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Come distorcere i dati scientifici senza mentire

di C.B. - 02/01/2009

Un editoriale in lingua inglese, che farà senz'altro riflettere, dal titolo "Come distorcere i dati scientifici senza, di fatto, mentire: verità e arte scientifica".

L'editoriale è apparso sull'ultimo numero del Giornale Europeo di Oncologia (Eur. J. Oncol., vol. 11, n. 4, pp. 217-224). Scritto dal Dottor John Bailar, Professore Emerito dell'Università di Chicago e Studioso presso l'Accademia Nazionale delle Scienze, Washington, DC, Stati Uniti, l'editoriale è una chiara e concisa presentazione di uno dei maggiori problemi della ricerca di oggi. Il riassunto dell'articolo parla da sé: "Ci sono molti modi di fuorviare chi legge e utilizza la letteratura scientifica senza ricorrere a frodi o ad altri tipi di inganno. Questi comprendono la scelta fatta ad arte degli argomenti da studiare, l'impostazione dei problemi in modo tale da giungere a una conclusione prestabilita, protocolli inconsistenti (utili soprattutto quando il ricercatore vuole giungere a una conclusione negativa), omissioni non dichiarate di dati e/o informazioni pertinenti, e distorsioni intenzionali nei processi di riproduzione, analisi e presentazione di dati. Nel complesso questi problemi sembrano comuni e largamente tollerati, a volte addirittura presentati come il modo di fare carriera nel mondo della scienza. Il loro impatto cumulativo può essere molto maggiore degli effetti di frodi palesi come l'invenzione, la falsificazione o il plagio. Gli studiosi, chi usa i dati scientifici e il pubblico dovrebbero essere al corrente della possibilità di alterazione deliberata di un resoconto scientifico, imparare a riconoscerla e a difendersi da essa.

Fonte: Fondazione Ramazzini