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Inaridire Wall Street

di Ralph Nader - 27/03/2009



Nel 1999 poco dopo l'approvazione della liberalizzazione di Clinton - Rubin - Summers - P. Graham dell'industria finanziaria, salii a bordo di un aereo USA per Boston e incontrai addirittura il Ministro del tesoro Lawrence Summers seduto a pochi posti di distanza. Stava parlando con forza e costantemente al suo telefono cellulare.
Quando l'aereo decollo mi invitò a sedermi accanto a lui e parlare.
Dopo aver riesaminato i contenuti di questa nuova legge amica di Citibank detta la Financial Modernization Act - chiesi a lui: "Non pensate che le grandi banche abbiano troppo potere?" Fece alcuni secondi di pausa e replicò: "Non ancora".
Incuriosito dalle sue due parole di risposta, rilevai il rifiuto posto a provvedimenti modesti a favore del consumatore e chiesi, dato che le banche avevano fatto il loro colpo, che se non fosse l'ora per i consumatori di avere le loro tutele?
Egli ammise che un'aspettativa simile non era irragionevole e che stava decidendo di incontrarsi con alcuni difensori moderati del consumatore per realizzare un ordine del giorno.
Gli spedimmo un ordine del giorno e ci incontrammo con Summers e i suoi collaboratori.
Per sfortuna, né il suo capo, B. Clinton, e neanche il Congresso ebbero la voglia di rivedere la legge di liberalizzazione federale voluta dalle lobby e riconsiderare i diritti bloccati del consumatore.
Il resto è storia tragica e da spiegare.
La legge abolì la Glass-Steagall Act che aveva separato le banche commerciali da quelle di investimento.
Questa aprì le chiuse di allagamento per le fusioni incaute, le acquisizioni e altri strumenti finanziari di rischio non regolati. Allacciato con l'avidità senza fine, il capitalismo da casinò corse senza controllo a inglobare le economie qui e all'estero. Un campione del fondamentalismo del mercato fu A. Greenspan, al tempo presidente della Fed.
Lo scorso ottobre davanti ad una commissione del Congresso Greenspan ammise che si era sbagliato ed espresse stupore per il fatto che le imprese non potessero salvaguardare nemmeno i loro interessi dal massacro dei dirupi speculativi scoscesi.
Greenspan e Summers furono ritenuti "brillanti" dalla stampa e dalla maggioranza del Congresso.
Il predecessore di Summers al Tesoro - R. Rubin - fu anche un membro selezionato di Oracles - quei grandi uomini che sanno bene che il mercato senza limiti e i conglomerati finanziari grandi sarebbero la prima fermata del mercato delle compere dove i consumatori vanno per essere manipolati.
Oggi il mondo sa che questi uomini appartengono alla "oops oligarchy" che salva se stessa mentre permette alle imprese di collassare nelle braccia ammanettate di Zio Sam e domò i contribuenti che pagheranno i mega salvataggi senza condizioni.
I truffatori di Wall Street, invece di essere condannati e arrestati, sono fuggiti all'autorità con i loro compensi autodeterminati.
Il crimine aziendale paga, mentre le pensioni e i risparmi dei fondi comuni evaporano.
Ora arriva la nuova fase dello sforzo di salvataggio di Washington con una varietà di pacchetti di stimolo e ogni gruppo venditore immaginabile ne vuole un pezzo in questi giorni.
Quando si offrono miliardi, molti corrono.
Poiché l'attenzione pubblica è sul quanto, quando e dove tutto questo denaro sarà speso, ci sono conseguenze molto serie da prevedere e da prevenire.
Primo, considerate quanto potere corporativo più concentrato si sta verificando.
Le fusioni forzate o volute, le acquisizioni e assorbimenti da panico di grandi banche fatte dalle più grandi con i fallimenti di ditte riducono i resti della sfida di qualità a favore del consumatore.
Ricordare le leggi anti trust.
Obama necessita di essere il loro campione.
La conseguenza della bisboccia di Wall Street è il procedere verso la caduta nazionale provocata da un piccolo gruppo di goliath monopolistici globali.
Nella fuga precipitosa della legge sullo stimolo, c'è un presagio tragico per Capitol Hill basato sul fatto che non esista sul tavolo la proposta di farlo pagare soltanto ai figli e ai nipoti. Proprio l'opposto sta piovendo su di loro.
Tutti (inclusi gli speculatori del private equity, i casinò di Las Vegas e gli studi di Hollywood insieme alle banche e alle case automobilistiche) cercano le pause fiscali.
Perciò con l'economia che si deteriora e con i tagli delle tasse, da dove viene tutto questo denaro?
Dai prestiti e dalla stampa di moneta.
Perciò state attenti all'inflazione di lungo periodo e al declino del dollaro rispetto alle altre monete.
In tutte le centinaia di pagine delle leggi sullo stimolo, non c'è nulla che faciliterebbe l'associazione fra consumatori e investitori in gruppi di difesa forti.
Proponiamo da tempo le Financial Consumer Associations, finanziate in modo privato e volontario con prelievi nei conti mensili nelle imprese finanziarie.
Se questo salvataggio - stimolo - lo spreco in allegria di denaro di Wall Street, la truffa e l'abuso sembrano sconcertare è perché esso esiste.
Un tascabile nuovo di zecca "Why Wall Street Can't Be Fixed and How to Replace It: Agenda For a New Economy" del critico di lungo corso delle corporazioni, David C. Korten che vi spiegherà alcuni dei comandi e dei commerci.
Non dovete concordare con tutti o con molti dei toccasana di Korten.
Basta che leggiate la parte II - The Case For Eliminating Wall Street.
Egli considera tre questioni centrali:
Primo, le istituzioni di Wall Street fanno qualcosa di così vitale per l'interesse nazionale da giustificare i miliardi di dollari spesi per salvarle dalle conseguenze dei loro eccessi?
Secondo, è possibile che tutto l'edificio di Wall Street sia costruito su un'illusione di ricchezza fantasma che ha conseguenze economiche sociali e ambientali mortali per la società più grande?
Terzo, ci sono altri modi di fornire servizi finanziari necessari con risultati migliori e a costi minori?
FINE.
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Tradotto il 26/03/2009 da F. Allegri per Futuroieri
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