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Il rapporto sull'Artico: il clima è cambiato già troppo

di Gabriele Bindi - 31/10/2009

 
  
Il nuovo rapporto annuale sulla regione artica ci conferma che i cambiamenti climatici sono più drammatici del previsto.
A settembre abbiamo saputo che il Polo Nord è diventato circumnavigabile con un accorciamento delle distanze: il viaggio delle navi dall'Asia all'Europa passa da 11 a 8 mila chilometri.

Il nuovo rapporto annuale "Artic report card" adesso ci conferma che i cambiamenti climatici in atto sono drastici più di quanto si pensasse. Il rapporto è elaborato dal distretto del Programma climatico del National oceanic and atmospheric administration (Noaa) del Dipartimento Usa del commercio. L'interesse scientifico per questo studio è particolarmente elevato perché i cambiamenti climatici nell'Artico sono più evidenti che in tutto il resto del Pianeta. Qui, gli impatti hanno effetti devastanti sul vento, sullo scioglimento dei ghiacci, sulle correnti marine, sulle aree limitrofe, su animali e vegetazione.

Nonostante nell'estate appena trascorsa l'Artico abbia fatto registrare un po' piu' di ghiaccio rispetto al 2007 o 2008, gli scienziati hanno individuato, da 5 anni a questa parte, dei cambiamenti drastici nella regione Artica con un tasso di sconvolgimento ambientale piu' rapido del previsto. Alcuni dei risultati principali sono divisi per area. Nel capitolo sull'atmosfera, per esempio, si parla dell'influsso di venti provenienti dal Sud che provocano lo scioglimento del ghiaccio marino estivo che viene sostituito ogni anno. Sull'Oceano, l'effetto e' di avere acqua piu' calda e meno salata. Ogni anno aumenta la perdita dello strato di ghiaccio permanente della Groenlandia. Il cambiamento di queste condizioni determina anche impatti sugli eventi meteorologici come l'aumento delle piogge in Siberia e la diminuzione delle nevicate in Nord America. Per non parlare degli effetti della perdita di ghiaccio sugli animali, sulla vegetazione e sui pesci.