I prodigi del Budda ragazzo digiuno da mesi nella foresta
di Raimondo Bultrini - 21/02/2006
Fonte: La Repubblica
In Nepal, un giovane ricalca le gesta di Siddharta, immobile e digiuno sotto un albero. Lo studierà un team di scienziati
BARA (NEPAL) - Il giovane aspirante Budda sta accoccolato da nove mesi
nell'incavo di un albergo gigante, quasi fosse un ventre materno, nelle
foreste di Chitwan. La sua sagoma si distingue appena, nell'ombra fitta
degli alberi di banyan e sal. Eppure Ram Bahadur Bomjon, 16 anni,
nepalese, contadino del villaggio di Ratnapur, è lì, seduto immobile
sotto la chioma del pipal dal 17 maggio del 2005, apparentemente senza
mangiare né bere. A 30 metri di distanza, un piccolo binocolo lo
inquadra dalla testa ai piedi, isolato da due sbarramenti di filo
spinato eretti per proteggerlo da curiosi e provocatori.
Gli abitanti del villaggio hanno formato un comitato, e uno di loro ci
invita a non fare rumore, a dare un'occhiata veloce, mentre dietro di
noi s'incolonnano nepalesi e tibetani giunti da diverse regioni del
Paese. Tutti sbirciano con trepidazione e scattano foto al ragazzo,
mentre lui è fisso a terra senza muovere un muscolo, i capelli scesi
ormai alle spalle, coperto da un mantello viola.
Sono tanti i misteriosi episodi che circondano il ragazzo, terzo di
sette figli di poveri contadini del Terai, di etnia Tamang originaria
del Tibet. Dopo il gelido inverno passato seminudo nell'incavo
dell'albero, tre settimane fa alle otto di sera i devoti e i pellegrini
hanno notato bagliori di fiamma provenire dai suoi abiti. Secondo i
testimoni accorsi a soccorrerlo, il calore emanava direttamente dal suo
corpo: un prodigio filmato e trasmesso in televisione.
In tibetano la tecnica "di calore interno", o tummo è praticata dagli
yogi delle grotte sull'Himalaya per sopravvivere alle rigide temperature
invernali, ma pochi ne conoscono i segreti, trasmessi da maestro a
discepolo. "Occorrono un'attitudine mentale e una determinazione fuori
dal comune - dice John Reynolds, studioso e scrittore americano
specializzato nelle antiche religioni del Tibet -. È difficile spiegare
in un libro come un essere umano possa restare senza cibo né acqua così
a lungo".
Autorità e medici possono avvicinarsi a non meno di cinque metri, per
non disturbare lo stato di assorbimento del "Budda boy". Quanto agli
scettici, una troupe tv nepalese ha osservato l'adolescente per cinque
giorni, ricorrendo agli infrarossi la notte: lui era immobile come una
statua. A costo di suscitare una rivolta tra i devoti, una delegazione
dell'Accademia reale delle scienze si appresta a compiere un blitz per
un controllo medico destinato a svelare il segreto del giovane nepalese,
la cui celebrità dilaga fino alla capitale Katmandu, e nel mondo.
Come tutti i membri del suo clan etnico di bassa casta dei Tamang -
oltre il 30 per cento della popolazione nepalese - Ram è un devoto delle
scuole buddiste tibetane, dei mistici dell'Himalaya dagli straordinari
poteri psichici. All'età di 14 anni, ispirato da un nonno lama, si recò
in pellegrinaggio a Lumpini, luogo di nascita del Budda storico vissuto
500 anni prima di Cristo, e poi a Deradun in India da un maestro
dell'antica scuola tibetana Sakyapa.
Dopo due anni di studio delle complesse tecniche yoga che attivano
attraverso il respiro gli invisibili canali sottili del corpo umano per
il controllo della cosiddetta energia prana, Ram tornò la primavera
scorsa per metterli in pratica nel suo villaggio di Ratnapur. A
mezzanotte del 17 maggio lasciò la famiglia per addentrarsi
nell'inestricabile boscaglia, con l'intenzione di restarvi - in quella
posizione - per altri sei anni, tanti quanti ne passò 2500 anni fa il
vero Budda sotto un analogo albero di pipal a Bodhgaya, in India. Ma a
pochi mesi dall'inizio del ritiro, Ram era già una celebrità.
Due grandi archi di legno e stoffa colorata con la scritta Welcome
accolgono oggi i visitatori in una radura riempita da venditori di
samosa fritte, bandierine di preghiera e rosari, mentre un banchetto del
Comitato offre santini, libretti e Cd con foto e biografia di Ram.
Secondo le autorità hanno raccolto già l'equivalente di 6.000 euro,
alimentando i dubbi degli scettici.
La squadra di scienziati inviati dalla capitale dovrebbe sciogliere gli
interrogativi. Ma in queste terre di grande spiritualità il "piccolo
Budda" non è il solo ad avere stabilito record di digiuno totale. Nella
vicina India un celebre pastore dell'Andra Pradesh chiamato Bala Yogi,
visse nel secolo scorso per molti anni praticando lunghe astinenze da
cibo e acqua. In Madhya Pradesh è ancora in vita un vecchio sadhu che si
lascia saltuariamente controllare dai medici di una clinica di Bhopal.
Da decenni vive di aria e sole, e durante i quindici giorni prescritti
per gli esami clinici non tocca cibo né acqua, tranne poche gocce per
lavare i denti.
(20 febbraio 2006)
Fonte: "La Repubblica"
http://www.repubblica.it/2006/b/sezioni/esteri/buddaragazzo/buddaragazzo/buddaragazzo.html