Newsletter, Omaggi, Area acquisti e molto altro. Scopri la tua area riservata: Registrati Entra Scopri l'Area Riservata: Registrati Entra
Home / Articoli / I diritti della Madre Terra nella giornata Pan-Amazzonica

I diritti della Madre Terra nella giornata Pan-Amazzonica

di redazionale - 30/01/2009

 
 
 
 
I cambiamenti climatici, le fonti energetiche e il loro impatto sulla vita dei popoli nativi, la necessità di garantire la sovranità alimentare: questi i temi centrali nella seconda giornata di lavori del IX Forum sociale mondiale di Belém interamente dedicata alla Pan-Amazzonia, la regione condivisa da Bolivia, Brasile, Colombia, Ecuador, Guyana, Guyana francese, Perù, Suriname e Venezuela; un evento che ha coinciso con la riattivazione del V Forum Pan-Amazzonico, sospeso nel 2005.

«La scienza è dominata dallo sviluppo delle tecnologie al servizio delle industrie e ha dimenticato l’essere umano. È necessario convincere gli accademici che la sfida oggi è salvare il pianeta» ha detto Blanca Chancosa, rappresentante della Confederazione nazionale dei popoli Kichua dell’Ecuador (Ecuarunari) introducendo il dibattito aperto con una serie di rituali celebrati da rappresentanti dei popoli indigeni andini in omaggio alla Madre Terra e alla vita «per gli esseri umani, le piante, gli animali, i fiumi».

Numerose le testimonianze sull’impatto delle attività di sfruttamento delle risorse naturali del ‘polmone verde del pianeta’, che hanno stravolto lo stile di vita delle comunità originarie basato «sull’armonia tra la natura, la cultura e la società» come hanno ricordato gli indigeni Assurini brasiliani che, danzando, hanno ribadito la loro opposizione alla grande centrale idroelettrica di Tucuruí, sul fiume Tocantins: «Questi popoli rivieraschi avevano una tradizione produttiva sostenibile, pur vivendo in un ecosistema fragile, di terre inondabili. Tucuruí ha cambiato la loro sussistenza riducendo drammaticamente il numero dei pesci impedendogli di risalire il fiume per riprodursi» ha spiegato Luciana Costa dell’associazione si sostegno alle popolazioni bisognose del Pará. Marco Aurelio Cabral, del sindacato degli ingegneri di San Paolo, ha ricordato che «l’economia dell’Amazzonia brasiliana continua ad essere basata sull’estrazione depredatrice delle risorse naturali e la sostituzione dei boschi con aree agricole».

A margine della Giornata della Pan-Amazzonia, la ‘Tenda dei 50 anni della Rivoluzione cubana’ ha reso omaggio a Chico Mendes, il dirigente dei ‘seringueiros’ (raccoglitori di caucciù) dell’Acre figura simbolo della difesa di un modello di economica sostenibile per la foresta, ucciso 20 anni fa. Un omaggio che si è concluso con il ‘Pentagono della pace’; su ognuna delle punte, a rappresentare i cinque continenti, è stato piantato un albero di caucciù.

Fonte : misna.org