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Anziani: dal 60 all'80% fa un uso errato dei farmaci

di C.B. - 24/01/2009

E' la categoria che rischia maggiormente di subire danni alla salute per colpa dell'assunzione impropria di medicinali: gli anziani.

Il 60-80% degli "over 65" assume infatti, abitualmente, almeno un farmaco, e addirittura il 10% anche cinque o più. Un problema di vaste dimensioni, dal momento che le reazioni avverse da farmaci rappresentano fino al 15% di tutti i ricoveri e determinano il 5-10% dei costi ospedalieri. E' l'allarme che arriva dal 53° Congresso nazionale della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (SIGG), in corso a Firenze."I pazienti anziani - ha spiegato Graziano Onder, geriatra del Policlinico Gemelli di Roma - sono particolarmente suscettibili al rischio di reazioni avverse in considerazione della loro ridotta capacità di gestirli. Va inoltre sottolineato che la reale efficacia di quasi tutti i farmaci non è mai stata testata nei soggetti molto anziani con più patologie contemporaneamente o soggetti a regimi terapeutici molto complessi. Questo tipo di pazienti complessi è generalmente escluso dai grandi trial clinici sulla base dei quali è valutata l'efficacia dei medicinali e rappresenta un 'buco nero' nella farmacoepidemiologia clinica". I geriatri hanno ricordato che sono quattro i tipi principali di errori commessi assumendo farmaci: difetto di conoscenza, ricorso a metodi sbagliati o applicazioni scorretta di metodi adeguati, azioni sbagliate o semplici sviste, e infine dimenticanze. "Per contribuire a evitare questi errori - ha concluso Roberto Bernabei, presidente della Sigg - sarebbe auspicabile mettere insieme, attorno ad un tavolo, gli enti regolatori del farmaco, l'Agenzia europea Emea e la nostra Aifa, l'industria e le società scientifiche, in particolare i geriatri e i farmacologi, per studiare i medicinali che utilizzeranno gli anziani, in analogia a quanto già avviene per i farmaci pediatrici".

 

 

 

Fonte: FIRENZE MEDICA-SIMeF n. 239-2008.