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Oil. La forza devastante del petrolio

di redazionale - 14/12/2008

Fonte: oilfilm

VENERDI 19 DICEMBRE 2008 ORE 14:30 Presso l'ACCADEMIA DI BRERA, Scuole di nuove tecnologie, 71 Viale Marche, MILANO Verrà proiettato OIL UN FILM DI MASSIMILIANO MAZZOTTA

 
Il documentario, frutto di un lungo lavoro sul campo, racconta l'odissea della popolazione di Sarroch (Cagliari) in rapporto con l'impianto petrolchimico  e gli effetti di quest'ultimo sull'ambiente e la salute dei cittadini.  Saranno presenti  il regista Massimiliano Mazzotta, Ezio Cuoghi (Direttore della scuola di Nuove Tecnologie per l'Arte, Accademia di Brera), Antonio Caronia (Docente di Comunicazione multimediale, Accademia di Brera), Annibale Biggeri (Ricercatore, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Dipartimento di Statistica, Università degli studi di Firenze).  LA FORZA DEVASTANTE DEL PETROLIO LA DIGNITA' DEL POPOLO SARDO Regia di Massimiliano MazzottaAiuto Regia: Monica AssariFotografia: Francesco e Massimiliano MazzottaMontaggio: Massimiliano MazzottaOperatori: Francesco e Massimiliano Mazzotta, Massimiliano SulisMusic: fotokrafie, JeD, Johnny Melfi e Riccardo AlbuzziSound effects: fotokrafie.comSarroch (CA) (Agosto/Novembre 2007 Marzo/Luglio 2008)Interpreti: abitanti Sarroch, rappresentanti Istituzioni varie, dirigenti gruppo SARASProduzione: Massimiliano MazzottaLength: DV_75min In viaggio, in vacanza, a molte persone capita di attraversare, velocemente e tappandosi il naso, paesi come Sarroch.Alcuni possono essere attraversati dall’idea di fermarsi a vivere un breve periodo. Conoscere donne, uomini, ragazzi, bambini, pensionati.Entrare nei luoghi di lavoro e ospitati nelle case.Ascoltare gli abitanti di questo paese, le esperienze di vita e di lavoro.Com’è vivere e lavorare qui?Avendo come vicino di casa un’industria a forte impatto ambientale, che non necessita di un elevato numero di lavoratori (escludendo interventi di manutenzione concentrati in alcuni periodi dell’anno). Respirando per 365 giorni all’anno quello che esce attraverso la fiamma perenne delle fiaccole e dalle numerose ciminiere - anidride carbonica, ossido di azoto, biossido di zolfo, acido solfidrico - la cui emissione è da pochi anni monitorata da centraline aventi gestori diversi: industria, Comune ed ARPA al momento non attiva in seguito al passaggio di consegna dalla Provincia di Cagliari.Dal 2000 le scorie di raffineria sono considerate fonti “assimilate” alle rinnovabili (92/CIP 6).I dipendenti del gruppo SARAS e di POLIMERI EUROPA ricevono un’adeguata formazione in materia di tutela e sicurezza sul lavoro ed esiste un efficiente piano di emergenza interno. I dipendenti esterni di nuova assunzione ricevono una formazione della durata di due ore e, direttamente sul luogo di lavoro in base alla mansione da svolgere. Per gli abitanti di Sarroch non esiste un piano di sicurezza con corsi e prove di evacuazione.Negli ultimi anni esiste un’inversione di tendenza con un ritorno all’agricoltura (coltivazioni in serra) e la volontà di rilanciare l’industria turistica, attività che negli anni hanno subito una riduzione del loro spazio di attività anche per l’assenza totale di garanzie sulla qualità dei prodotti.Gli abitanti di Sarroch non chiedono la chiusura della Raffineria ma la difesa della salute di chi lavora dentro e di chi vive fuori. http://www.fotokrafie.com NOTE:Il polo sarrochese è oggi una delle realtà industriali più rilevanti in Europa.Le sue origini sono dovute all’insediamento nella zona, della raffineria Saras nei primi anni Sessanta grazie all’acuta intuizione dell’imprenditore Angelo Moratti, che fin dalla sua costruzione ha generato fattori di crescita e di sviluppo per tutto il territorio.Il “boom industriale” ha portato notevoli vantaggi a Sarroch e a tutta la zona in generale, quali l’aumento del benessere e la crescita demografica. Mentre prima la popolazione era dedita prevalentemente ad un'agricoltura di base, dopo la costruzione della raffineria il rapporto fra impegnati nell'agricoltura e occupati nell'industria ha subìto nel tempo una decisa inversione. L’agglomerato industriale di Sarroch si estende su una superficie di 734,56 ettari, occupati per il 90% dalla raffineria di petrolio della SARAS e dalle attività petrolchimiche e di servizio ad essa collegate.Lo stabilimento petrolchimico nasce agli inizi degli anni Settanta come Saras Chimica conpartecipazione Saras, Eni e Montedison, in seguito diventa dell’Enichem (società gruppo Eni) e cambia nome in Nurachem, cambia nome varie volte negli anni e dal 2002 è entrato a far parte di un’altra società Eni, la POLIMERI EUROPA, uno dei colossi della chimica.Nel 2000 entra in funzione l’impianto IGCC (Integrated Gasification Combined Cycle) gestito dalla SARLUX controllata SARAS, che smaltisce scorie della stessa raffineria Saras, utilizzandole per la produzione di energia elettrica che poi vende al GSE (Gestore dell’energia elettrica) Impianto che riceve finanziamenti statali (92/CIP 6).Le scorie di raffineria sono considerate fonti “assimilate” alle rinnovabili.Air Liquide è una società che fornisce ossigeno liquido utilizzato negli impianti di gassificazione dellaSARLUX.Attorno a queste quattro industrie sono sorte negli anni numerose piccole imprese, che orbitano attorno alle principali e si occupano di costruzione e manutenzione degli impianti o di servizi accessori.Comune di Sarroch superficie 67,9 chilometri quadrati.Numero abitanti 5.240   OILfilmufficio stampa/ Franca Balzantifiltercake@oilfilm.itwww.oilfilm.itwww.myspace.com/oilfilmfacebook Oilfilm Sarroch