Influenza suina: partono le vaccinazioni tra i dubbi della Corte dei Conti (e non solo)
di Andrea Boretti - 16/10/2009
La vaccinazione di massa per l'influenza H1N1 è cominciata nonostante i casi siano meno del previsto e una fitta nebbia avvolga il contratto tra Ministero della Salute e Novartis, la fornitrice del vaccino contro il virus suino.
“Abbiamo appena varato la sconfitta del virus suino” ha detto l'Assessore alla Sanità della Regione Lombardia Luciano Brescianini a seguito della prima vaccinazione di un operatore sanitario italiano
All'Assessore Bresciani fa eco il solito sottosegretario Fazio il quale sembra ormai, invece, arrendersi alla realtà: "l'allarme per l'influenza A è sicuramente sopravvalutato".
Come, sopravvalutato? Ma non era la peggiore pandemia del secolo, simile alla spagnola, quella di inizio '900 che ha fatto strage di milioni di europei? Com'è possibile allora che solo 10000 persone (contro le 50000 previste) siano state, ad oggi, contagiate?
Probabilmente è un miracolo, probabilmente siamo stati fortunati o forse è tutto merito di Topo Gigio e dei suoi insuperabili consigli che vale la pena di ricordare qui:
- lavati le mani col sapone (buona idea)
- se non te le sei lavate non toccarti il naso e non metterle in bocca!
- copriti la bocca quando tossisci (eh dai...)
- apri le finestre per cambiare aria (fa sempre bene)
- se hai la febbre o il raffreddore sta a casa dal lavoro (con buona pace di Brunetta)
24 milioni sono le dosi di siero commissionate alla Novartis dal Ministero della Sanità
Nonostante la riservatezza del contratto con la Novartis, tra le righe della delibera della corte trapelano alcune parti dello stesso, ovvero quelle che più di altre hanno sollevato dubbi nella corte stessa. Tra questi il fatto che il contratto sia stato stipulato prima che il vaccino - chiamato Focetria - esistesse e fosse autorizzato dal''UE. A partire da questo dato il contratto, sottolinea la Corte, include «la possibilità di mancato rispetto delle date di consegna del prodotto senza l’applicazione di alcuna penalità». Inoltre "anche in assenza dell’autorizzazione all’immissione in commercio in Italia» il Ministero appare obbligato ad accettare il vaccino.
Ma non è tutto. Il Ministero sarebbe rimborsato in caso di danni causati a terzi solo nel presenza di difetti di fabbricazione, mentre in tutti gli altri casi ad essere rimborsato sarebbe la Novartis, la quale, ovviamente, è l'unica chiamata a definire se il vaccino è difettoso oppure no. Infine, sempre secondo l'Ufficio controllo della Corte, il contratto sarebbe «carente del parere di un organo tecnico in grado di attestare la congruità dei prezzi».
Ormai sono tutti dettagli, i soldi - quanti non si sa e non si capisce perchè non si debba sapere essendo denaro pubblico - sono stati spesi per la felicità della Multinazionale Novartis e anche nostra, visto che la sconfitta del virus suino è stata così varata!