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OGM, Agroecologia e Diritti manipolati

di Giuseppe Altieri - 28/02/2009


Una Civile Moratoria di "legittima difesa", a partire dall'Italia, per
la violazione dei Diritti Costituzionali e Naturali. Per passare al
più presto all'Agricoltura Biologica e ad un Bando Mondiale contro gli
OGM

Mentre la Corte Europea di Giustizia si pronuncia contro il segreto
sulle piantagioni di OGM (perchè... forse qualcuno intende 
autorizzarle?) rimane ancora "segreta" la presenza di OGM negli
alimenti, addirittura anche in quelli Biologici, nascosti attraverso
le soglie di "tolleranza" senza etichettature. E' urgente un "atto
d’ufficio" da parte dei governi, italiano ed europeo, nel rispetto del
Principio di Precauzione e dei Diritti Costituzionali inviolabili
(Art. 32 e 9), per il pericolo attuale di danno grave per la persona e
il rischio di irreversibile contaminazione dell’ambiente, accertati da
numerose e recenti ricerche scientifiche indipendenti: applicare la
Tolleranza zero OGM nei prodotti biologici e in tutti i prodotti
alimentari, come previsto dal nuovo regolamento Ue 834/2007 sul
Biologico, altrimenti palesemente illegittimo per "occultamento di OGM".

Le piantagioni di OGM inoltre non possono essere autorizzate in Europa
in quanto contaminerebbero irreversibilmente le produzioni Biologiche
e Tradizionali, violando i "Diritti precedenti di esistenza". Nel
momento in cui il protezionismo USA annuncia forti incentivi al
consumo dei prodotti nazionali, perchè mai in Italia dovremmo
coltivare e mangiare OGM, rinunciando alla tradizione Agroalimentare
più imitata al mondo? Le armi del Diritto, insieme ai Pagamenti
Agroambientali Europei (oltre 100 miliardi di € stanziati per i PSR
Regionali 2007-2013) che devono compensare per legge i mancati ricavi
e i maggiori costi, più un 20% di "transazione" per l'acquisto di
servizi utili forniti alla società dagli agricoltori e allevatori
biologici, consentono oggi un'occasione unica ed irripetibile per la
riconversione Agroecologica generale Europea, messa a rischio da un
piano di invasione barbarica degli OGM e conseguente distruzione
irreversibie dell'Agricoltura Biologica e delle tradizioni 
agroalimentari. E' necessario introdurre responsabilità penali per chi
contamina i prodotti biologici e tradizionali italiani e le sementi di
qualsiasi natura, ovvero i detentori dei brevetti, concessionari e
commercianti di OGM, con pagamento dei danni e delle bonifiche.
Altrimenti agli agricoltori ed ai consumatori non rimmarrà che la
"legittima difesa" di cercar di distruggere le coltivazioni OGM, come
è già accaduto in altri paesi.

di Giuseppe Altieri, Agroecologo (Copyright Artecology, 20 febbraio
2009, tutti i diritti riservati)

Agernova - Accademia Mediterranea per l'Agroecologia e la Vita (AMA
la Vita)

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L'impossibile coesistenza con gli OGM e il nuovo Regolamento Europeo
sull'Agricoltura Biologica
Dal 1 gennaio 2009, il Regolamento UE 834/2007 consentirebbe anche nei
prodotti Biologici contaminazioni "accidentali" di OGM fino allo 0,9%,
addirittura senza obbligo di segnalazione in etichetta ! Superata la
"soglia di tolleranza dei consumatori" che in questi anni hanno scelto
in massa l'alimentazione biologica proprio per evitare di ingerire OGM
e pesticidi, la Commissione Europea, non soddisfatta di aver "violato
la purezza vergine del Bio", in perfetto sincronismo ha avviato la
procedura che potrebbe autorizzare le semine di due varietà di Mais
OGM. Mentre le Regioni stan preparando piani di "commistione" di
coltivazioni (definiti impropriamente di coesistenza), basati su
presunte distanze di semina degli OGM dalle coltivazioni tradizionali,
atte a contenere (non si sa in base a quale teoria), le conseguenti
"naturali" (non accidentali) e soprattutto irreversibili 
contaminazioni entro le ipotizzate soglie di "tolleranza". 
Predisponendo l'Agricultura italiana (dichiarata patrimonio 
dell'UNESCO) alla definitiva scomparsa delle coltivazioni libere da
OGM. Nonostante nel 2005 la Corte Costituzionale abbia legittimato le
Regioni OGM free per salvaguardare il "diritto precedente" delle
produzioni tradizionali, oggi ancora libere da OGM, ed abbia abrogato
la Legge 5 di "Coesistenza" impossibile con le coltivazioni di OGM,
rimandandola alle Regioni stesse. Le quali dovrebbero garantire semmai
solo l'eventuale "coesistenza sugli scaffali" con cibi OGM importati,
se proprio qualcuno volesse mangiarli, e al fine di garantire la
"libera circolazione delle merci" (anche se pericolose? ndr); in ogni
caso ben etichettati... come sceglierli altrimenti? Perchè nascondere
gli OGM negli alimenti... forse i consumatori non intendono mangiarli?
Allora è proprio per questo motivo che bisogna etichettare qualsiasi
presenza di OGM, se vogl
iamo tutelare il diritto di informazione e la libertà di scelta,
sanciti dalle Corti di Giustizia. Fin quando non era possibile
contaminare le produzioni biologiche, non si potevano nemmeno
ipotizzare le semine di OGM In Italia o in Europa, ma se si 
autorizzassero coltivazioni di OGM, non sarebbe più possibile ottenere
per quella specie, in un'area vastissima, coltivazioni 100% libere da
OGM, in contrasto con i diritti di (Co)Esistenza e Libertà dei
produttori biologici e dei consumatori, che non possono essere
obbligati a tollerare o mangiare OGM.
Pericolose "tolleranze" e "manipolazioni delle norme"
Stupisce l’immobilismo delle associazioni di settore che sembrano
rassegnate alla illegittima "tolleranza" di ogm nel biologico. La
soglia allo 0,1% (1 grammo per chilo) richiesta dal Presidente AIAB,
da Carlo Petrini e dalla cosiddetta "coalizione liberi da OGM",
capitanata da Mario Capanna, non rappresenta infatti il limite di
rilevabilità degli OGM e quindi non garantisce i consumatori
sull'assenza di OGM. Le tecniche di analisi (PCR Real Time) possono
infatti rilevare anche la singola particella di DNA transgenico (OGM)
presente in un campione di analisi, attraverso la sua replicazione con
enzimi sensibilissimi per un tempo sufficiente. Quindi, il limite di
rilevabilità della presenza o assenza di OGM in teoria corrisponde
sempre al rapporto tra il peso del singolo DNA transgenico 
eventualmente presente in un campione di analisi e il peso totale del
DNA della stessa specie, estratto dal campione stesso (valori prossimi
a 0,0026 % e anche meno, secondo l'Ente europeo ISPRA). 0,1% è solo il
limite di precisione sulla "quantità" di OGM presente in un campione
d'analisi (LOQ) e le presenze inferiori sono segnalate "al di sotto di
0,1%" entro il limite di determinazione di presenza/assenza o
"qualitativo" (LOD). In ogni caso, non è possibile certificare
"l'assenza" di OGM, attraverso una “presenza rilevata” al di sotto di
un valore arbitrario predefinito quale limite di “rilevabilità” ...che
evidentemente non è quello vero, dal momento che l'OGM è stato
"rilevato". Altrimenti, dopo esser sfuggiti alla Politica, alla
Scienza ed Ecoetica delle leggi Naturali della Vita, gli OGM 
sfuggirebbero anche alla logica e matematica. Ma non all'intelligenza
della co
scienza umana e al diritto, che svelano il goffo tentativo di
“manipolazione delle norme" per nascondere inquinamenti da OGM in
tutti gli alimenti, tutt’altro che accidentali, bensì frutto di
precise volontà .

False informazioni a mezzo stampa e "manipolazione psicologica"
Le dichiarazioni pubblicate su presunte contaminazioni da OGM nei
prodotti biologici "già accettate in passato", sono molto gravi e
creano sconcerto, danneggiando l'immagine dell'Agricoltura Biologica.
In realtà (come ci conferma qualsiasi Istituto Zooprofilattico), il
Reg. 1829 del 2003 che introdusse soglie di "tolleranza" di OGM senza
etichettatura allo 0,9% non riguardava i prodotti biologici, i quali
osservavano un Regolamento precedente (2092/91) che escludeva
contaminazioni da OGM, seppur accidentali, abrogato solo dal 1 gennaio
2009, con l'entrata in vigore del nuovo regolamento UE. 
Precedentemente, se un ente di certificazione avesse tollerato
contaminazioni "accidentali" da OGM nei Prodotti Biologici, lo avrebbe
fatto in maniera arbitraria ed illegittima, violando il patto con i
consumatori, in quanto non sarebbero state attuate tutte le procedure
atte ad evitare le contaminazioni di OGM, previste dal Reg. 2092/91 e
confermate nel nuovo regolamento UE 834/2007 che riafferma il "divieto
di qualsiasi impiego di ogm e derivato nelle produzioni biologiche
(Art.9)". E' falsa inoltre l'affermazione della Bonino, secondo cui
"gli OGM sono già in circolazione nei nostri campi", poichè in Italia
vige il divieto assoluto di rilascio ambientale, con Tolleranza ZerOGM
in qualsiasi semente. Tutti ricordiamo la distruzione dei campi di
mais contaminati, scoperti dalle nostre autorità attraverso rigorosi
controlli su tutti i lotti di importazione di semente. Norme e
controlli che sino ad oggi hanno garantito la gestione degli eventuali
inquinamenti colposi o dolosi nell'unico modo possibile: la tolleranza
ZEROGM. Qualsiasi livello consentito di OGM, nel Biologico come nelle
sementi, renderebbe impossibili i controlli e le bonifiche delle
eventuali contaminazioni, che si diffonderebbero irreversibilmente
nell'ambiente. La falsa propaganda sulle contaminazioni inevitabili
cerca di creare la condizione psicologica per far accettare tolleranze
di OGM anche nei prodotti biologici, come se l'Italia fosse già
irreversibilmente inquinata.

Cavilli di Troia e Dossier di "insicurezza" per l'invasione Barbarica
degli OGM (e non solo)
Come per i residui "tollerati" di Pesticidi, Diossine e tanti altri
inquinanti pericolosi per la salute umana e l'ambiente, siamo di
fronte al solito "Cavillo di Troia" della "soglia di tolleranza", per
vanificare i controlli e sfuggire alle responsabilità verso i diritti
dei cittadini e produttori biologici e tradizionali, in caso di
contaminazioni delle coltivazioni e dei prodotti alimentari e/o danni
alla salute e all'ambiente. Cavillo necessario per poter autorizzare
la successiva “invasione barbarica” delle coltivazioni di OGM, le
quali in mancanza di una norma specifica di salvaguardia nazionale,
dal 1 gennaio 2009 sono "libere di contaminare" anche i prodotti
biologici (ma non di violare i diritti Costituzionali). Coltivazioni
transgeniche che, guarda caso, proprio oggi ottengono un "parere"
positivo dell'EFSA di Parma, l'Ente europeo che dovrebbe garantirne la
sicurezza alimentare, basandosi solo sui dossier forniti dalle
Multinazionali produttrici di OGM e non sulle ricerche indipendenti
che attestano proprio il contrario. Addirittura Veronesi annuncia in
pompa magna un pomodorOGM che "previene" il cancro solo perchè
produce un pò più di vitamine (invece di consigliare il consumo di
frutta biologica), nel momento in cui una lettera del Dr. Samorindo
Peci del Consorzio Interuniversitario Cerifos, chiede al Ministro
della Sanità urgenti ricerche sui Virus "Promoters" (35 S e V 40),
patogeni inseriti "artificialmente" nel DNA degli OGM e che portano
con se il pezzo di DNA estraneo (transgene), ritrovati nel DNA di
Virus associati a Linfomi e Leucemie di alcuni pazienti. Cinque anni
di ricerche della Dr.ssa Manuela Malatesta, hanno dimostrato nei ratti
alimentati con OGM, anomalie al fegato, ai reni, ai testicoli,
confermando i gravi pericoli per la salute evidenziati da altri
ricercatori, sempre ignorati (si legga il libro di Arpad Putzstay: "La
sicurezza degli OGM" EDILIBRI, Milano 2008). Di recente, l'Istituto
Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (INRAN), ha
riscontrato anomalie al sistema immunitario derivate 
dall'alimentazione con Mais OGM, il quale produce ben 43 proteine
alterate, tra cui una allergenica e il Prof. Jurgen Zentek ha
dimostrato che alimentando cavie con Mais OGM per generazioni
successive, queste perdono la capacità di riprodursi in maniera
significativa, diventando sterili. Ma a Bruxelles la "Commistione"
Europea da anni approva importazioni di cibi OGM, senza maggioranze
qualificate di Ministri, i quali evidentemente non si assumono la
diretta responsabilità di mettere a rischio la salute dei propri
cittadini, scaricandola sui pareri "scientifici" dell'EFSA, basati
solo sui dossier "manipolati" dalle Multinazionali 
AgrochimicofarmaceuticOGM. Le stesse che in palese conflitto di
interesse ci avvelenano da decenni, presentando dossier e soglie di
"In"tolleranza di Pesticidi, Diserbanti e altre sostanze chimiche
tossiche e non biodegradabili, spesso mutagene e cancerogene, che si
accumulano nelle catene alimentari con effetti drammatici, sotto gli
occhi di tutti. Lo stesso accade con tantissimi farmaci chimici,
puntualmente revocati dal commercio per danni gravi e disastri sulla
popolazione, dovuti agli "effetti collaterali" e "controindicazioni".
In base al principio di precauzione è necessario tener conto delle
ricerche indipendenti, piuttosto che di quelle di chi vuol vendere un
prodotto, imponendo addirittura l'eliminazione della concorrenza
"naturale".

I mezzi Istituzionali e il Diritto Costituzionale per una Moratoria
immediata sugli OGM. Tolleranza zero e responsabilità per chi contamina
In realtà , il nuovo Regolamento sul biologico garantisce la 
possibilità di marchi privati "100% liberi da OGM" (impossibili nel
caso di coltivazioni OGM in Italia) e consente in ogni caso agli Stati
europei di mantenere l'assenza di OGM nei prodotti biologici nazionali
e contestualmente in quelli convenzionali, per la Sicurezza Sanitaria
(Principio di Precauzione), Corretta Informazione e Libertà di scelta
dei cittadini. Inoltre, nel considerando 30 si legge: "A fini di
chiarezza e di coerenza, occorre precludere la possibilità di
etichettare come biologico un prodotto che deve essere etichettato
come contenente OGM, costituito da OGM o derivato da OGM". Com'è
possibile, nel contempo, prevedere la possibilità di "nascondere" gli
OGM estendendo la tolleranza senza etichettatura ai prodotti 
biologici? Può un tale “regolamento” essere legittimo, in mancanza di
una norma nazionale di salvaguardia? Emma Bonino su Repubblica
afferma: "La norma UE garantisce i consumatori" ...sulla "sicurezza"
di mangiare un pò di OGM nascosti in tutti gli alimenti. Che sia
questa la "sicurezza" che vorrebbe garantirci l'EFSA?
Se vogliamo salvaguardare i prodotti Biologici e, con essi, tutta
l'agricoltura italiana, dobbiamo mantenerli in assenza di OGM,
istituendo se necessario il marchio Biologico Nazionale previsto dal
nuovo regolamento europeo, con assoluto divieto di Coltivazioni OGM
sul territorio nazionale. Introducendo responsabilità penali per chi
contamina i prodotti biologici e tradizionali italiani e le sementi di
qualsiasi natura, da parte dei proprietari dei brevetti, concessionari
e commercianti di OGM, per il principio europeo di "chi inquina paga",
a tutela dei consumatori e produttori italiani. Sono gli OGM ad
inquinare il "naturale" e non viceversa. E' urgente inoltre una Civile
Moratoria, con immediata sospensione delle importazioni e produzioni
di qualsiasi OGM o derivato, che applichi la Clausola di Salvaguardia
Nazionale, sulla base dei risultati delle recenti ricerche 
indipendenti sui gravi pericoli per la salute e l'ambiente, diritti
inviolabile ai sensi degli Art. 32 e 9 della Costituzione, non
delegati ai trattati internazionali. E in attesa del Decreto del
Ministro Zaia, dal 1 gennaio chiediamo ai produttori biologici una
garanzia aggiuntiva: l'etichetta di prodotto 100% libero da OGM, se
possibile "coltivato in Italia".

Prima che sia troppo tardi anche in Europa
Invece di proporre altri esperimenti di coltivazioni OGM inutili, i
cui risultati sono già ampiamente disponibili nella letteratura
scientifica e che rischiano solo di contaminare l'ambiente, illudendo
i contadini "di qualche quintale in più, mentre i contratti che
firmano impegnano anche figli e nipoti a pagare i diritti sugli OGM,
perchè non si attivano semmai altre ricerche indipendenti sui reali ed
attuali pericoli per la Salute dell'alimentazione con OGM? Insieme
agli eventuali volontari umani, che siano in primis i produttori di
OGM, sulla base dei propri dossier di presunta innocuità e alto
valore nutrizionale e preventivo contro il cancro, gli "scienziati” e
i politici che ci rassicurano, ad alimentarsi per 10 anni con OGM...
Noi intanto, per "precauzione", in Italia coltiveremo e ci 
alimenteremo dei nostri prodotti biologici, in modo che la Scienza
possa confrontare gli effetti a lungo termine tra l'alimentazione
Biologica, convenzionale ed OGM. Anche se la conoscenza delle Leggi
della Natura e l'Ecoetica ci consentono oggi di chiedere il Bando
Mondiale della produzione di OGM, quale minaccia suprema per la vita e
la libertà sulla Terra, con immediata abolizione dei Brevetti sulla
materia vivente, patrimonio della Natura e dell'Umanità. Sulla base
del riduzionismo antiscientifico della tecnologia sugli OGM, le
multinazionali stanno "creando esseri viventi" in un modo mai accaduto
durante tutta la storia evolutiva del Pianeta, violando le leggi della
Natura e della Vita, propagandando la "sostanziale equivalenza" degli
OGM, quando da trent'anni la Scienza ha dimostrato che modificando
artificialmente un tratto del DNA di un organismo, viene a modificarsi
tutto l'equilibrio della sua fisiologia, con conseguenze pericolose ed
impossibili da prevedere, come la produzione di nuove sostanze
sconosciute. L'avvocato Druker dell'Alliance for Bio-Integrity una
coalizione di scienziati, leaders religiosi e consumatori, che ha
fatto causa alla Food and Drug Administration per ottenere test
obbligatori di sicurezza e l'etichettatura dei cibi geneticamente
modificati nel 1998, ha affermato che... "Se fosse stata detta la
verità su ciò che è emerso dalle analisi degli scienziati, nessun
cibo manipolato geneticamente sarebbe potuto entrare negli anni
'92/'95 nel mercato americano che poi li ha esportati in Europa e in
tutto il mondo e la popolazione mondiale non sarebbe stata esposta a
questo grave rischio. Si può quindi parlare di genocidio legalizzato".
Sono a rischio Diritti Costituzionali Inviolabili (Salute, Ambiente,
Libertà) e le leggi stesse della Natura. Dobbiamo essere quindi
estremamente cauti e mantenere la Purezza dell'Italia 
dall'inquinamento di OGM. Forze oscure e “non decisioni”, 
approfittando di qualche cavillo o vuoto tecnico-normativo (manca ad
esempio la definizione delle corrette procedure atte ad evitare
contaminazioni accidentali da OGM di provenienza extraeuropea),
nell'illegittimità rispetto alle norme europee e costituzionali,
stanno cercando di creare uno stato di fatto irreversibile, da cui in
futuro non si potrebbe più tornare indietro, per cui saremmo costretti
ad accettare contaminazioni da OGM in tutti gli alimenti, con
definitiva rinuncia alle tradizioni dei nostri antenati. Ma 
trattandosi di una decisione con conseguenze irreversibili sulle
sovranità nazionali agroalimentari, la Direttiva CE 2001/18 prevede
l'obbligo di referendum popolare consultivo prima dell'eventuale
decisione di liberare OGM nell'ambiente. Speriamo che il Ministro Luca
Zaia non si faccia sfuggire l’occasione di chiamare il popolo a
decidere di chiudere l’Italia agli OGM, toglienido dall'’ambasce la
politica europea paralizzata. Anche se appare quantomeno strano
sottoporre a referendum il diritto inviolabile alla Salute e il
Principio di Precauzione, trattandosi di Consultazione e non di
Abrogazione, perchè non ascoltare la voce del popolo 
costituzionalmente sovrano? L'80% dei cittadini Italiani non ne vuol
sapere di mangiare OGM ... il che non significa che vuole mangiarli
senza saperlo !

Fermiamo gli OGM per il futuro dei nostri figli, che rischiano di
veder trasformati i campi coltivati in "campi di sterminio della
vita"...per di più brevettati.

"Gutta caves lapidem" (Orazio)... Con la Santa Pazienza, finchè siamo
in tempo... e, nell'attesa delle azioni istituzionali, prepariamo i
ricorsi di legittimità nelle sedi competenti.

"Non osiamo perchè le cose sono difficili... ma le cose sono difficili
perchè non osiamo" (Seneca)