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| LIVORNO. La crescita dell’economia mondiale, come produzione di beni e servizi, è passata dai poco più di 5000 miliardi di dollari nel 1950 a più di 39.000 miliardi di dollari nel 1998, con un aumento di più di sei volte. Dal 1990 al 1997 era cresciuta di 5000 miliardi di dollari, uguagliando la crescita economica avvenuta dall’inizio della civilizzazione agli anni ‘50. Sulla Terra ci sono più di 6 miliardi di persone, 1,5 miliardi nel Nord del mondo e circa 4,5 nel Sud del mondo.
La popolazione terrestre aumenta al ritmo di circa 80 milioni di persone all’anno. La massa di materiali movimentati attraverso il mondo, la «tecnosfera» degli oggetti fabbricati e usati, ammonta ogni anno a circa 50 miliardi di tonnellate, acqua ed aria escluse. L’acqua usata dalle comunità urbane e dalle famiglie, nel mondo, ammonta a circa 500 miliardi di tonnellate all’anno, i consumi di acqua totali ammontano a circa 9.000 miliardi di tonnellate all’anno, le automobili in circolazione nel mondo sono circa 550 milioni.
Se passiamo all’Italia, vediamo che una popolazione di circa 57 milioni di persone, abbastanza stazionaria, ogni anno assorbe circa 700 milioni di tonnellate di materiali (combustibili, sabbia e ghiaia, argilla, prodotti alimentari, minerali e metalli, eccetera, di produzione nazionale o di importazione, acqua e aria escluse), oltre a circa 500 milioni di tonnellate di gas gettati nell’atmosfera e 100 milioni di tonnellate di rifiuti immessi nelle acque.
Le famiglie italiane assorbono circa 9 miliardi di tonnellate all’anno di acqua e l’agricoltura e l’industria ne assorbono circa 40 miliardi di tonnellate all’anno. Circa 200 milioni di tonnellate di materiali, ogni anno, sono immobilizzati negli edifici, nelle strade, nei prodotti a vita lunga (automobili, macchinari, treni, rotaie, eccetera). Le automobili in circolazione in Italia sono circa 33 milioni.
Questo è il nucleo di analisi fondamentale se si vuol ragionare di sostenibilità ambientale smarcandoci da ogni sorta di ideologismo, che scatena egoismi contrapposti, e dalle peggiori rimozioni psicologiche. Non esiste alcun centro studi che non effettui il seguente rilievo: la domanda aggregata di materiali (risorse prelevate dalla natura), i volumi produttivi e i consumi generali sono in aumento costante.
L’ultimo studio dell’americana Epa prevede un aumento del Pil mondiale del 3-4% all’anno (medio), fino al 2020 proprio nel momento in cui un altro istituto di ricerca, il tedesco Wuppertal, calcola nel 90% in 50 anni (-4,5% all’anno) la necessaria diminuzione dei prelievi per raggiungere la sostenibilità. | |