodotta e smaltita... polverizzata e disciolta nell’ambiente e... nel nostro sangue.
Uno dei grandi affari del secolo, unito alla cosiddetta “termovalorizzazione”. Incenerimento con produzione di diossine e nanoparticelle. E, purtroppo, il Bioaccumulo di sostanze tossiche dipende poco dal livello di emissioni di Diossine, bensì, soprattutto, dalla capacità degli organismi viventi di concentrarle nelle loro cellule.
Impianti costruiti da gente come Moratti (il presidente dell’Inter calcio) e fino ad oggi finanziati col 6% delle bollette Enel, che doveva esser destinato in realtà alle energie rinnovabili pulite, solare, fotovoltaica, eolica... Migliaia di Megawatt bruciati nel vento.
Pubblico o privato che sia, più o meno filtrato... l’inquinamento non biodegradabile lo puoi solo “spostare”.
Un offesa al Dio Sole che ci punisce oggi duramente con le ”Dio-ossine”.
Per le Multinazionali, che continuano ad estrarre petrolio e produrre plastiche e altre porcherie di sintesi chimica, i rifiuti sono una risorsa “economicamente rinnovabile”: più ne bruciamo più loro ne producono, mentre diossine ed altre porcherie rimangono nell’ambiente per sempre, ecologicamente non degradabili, rispetto ai tempi biologici del Pianeta Terra (a proposito, risulta che nel Pacifico ci sia un’isola di 2.000 km di plastica galleggiante dagli USA… e getta). Finchè non arriva il momento, ormai passato da un bel pezzo, a dire il vero, in cui l’ecologia diventa l’unica forma di economia. O, se volete, all’inverso... il momento in cui “nulla è ecologico se non è anche economico”, tutto incluso, ovviamente, compresi i costi delle malattie che hanno raggiunto l’80% dei bilanci Regionali e Nazionali.
Vita ammalata in un Pianeta ammalato.
Il saccheggio delle risorse non rinnovabili... è ormai rinnovabile ancora per poco.
Siamo ormai nella merda fino al collo, grazie anche al lavoro “sporco” di finti ecologisti sovvenzionati dallo stesso sistema che dicono di voler contrastare…il famoso “gioco delle parti”.
E allora la Madre Terra, Dea Universale che ci partorisce, ci vomita addosso una compassione disperata. Attraverso cancri e altre malattie degenerative, prodotti ultimi della nostra autodistruzione inconsapevole... meccanismo perfetto (com’è la natura) per ridurre velocemente la popolazione umana, innaturale nei suoi comportamenti, al fine di preservare la capacità di nutrire tutte le specie degli esseri viventi, “Homo ecologicus” incluso, scongiurando l’ennesima estinzione.
L’evoluzione umana è retrogradata dall’Homo sapiens all’Homo economicus gerarchicus e potrà evolversi esclusivamente verso l’Homo ecologicus; e sicuramente oggi assistiamo all’estinzione per avvelenamento di molti “ignoranti” e/o inconsapevoli, per un’Arca di Noè che non ammette troppi errori.
Pensate, però...
Se ci comportassimo in maniera ecocompatibile, con tecnologie disponibile da almeno 30 anni, potremmo essere almeno in 15 miliardi, con la metà degli attuali consumi energetici e alimentari del Pianeta (sprechi del “consumismo”). Qualcuno dice che la terra potrebbe ospitare addirittura 100 miliardi di persone “ecocompatibili”. Mentre Oggi l’80% delle produzioni agricole servono per alimentare animali, che nella loro vita disperdono almeno 3/4 dell’energia, producendo CO2 e Metano, chee provocano l’effetto serra, almeno quanto tutti i trasporti mondiali. Per mangiare carni avvelenate dal bioaccumulo di diossine e pesticidi ...
Mentre milioni di persone umane muoiono di fame, una decina di miliardi di bovini equivalenti ingrassa nei lager zootecnici... e i campi coltivati assomigliano sempre più a “campi di sterminio”, prossimi alla desertificazione.
Allora fermiamoci un momento a riflettere...
Se io raggiungo la consapevolezza di ciò che posso fare in prima persona, ne parlo con i miei vicini e tutti i vicini fanno lo stesso con gli altri e, via internet, magari attraverso un Blog seguito da milioni d’attuali “consumatori automatici” di rifiuti (e della propria vita mercificata)... e si spargesse una voce: “rifiutiamo il rifiuto”, ovvero… compriamo solo prodotti “nudi”, così ne controlliamo meglio anche la “qualità”, o confezionati in materiale Naturale e Biodegradabile, ovvero... smettiamo di “acquistare rifiuti”...
Ad esempio, l’insalata di quarta gamma, pre-tagliata e pre-lavata confezionata in plastica tossica e diffusa in lunghi trasporti, rappresentati in realtà dal 90% di acqua, è poverissima di vitamine in quanto ossidate, contiene pesticidi, batteri in quantità maggiore alle mutande sporche (come evidenziano le analisi del programma televisivo “Le Iene”), al prezzo di appena 10 €/kg ! !
Sveglia mamme e papà !!!
Per il futuro dei nostri figli, che ci han prestato il pianeta terra ...perchè non provarci?
Diffondiamo allora un bel decalogo in tutti i modi possibili, porta a porta.
1. Smettiamo di andare al Supermarket. Facciamo la spesa diretta in campagna o al negozio biologico più vicino e rifiutiamo di acquistare confezioni in plastica. Se un solo supermarket riducesse i fatturati dell’1%... scommettiamo che i politici chiudono subito gli inceneritori... per mancanza di rifiuti in plastica?
2. Portiamo nel portabagagli della macchina, spesso vuoto, un pò bottiglie di vetro e alla prima fonte di acqua sorgiva... facciamo il pieno. Acquistiamo acqua e liquidi alimentari solo in vetro a rendere (esistono anche servizi a domicilio soprattutto dei prodotti biologici). Eliminiamo così tonnellate di plastica, differenziata o meno, che in ogni caso arricchisce l’ecomafia con le nostre tasse.
3. Carta e ogni rifiuto biologico (legna, fibre naturali, residui alimentari) utilizziamoli a domicilio per fare compost o bruciati nel caminetto (occhio alle vernici o coloranti tossici, nel caso ricicliamoli, e cerchiamo di scegliere materiali colorati con pigmenti naturali). E, se proprio capitiamo in un Supemarket, portiamo le sportine di Juta, sballiamo gli alimenti dopo averli pagati e lasciamo lì in loco gli imballi da riciclare.
4. Acquistiamo esclusivamente prodotti naturali biologici al 100% (alimentazione, vestiario, edilizia, igiene, profumi, colori, ecc). Il Cancro viene dalla chimica e dai Pesticidi e gli OGM rappresentano un’altra minaccia addizionale per la nostra salute !!
Convinciamo gli agricoltori a produrre biologico, proponendo gruppi di acquisto diretto o nei negozi degli agricoltori consociati, altrimenti continueremo, come da 50 anni,  a mangiar Pesticidi e Diossine, presenti anche nei diserbanti e pesticidi, offrendo l’alibi a chi la diossina ce la vuol  far anche respirare …oltre che mangiare e bere attraverso l’agricoltura.
6. Compriamo tutti la macchina a Metano eliminando benzene e pm 10 dall’aria. E se la benzina la venderà il Supermercato, come le medicine, a noi non ce ne frega nulla.
    Per passare, appena possibile, all’elettricità e all’idrogeno
7. Isoliamo le nostre case e mettiamo Pannelli solari e fotovoltaici per acqua calda ed elettricità; così se qualcuno ci toglie la corrente sopravviviamo lo stesso autosufficienti. Oltre a produrre energia per gli altri, che oggi rende il 15% del capitale investito per 20 anni, attraverso il contributo pubblico del Conto Energia.
8. Raccogliamo le firme per un Referendum abrogativo delle norme d’installazione di inceneritori di rifiuti, contaminazione dei cibi con ogm, pesticidi ed ogni porcheria che oggi ci fan respirare, mangiare e bere con l’escamotage delle “soglie di (in)tolleranza”.
    E citiamo i Ministri competenti per omissioni d’atti d’ufficio sul Diritto inviolabile alla salute e all’ambiente, garantito dalle costituzioni e dai trattati internazionali
9. Coinvolgiamo scuole e giovani nella lotta per la loro sopravvivenza, educandoli fin da piccoli all’Agroeconologia (agricoltura ed economia ecologiche).
10. Non perdiamo troppo tempo con i Politici, troppo deboli e ricattabili, saran loro a seguirci un giorno... in fondo non aspettano altro che si muova il popolo… perchè anche loro hanno i figli (anche se qualcuno li alimenta ben bene con prodotti biodinamici rigorosamente OGM free, coltivati in OASI destinate ad hoc per le caste dei Ricchi.
    Ma intanto parliamo a tutti con il “cuore”, per abrogare le leggi sbagliate, mentre chiediamo ai Magistrati il rispetto di quelle buone, come i Programmi Agroambientali Europei, che pagano gli agricoltori per l’acquisto del “servizio di agricoltura biologica”, compensando i mancati prodotti e maggiori costi, più un 20%... programmi  che le Regioni non applicano a dovere… troppi interessi sulla vendita di pesticidi e soprattutto… di medicinali per il cancro provocato dai pesticidi stessi.
Dieci punti, per ora... chi vuol contribuire aggiunga proposte.
E per lo smaltimento della maggior parte dei rifiuti, rappresentati dal materiale di scarto alimentare e biodegradabile, invece che alla Camorra, rivolgiamoci agli Agricoltori, che possono ritirarli dopo un compostaggio domestico o effettuando essi stessi il compostaggio sul terreno agricolo, consentendo di eliminare la tassa sui rifiuti grazie al loro utilizzo diretto da parte degli agricoltori che risparmieranno un sacco di soldi di concimi chimici, evitando l’inquinamento e aumentando la sostanza organica dei terreni in osservanza del protocollo di Kyoto.
Pensando a Federico Fellini, oltre il pensiero c’è l’immaginazione... subito dopo, il miracolo della realizzazione. Se ognuno copia e incolla e invia almeno 10 mails, invitando gli altri a farlo e comincia a fare come me... seleziona i rifiuti, si scalda con termostufe a legna, le accende le con la carta “pulita”, evitando di produrre CO2 per il trasporto della carta al riciclaggio, togliendo soldi alle ecomafie e piantando alberi, riduce il consumo di legna con un bell’impianto solare, fa la spesa dal contadino biologico certificato più vicino, raccogliendo direttamente la verdura dal suo orto (che alla fine mi regala in gran parte), alla fine evita due kg di plastica, risparmia 30 kg di combustibile petrolifero al giorno con il camino, l’impianto solare, la macchina a metano, il pannello fotovoltaico, ecc…
Risparmia circa 500 € al mese, può lavorare la metà del tempo e dedicarsi ai figli ...e magari mettere da parte i soldi per comprarsi un orto.
Spendiamo milioni per automobili che dopo 6 mesi valgono la metà e non investiamo 10.000 € per il pannello solare che oggi recuperiamo al 55% dalle tasse, il quale dopo 10 anni ci consente di mettere da parte almeno 20.000 €. Siamo proprio matti !!
Peggio…andiamo ad investire in Borsa… per farci fregare i soldi dalle banche.
Investiamo bene il poco denaro che abbiamo ancora disponibile… Rifiutiamo i Rifiuti e lasciamo ai figli il pianeta che ci hanno prestato, ognuno agisca e diffonda le ide… e in quattro e quattrotto il mondo è cambiato ! La natura ci ha dato tutto... e di più.
Fratellanza e unità tra gli umani contro chi “divide, ruba et impera”.
PS di Patrizia Gentilini
Vorrei ricordare che la qualità degli alimenti dipende non solo dalla loro integrità genetica ma  anche dalla salubrità del territorio ove vengono coltivati.
Una disposizione legislativa ( art.21 D.lgs 228 18 maggio 2001) :” Orientamento e modernizzazione del settore agricolo” ha definito non idonee ad ospitare inceneritori le zone agricole caratterizzate per qualità e tipicità dei prodotti....
Ricordo che  la stima dell’ esposizione di fondo per i paesi europei a TCDD e dioxin like compouds è nel range 1.2-3.0 pg/kg/die e che in molti posti tali limiti sono già superati; ricordo inoltre  che dose massima tollerabile stabilita dall’ Unione Europea è 2 pg WHO TEQ/kg proKg/die....quindi addirittura meno di quanto già si registra  come limite massimo....
Se pensiamo agli ampliamenti previsti in tutta Italia degli impianti di incenerimento di rifiuti, non so davvero cosa il futuro ci riservi.... in Emilia Romagna sono previsti ampliamenti per oltre 1.000.000 ton/anno di rifiuti combusti!