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Sudore, lacrime, sangue e sperma. E capelli

di Debora Billi - 27/02/2009

Fonte: crisis

 
 
Cosa fareste voi se non riusciste più ad arrivare a fine mese, senza prospettive di guadagno? Probabilmente chiedereste aiuto alla famiglia, ai genitori, trovereste un lavoretto al nero magari malpagato ma meglio che niente, aiutereste un amico nel suo lavoro in cambio di qualche banconota sottobanco.

Negli Stati Uniti tutto ciò, per cultura o tradizione, è impossibile o quasi. E la situazione molto, molto più tragica che da noi. Così, gli americani si sono risolti a vendere qualsiasi cosa in loro possesso. Craigslist, il più celebre sito di compravendita dell'usato, è invaso da ogni sorta di oggetti a prezzi stracciati, si fanno affari eccezionali... se si ha denaro. Si rischia anche la pelle: succede sempre più spesso che all'appuntamento con il venditore si trovi la sorpresa, tipacci armati che portano via i soldi senza dare nulla in cambio.

Ma sempre meno gente è disposta a spendere prezioso contante per frivolezze come videocamere o comodini usati; così, chi è proprio disperato, comincia a vendere parti di se stesso. Per prime le donne... che no, ancora non vendono la parte a cui potreste pensare, ma mettono sul mercato i loro capelli. Una bella chioma di un metro può rendere anche 2000 dollari, presso i produttori di parrucche naturali. Gli uomini vanno più per le spicce e si presentano alle banche dello sperma, dove una donazione è retribuita 100 dollari e se ne possono fare fino a tre alla settimana. Praticamente uno stipendio. Il business di queste banche è aumentato dell'80% negli ultimi mesi. Incuranti del fatto che si finisce sul tavolo operatorio con tanto di anestesia, aumentano anche le donne che pur di ottenere 5000 dollari cash vendono i propri ovuli.

Una gran maggioranza ricorre alla "donazione" di sangue, più diffusa ma di guadagni più limitati: due volte a settimana rendono 240 dollari al mese. C'è chi addirittura prova a passare la difficile trafila per arrivare alle sperimentazioni mediche e farmaceutiche, che rendono parecchie migliaia di dollari al mese ma "non sono per i deboli di cuore", racconta amara una delle cavie umane.

Sui forum la gente è scoraggiata e sconcertata. Si fanno ipotesi su quando si vedrà la prostituzione per le strade, come in certi Paesi sottosviluppati, o su quando anche gli americani si ridurranno a vendere reni e cornee al mercato nero. (Si, ma a chi li venderanno?)

Intanto, chi non vuole privarsi di parti di se stesso da vivo, opta per la cremazione da morto. E vende il suo posto nella tomba di famiglia.