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Ammalati allo sbando

di Massimo Fini - 14/03/2009

SI È SEMPRE sostenuto da parte degli «psichiatri democratici» che la 180 detta anche «legge Basaglia» dal nome del suo ispiratore, che nel 1979 cancellò i manicomi, non ha funzionato perché non è stata applicata. È vero il contrario. Se oggi la situazione non è ancora più devastante è perché le prime esperienze costrinsero a eliminarne le applicazioni più assurde. All’inizio in base alla teoria che «il malato di mente è un malato come tutti gli altri» veniva ricoverato nei reparti con gli altri degenti. Solo quando si vide che strappava il catetere o l’ossigeno agli altri si capì che non era cosa e furono creati i «repartini» all’interno degli Ospedali generali che sono peggio di ogni manicomio perché «per non istituzionalizzare la malattia» non devono avere alcun conforto.
Per anni gli «psichiatri democratici» si sono opposti alla creazione di strutture permanenti ma di dimensioni limitate definendole, sprezzantemente, «i minimanicomi».
Le assurdità della «legge Basaglia» sono perlomeno quattro.

1) Secondo la legge, in nome della libertà dell’individuo, deve essere il malato ad avvici
nare i servizi di assistenza psichiatrica. Ma questo lo può fare il depresso, il nevrotico, non lo schizofrenico o il paranoico che crede di essere Gesù o Napoleone e che malati siano gli altri. Per cui del malato ci si accorge solo quando dà «in acuzie», cioè commette qualche atto clamoroso, ed è ormai troppo tardi per curarlo.
2) Il trattamento sanitario obbligatorio ha un periodo limitato dopo di che il malato, se
dato con gli psicofarmaci, ritorna sul «territorio», parola magica, per poi rientrare dopo
poco, in un penoso elastico, in ospedale.
3) Di fatto il malato di mente viene scaricato sulla famiglia che è il posto più insano per
lui perché quasi sempre, è in famiglia e a causa della famiglia che si è ammalato.
4) Una cosa è tenere sotto controllo 500 malati di mente in un un’unico luogo, l’ospedale psichiatrico, altra è prendersene cura uno per uno con strutture sparse sul «territorio» che, non potranno mai essere sufficienti.
I casi di follia sono in aumento in tutto l’Occidente, soprattutto fra i giovani, a causa della vita stressante, disumana che conduciamo. Ma l’Italia, grazie alla «Legge più avanzata del mondo», è la meno attrezzata per prevenirli, nei limiti del possibile, e affrontarli.