Si parla sempre più della questione dell’influenza suina.
Secondo qualcuno, siamo alla vigilia di una terrificante epidemia, se non di un attacco alieno.
Come saprai, a me e a Francesca stanno a cuore la corretta alimentazione e il corretto stile di vita, che approfondiamo nel programma Energy Training…
Ma ci stanno ancora più a cuore la corretta informazione sul corretto modo di curarci.
Per questo vorrei parlarti dell’influenza suina e di tutto ciò che ci sta dietro: misteri, bufale, business (tanto business)…
Ma prima di tutto: stiamo davvero correndo dei rischi?!?
La risposta è SÌ. Ma non credo che sia a causa dell’influenza suina…
Qui il vero rischio saranno i vaccini.
E non esagero…
Da dove proviene questa mega-campagna su scala mondiale per stimolare l’uso dei vaccini? Non si era mai vista prima una roba del genere…
A Giugno l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha assegnato il livello 6 di gravità (il più alto) e ha cominciato a fare pressioni su tutti i governi affinché vaccinino i propri cittadini.
Tuttavia ci sono parecchi punti poco chiari.
1) L’Organizzazione Mondiale della Sanità NON sta monitorando i casi confermati di suina o H1N1. Perché si continua a parlare di pandemia? Dove sono tutti questi casi? Dove stanno le prove che la H1N1 causi più decessi di una qualsiasi influenza stagionale?
2) I test sui vaccini sono stati fatti velocemente: da pochi giorni a poche settimane. Questo è troppo poco per determinarne gli effetti collaterali e l’effettivo pericolo per il nostro sistema immunitario. Questi vaccini non sono stati accuratamente testati e dunque sono, per definizione, pericolosi. Perché tutta questa fretta di immetterli sul mercato?
3) Il cartello Big Pharma (che include tutte le maggiori case produttrici di farmaci del mondo, da GlaxoSmithKline a Baxter, Novartis e altre) ha ottenuto dai governi l’immunità. Cioè, se ci dovessero essere morti o danni permanenti causati dai vaccini, non vi sarà alcuna possibilità di ricorso. Perché questa immunità, se il vaccino è sicuro?
4) La Baxter, una delle maggiori produttrici di vaccini, è indagata in Europa per avere (inavvertitamente?!?) mescolato virus vivi dell’influenza aviaria in una enorme fornitura (72 chili) di vaccini a 18 Paesi di ogni parte del mondo. Praticamente un atto di bio-terrorismo su scala mondiale… È stato un “errore”? È stata una nuova prova del “conflitto di interessi” insito nelle multinazionali del farmaco? Ma soprattutto… Perché questa azienda è ancora “in business”, e continua a fornire vaccini e medicinali in tutto il mondo?
I mass media, nel frattempo, vanno a nozze con la “notizia” della pandemia e contribuiscono a far lievitare la paura.
Ogni potenziale caso di influenza suina - che di solito danno per “suina” prima ancora che sia confermato - fa notizia e fa vendere giornali.
Ma già in passato ci sono stati casi di influenze epidemiche create a tavolino, “curate” con vaccini che hanno reso ricchi i produttori e causato danni permanenti o la morte di molte persone (cerca online le scioccanti storie della “epidemia” americana del 1976, o del famigerato vaccino antipolio Salk).
Solo per l’influenza suina, nei soli Stati Uniti, il guadagno totale per gli ordini di vaccini ammonta a circa 7 miliardi di dollari. Il “business dei vaccini” si nasconde dietro alla bizzarra campagna mondiale cui stiamo assistendo?
Se si trattasse davvero di una cura necessaria, diciamo pure che 7 miliardi di dollari sarebbero tutti meritati…
Ma se così non fosse? Se il terrore della epidemia fosse stato costruito ad arte, senza riscontri nella realtà? E se i vaccini fossero non solo inutili, ma altamente dannosi?
Vaccini tossici?
Qui non sto inventando nulla: si tratta di una polemica (e di una battaglia) che va avanti ormai da decenni.
Gli ingredienti e i fogli illustrativi dei vaccini sono ormai di dominio pubblico e si trovano tranquillamente online.
Quelle sostanze che dovrebbero salvarci dalla fine del mondo, in realtà contengono tessuti, adiuvanti e potenzianti estremamente nocivi.
Inoltre, nella fretta di mettere in vendita questi vaccini, le case produttrici si “dimenticano” spesso di segnalare tutti i possibili danni.
I test, spesso condotti dalle stesse case produttrici, offrono inoltre un livello di affidabilità piuttosto discutibile… (rieccoci al “conflitto di interessi”).
Ma diamo un’occhiata a cosa si trova nei vaccini per l’influenza suina prodotti dalle 3 maggiori case farmaceutiche mondiali:
1) Il vaccino anti-suina di GlaxoSmithKline Plc
Tra i suoi ingredienti:
Adiuvante alluminio (componente che danneggia il sistema immunitario e crea gravi disfunzioni cognitive), AS03: squalene (adiuvante che causa infiammazioni alle giunture, lupus e “sindrome da affaticamento cronico”), Daronrix (vaccino della Glaxo contro l’influenza aviaria), Formaldeide (nota sostanza cancerogena e tossica per l’apparato riproduttivo e per lo sviluppo), Octoxynol 10 (emulsionante, umidificante e antischiuma che può alterare l’attività metabolica, danneggiare le membrane e causare un rapido declino delle funzioni delle cellule), Polisorbato 80 (ingrediente noto per provocare infertilità, convulsioni epilettiche, aborti spontanei, e shock anafilattici anche mortali), Thimerosal (a base di mercurio, 50 volte più tossico del mercurio stesso, causa di gravi disfunzioni del sistema immunitario, neurologico e turbe motorie e comportamentali).
2) Cevalpan, il vaccino anti-suina di Baxter International
Tra i suoi ingredienti:
Cellule Vero (cellule in coltura dal rene di una scimmia africana, prodotte in maniera molto dubbia, del cui processo non si sa ancora nulla), Trometamolo (composto organico che può essere nocivo se inalato, di cui non sono stati resi noti gli effetti a lungo termine), Cloruro di sodio polisorbato 80 (vedi sopra).
3) Focetria, il vaccino di Novartis International AG
Questo è il vaccino attualmente in distribuzione in Italia. Tra i suoi ingredienti figurano:
Linea cellulare proprietaria (di provenienza ignota), Squalene (vedi sopra) e Span85 o Sorbitano Trioleato (emulsionante e addensante, usato anche come pesticida, è tossico e può avere effetti cancerogeni, neurotossici e di blocco della crescita nei bambini). Particolarmente allarmante: l’adiuvante “proprietario” MF59: derivato oleoso di un prodotto ideato per la guerra del Golfo, con capacità altamente distruttive per il corpo umano. Alcuni esperti della sanità affermano che questo principio debba rientrare nella categoria delle armi biologiche o farmacologiche. La legislazione impone che l’utilizzo del MF59 debba essere molto limitato negli esperimenti sugli animali e non prevede assolutamente il suo utilizzo sugli uomini (ma si sa: le case farmaceutiche sono al di sopra della legge). Molti immunologi sostengono che una dose anche microscopica di poche molecole di adiuvante, iniettata nel corpo umano, possa causare gravi e permanenti disturbi al sistema immunitario. La FDA americana al momento non ha ancora approvato l’utilizzo di MF59 in qualsiasi vaccino. Eppure troviamo questo adiuvante nel “Focetria” distribuito e somministrato in Italia proprio in questo momento.
Detto questo…
Come dovrei concludere questo articolo? Invitandoti a non vaccinarti e, soprattutto, a non far vaccinare i tuoi figli? (Già si parla di vaccinazioni di massa nelle scuole!).
La decisione finale spetta a te.
Io la mia l’ho già presa. Credo nella Natura, e non nelle multinazionali farmaceutiche.
Tu prendi la tua. Ma, per favore, prima di decidere: informati bene.
In bocca al lupo, per tutto quello che ti sta a cuore,