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Obama ad un bivio

di Paolo De Gregorio - 31/01/2009



Obama ci comunica: un disastro il PIL americano (-3,8 rispetto all’anno
precedente)).
Caro Obama, qualunque persona sana di mente, di fronte ad un paese, l’
America, che è il paese più indebitato del mondo (strano a dirsi ma è proprio
la Cina il principale creditore), farebbe due conti semplici semplici, e
comunicherebbe agli americani che la guerra in Iraq (l’aggressione all’Iraq) è
costata oltre 3.000 miliardi di dollari, senza contare i costi sanitari per i
reduci mutilati, ammalati e le relative pensioni, nonché i risarcimenti alle
famiglie dei 4.000 soldati morti, che le spese ordinarie per mantenere l’
esercito e le 900 basi militari in tutto il mondo ammontano a 560 miliardi di
dollari l’anno, e i risultati prodotti da queste spese imperiali sono che gli
USA sono in crisi e sono il paese più odiato da 1 miliardo e 300milioni di
musulmani, e forse è ora di scegliere di investire questo denaro in patria.
Nessuna democrazia è possibile nel mondo se il risultato si ottiene solo se
sei forte militarmente, e gli USA sono responsabili morali e materiali di
questa cultura perché sono il solo paese al mondo che è presente in tutti gli
scenari internazionali con enormi apparati militari che usano per fare
politica.
Spero proprio che la crisi americana sia più profonda e grave del previsto e
costringa Obama a tagliare drasticamente tutte le spese militari, chiudendo
tutte le basi fuori dai confini americani, per prime quelle europee che
rappresentano un inaccettabile tutela di un grande fratello che teme lo
sviluppo della Europa e la forte concorrenza dell’Euro.
Questa sarebbe una svolta, non mi accontento di niente di meno. Gli USA oggi
non sono un modello per nessuno, consumano più di quanto producono, sono i più
grandi inquinatori del mondo, hanno fabbricato il terrorismo (giova sempre
ricordare che gli Usa usarono Bin Laden come terrorista contro i russi in
Afghanistan), hanno impestato il mondo di titoli finanziari tossici prodotti
dai truffatori delle loro banche, e hanno innescato una crisi mondiale per la
quale dobbiamo ringraziare proprio loro.
Vedremo presto se comanda Obama e il buon senso o se le decisioni in America
continuano a prenderle il Pentagono e i sionisti.