Rifkin: La terza rivoluzione industriale
di Rita Salimbeni - 01/04/2006
Fonte: lanuovaecologia.it
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«La cosa più importante è uscire dalla dipendenza dal petrolio, dall' energia fossile e dal nucleare: la vecchia energia del ventesimo secolo». Lo afferma con chiarezza Jeremy Rifkin, fondatore e presidente dell’americana Foundation on Economic Trends, al convegno su "L'energia del futuro" promosso da Coldiretti, a Venezia. «Va costruita una partnership pubblico-privata a livello mondiale – sottolinea l’economista - che coinvolga governi, imprese e società civile per perseguire con forza lo sviluppo dell' energia rinnovabile e dell' immagazzinamento ad idrogeno per preservarne la capacità produttiva. Quello di cui abbiamo davvero bisogno è una terza rivoluzione industriale». Rifkin ha ribadito più volte che vanno abbandonati i combustibili basati sul carbonio, alla base del riscaldamento globale, dell' indebitamento dei Paesi del terzo mondo, dell' aumento dei prezzi del petrolio e delle tensioni in Medio Oriente. «Va dato impulso ad una nuova economia – ha sottolineato - perché l' economia non può crescere alla fine di un' era energetica, quella del petrolio». Il percorso, infatti, dovrebbe essere disegnato dall’alternativa delle rinnovabili. «Ho speso molto tempo a discutere con le grandi produttrici di energia - ha proseguito Rifkin - quello che io dico loro, spingendoli a cercare fonti rinnovabili, è di stare attenti quanto è successo con Internet: la gente potrebbe prendere in mano la situazione, potrebbe cominciare a collegarsi al suo interno in modo indipendente, potrebbero nascere altre compagnie. Il mio messaggio è: avete bisogno di investire in energie rinnovabili nel prossimo futuro, non di ostacolarle. Siamo già in ritardo. Svegliatevi! Perché il petrolio sta per finire». 31 marzo 2006 | ||
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