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Frecciarossa: facciamo il punto col professor Ogliari

di Andrea Boretti - 24/12/2008

 

Ad una settimana dall’inaugurazione del Treno Italiano ad Alta Velocità Frecciarossa, la discussione tra promotori e detrattori del nuovo treno ha raggiunto livelli di scontro elevati. Ne parliamo con il Professor Francesco Ogliari, Fondatore del Museo Europeo dei Trasporti di Ranco (VA), autore di una monumentale Storia dei trasporti in ottanta volumi e professore di Storia dei Trasporti presso l’Università IULM.



 


E così, anche l’Italia, dopo Francia, Germania e Spagna, ha il suo treno ad Alta Velocità…

 

”A dire il vero l’Alta Velocità in Italia esiste già da un po’ di anni; ad esempio tra Bologna e Firenze già nel 1938, con la grande galleria dell’Appennino, vi era un’Alta Velocità. Negli anni ’80, tra Firenze e Roma veniva inaugurata quella che allora era l’Alta Velocità, con treni che arrivavano fino a 250 Km/h. Oggi, i treni viaggiano sui 320/330 km/h. In sostanza c’è stata un’ulteriore progressione nella velocità; un’ascesa continua che è motivazione di soddisfazione, purché tutto sia regolato bene nella gestione di questi treni speciali superveloci che rendono la metropolitana d’Italia una realtà. D’altro canto bisogna però tenere conto anche del pendolarismo che in questo momento ha molti problemi…”

A proposito di problemi, sono passati solo pochi giorni dall’esordio del Frecciarossa e già sembra che i problemi siano tanti; si parla di ritardi che vanno dalla mezz’ora alle diverse ore, fino alla sospensione dei treni. Era forse meglio il vecchio sistema? …

”Il vecchio sistema non può essere eterno. Il mondo va avanti e così come negli anni ‘30 si passò dalla vaporiera all’elettrotreno e alla littorina, oggi si passa all’elettrotreno ad alta velocità che è completamente innovante, non solo sotto l’aspetto della velocità, ma anche sotto l’aspetto politico-sociale perché si arriva ad un collegamento Milano-Roma fatto in 3 ore che permetterà una concorrenza importante delle ferrovie verso altri mezzi di trasporto”.

Ad oggi Milano-Roma, se ci si ferma a Firenze come facevano i vecchi Eurostar, viene effettuata in 4 ore, cioè risparmiando circa 20-30 minuti. A fronte di questo si notano sui prezzi dei biglietti aumenti consistenti; la prima classe costerà circa 100euro. Lei pensa che questi aumenti siano giustificati? …

”L’Alta Velocità consiste anche nell’andare tra Milano e Bologna in un’ora e cinque minuti. Di quest’ora quasi 40 minuti sono impiegati nell’uscita e nell’entrata delle due città; il tratto effettivo di Alta Velocità sono quindi i 20 minuti mancanti e questo è molto importante perché già oggi si parla di fare un treno non-stop tra Milano Rogoredo e Roma Tiburtina.

Pensiamoci bene, tra Milano e Bologna è un’ora di viaggio, tra Bologna e Firenze l’anno prossimo diventa poco più di mezz’ora con la nuova galleria di Valico, mentre tra Firenze Santa Maria Novella e Roma già oggi sono un’1 ora e 30/40 minuti, il che significa che le 3 ore tra le due città già dall’anno prossimo saranno una realtà. Se poi non si entra in Firenze e invece di partire e arrivare nei centri città si parte da Milano Rogoredo e si arriva a Roma Tiburtina, allora capiamo veramente come le cose stiano cambiando. Se ci pensiamo, infatti, non è per forza necessario arrivare fino a Milano Centrale o fino alla Stazione Termini; si può anche arrivare a Roma Tiburtina. L’importante è che poi ci sia un mezzo di trasporto che permetta di trasferire le persone nel centro cittadino. Per quanto riguarda i prezzi, la linea Milano-Roma è una linea ad alto flusso, per la quale anche nell’aviazione non c’è il low cost, non vedo perché le ferrovie dovrebbero farlo ad un prezzo ridotto; lo fanno con un prezzo adeguato ai costi che hanno. I prezzi ridotti vanno fatti sul pendolarismo”.

Contestualmente all’inaugurazione della Frecciarossa sono stati soppressi quasi tutti i vecchi Eurostar rendendo così l’Alta Velocità, di fatto, l’unica opzione per viaggiare tra Milano e Roma. Diventa quindi davvero difficile per una persona “normale” viaggiare tra le due metropoli. …

”Con i tempi che abbiamo detto finora, viaggiare tra le due città diventa un fatto ordinario, diventa invece un fatto eccezionale pensare ancora alla vecchia maniera per cui tra Milano e Roma ci vogliano 5 ore. È tutto superato ormai”.

Secondo lei, veramente il Frecciarossa farà concorrenza all’aereo? Le sembra verosimile? …

”Con tempi di percorrenza ridotti a 3 ore certamente. L’aereo è veramente costoso e la concorrenza tra un mezzo di trasporto e l’altro diventa così davvero spietata non solo in termini di tempo. Lei pensi che con l’aereo arriva a Roma Fiumicino, poi, se vuole andare in centro e fare in fretta, deve prendere un taxi e allora questo costo va aggiunto al biglietto. Questi costi sul treno non ci sono”.

Negli ultimi giorni i treni del servizio regionale lombardo hanno registrato ritardi e soppressioni fuori dall’ordinario. Questi problemi possono essere legati al nuovo treno? E come si superano? …

”Bisogna effettivamente tenerne conto, ma bisogna pensare che è una grande rivoluzione. Non si è trattato semplicemente di aver messo un treno ad alta velocità sopra un binario. Sono stati accoppiati e pareggiati due binari nuovi con due binari vecchi. In sostanza tra Milano e Roma si passa da due binari a quattro binari, e i treni ad Alta velocità passano su quelli nuovi fuori dalle città. Tutti i treni, normali e ad alta velocità, entrano poi in città secondo la vecchia regola delle categorie, però quello che conta è che entrano a velocità normale e soprattutto, secondo la popolarità e secondo l’ordine, perché non è possibile che la Frecciarossa ci metta un’ora per andare da Milano a Bologna e poi per andare da Milano a Lodi ci si metta invece più di così. Queste sono le realtà per cui le cose vanno fatte meglio. Forse andrà tutto un po’ più razionalizzato ma con un po’ di buona volontà credo che si possa mettere a posto tutto. Ovviamente va considerato che un rodaggio c’è sempre in tutte le cose. Infine, ci sono i problemi degli stanziamenti: da tutte le parti si dice che ci sono problemi economici per acquistare nuovi convogli per i pendolari e questo è un problema serio…”

Ma per l’Alta Velocità si sono spesi miliardi di Euro, qualcuno dice 7 miliardi, qualcuno dice molto di più……

”Perché si doveva inaugurare questa linea che è la novità degna di attenzione. Dopo tutto, il mondo va avanti. Pensiamo che, come diceva lei all’inizio, la Spagna, la Francia e la Germania si sono buttate da anni sull’Alta Velocità; tutto il mondo vi si è buttato, non si capisce perché l’Italia avrebbe dovuto rimanere indietro, anzi è rimasta indietro, ora finalmente pareggia”.

Lei non crede che ci sia però un po’ di ipocrisia da parte di Trenitalia sull’argomento? Tutti i giorni i pendolari si trovano ad affrontare tantissimi problemi e invece di risolverli si parla di Alta Velocità……

”Si tratta di fare le cose alla pari. Non si può privilegiare un settore rispetto a un altro. Questo è sbagliato, perché poi il prossimo non accetta queste diversità di trattamento antipatiche e realmente inaccettabili. L’unico modo per risolvere questi problemi è metterci tanta buona volontà, sedersi ad un tavolo e punto per punto risolvere le problematiche”.