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Il crollo delle banche? Colpa dell'adorazione di Mammona, la devozione al potere del denaro

di Ful. Fa. - 27/02/2009

Il crollo delle banche? «Gli errori di fondo sono quelli dell'avarizia e dell'idolatria», sostiene papa Ratzinger.

Non è la prima volta che Benedetto XVI tocca il tema della crisi economica parlando a braccio e un po' a sorpresa. Gli era capitato durante un'udienza del mercoledì, nei giorni in cui i listini di borsa cominciavano a precipitare. Ieri mattina, nel corso dell'annuale incontro con il clero romano, in una sorta di question time il Papa ha risposto ad un parroco: «Vedo quanto è difficile parlare con competenza e consapevolezza etica» di questi argomenti. «Da molto tempo prepariamo un'enciclica sociale», ha aggiunto Ratzinger forse con un velo di autocritica. Quell'enciclica, infatti, data per imminente quasi all'inizio del pontificato, continua ad essere rinviata. Ne sono uscite altre due, una sulla carità, l'altra sulla speranza. La trilogia delle virtù teologali induce a ritenere che debba uscirne una terza dedicata alla fede, mentre quella "sociale" resta nel pensatoio. Il cardinale Renato Martino, presidente del Pontificio consiglio per la pace, l'ha più volte preannunciata come ormai prossima ma l'appuntamento è stato sempre mancato. Evidentemente l'elaborazione del testo e l'imprimatur papale sono meno facili del previsto. «Dobbiamo denunciare con coraggio e concretezza l'ingiustizia - ha ripetuto ieri Benedetto XVI -, ma è necessaria la conversione nel cuore. Se non esistono i giusti, la giustizia resta astratta perché gli egoismi si oppongono ai modelli buoni». Risposta classica. Ma forse non sufficiente a sciogliere i nodi attuali del pensiero sociale cattolico.