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Gli edifici pubblici sono vampiri energetici

di Gabriele Bindi - 22/05/2009

Necessari cappotti, nuovi infissi e caldaie. I dati del progetto sugli audit energetici finanziato da Fondazione Cariplo in Lombardia e Piemonte
120 milioni di euro per ridurre gli sprechi in campo energetico dei Comuni medio-piccoli. E' questo il fabbisogno per abbattere le emissioni di anidride carbonica delle municipalità che hanno partecipato agli audit energetici finanziati dalla Fondazione Cariplo nel periodo 2006-2008. 

Inoltre, con interventi di efficienza energetica sugli immobili comunali si potrebbe ridurre del 30% i kWh e la CO2 di oltre 40 mila tonnellate, grosso modo l'equivalente del "veleno" prodotto da circa 20mila utilitarie che macinano 12mila km l'anno e che si potrebbe evitare di spargere nell'ambiente.

Certo, per farlo occorrerebbe intervenire sugli involucri degli edifici, sistemando coibentazione, tetti, cappotti e infissi, sostituire le vecchie e dispendiose caldaie con impianti a condensazione e installare pannelli fotovoltaici.

Sono alcuni dati presentati oggi a Milano nell'ambito del progetto Audit Gis di Fondazione Cariplo, che mette a disposizione una banca dati con i risultati su oltre 2.400 immobili raccolti grazie agli audit energetici finanziati dal Bando nel biennio 2006-2008, che ha coinvolto 650 Comuni con meno di 30mila abitanti delle province lombarde e di Novara e Verbania, ovvero oltre un terzo delle piccole e medie municipalità del territorio.

La situazione che emerge riguardo agli edifici pubblici"è sicuramente critica", secondo Fondazione Cariplo.

"Per incidere davvero su questo problema non basta effettuare interventi strutturati- ha spiegato Marco Frey, consigliere di Amministrazione di Fondazione Cariplo -.Parallelamente è necessario promuovere una nuova mentalità a livello locale, soprattutto nelle nuove generazioni e formare specialisti per realizzare risparmio energetico".

Per questo motivo il Bando di Fondazione Cariplo ha finanziato, oltre al censimento, anche la formazione di personale tecnico comunale che verrà addestrato a come far risparmiare l'ente pubblico e a trasmettere una sensibilità energetica all'intera comunità locale, soprattutto alle giovani generazioni che frequentano scuole e palestre. Secondo i dati presentati, queste strutture sono estremamente energivore, anche se non sono certo da meno i luoghi frequentati dalla popolazione più matura, o bisognosa di cure.

Per quanto riguarda la destinazione d'uso degli edifici monitorati - e per i quali sono stati identificati interventi di efficienza energetica - nel 63% dei casi si tratta infatti di scuole e asili, il 21% Municipi e uffici, l'8% palestre e impianti sportivi, il 2% centri ricreativi, l'1% residenza sanitaria e assistenziale (il residuale 5% è indicato come 'altro').

"Difficoltoso è stato già il reperimento delle informazioni sui consumi che, in alcuni casi, non erano monitorati in alcun modo - ha concluso Frey - ma che sono decisamente elevati: circa 231 kWh/mq per i consumi termici".

Fonte: Help Consumatori