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Liberarsi dalla macchina fotografica interiore

di Giancarlo Tarozzi - 01/01/2010

E' tempo di vacanze. Mentre prepariamo la valigia, non dobbiamo dimenticare la macchina fotografica! Però, attenzione: fotografare è bene, ma vivere le esperienze è meglio.

 


Non molto tempo fa, in visita a un parco degli Stati Uniti che traboccava di meravigliosi scenari naturali, ho visto un "turista" che, nei momenti di coda che era necessario fare per entrare in varie parti del parco, non si guardava letteralmente intorno preferendo ripercorrere sulla propria macchina fotografica le immagini che aveva scattato in precedenza.

 

Un po' ironicamente, mi è venuto da dire alle persone che erano con me " magari poi quando saremo davanti agli animali questa persona non farà altro che fotografarli per poi riguardarseli la casa".

Ebbene... è andata proprio così!

Durante il percorso, questa persona non faceva altro che osservare con la sua macchinetta fotografica, per poi riguardare e mostrare alla propria partner le foto che aveva scattato nelle pause, il tutto senza assolutamente mai manifestare una vera presenza in quello che stava succedendo.

Magari molti di voi nel leggere queste parole avranno trovato naturalmente assurdo questo tipo di comportamento eppure... voglio invitarvi a riflettere per un momento.

Quante volte nella vostra vita invece di vivere le esperienze, invece di vivere il Presente non fate altro che portarvi dietro le vostre fotografie, i vostri ricordi passati, le vostre idee che nascono dalle situazioni precedenti oppure, nel migliore dei casi, non fate altro che proiettare quello che state vivendo nelle situazioni future, nelle aspettative.

Di fotografie, passate e future, vive l'essere umano nella quasi totalità del proprio tempo.

Lasciar andare la propria macchina fotografica interiore, smettere di preoccuparsi di ricordi ed aspettative ed entrare veramente nel momento presente, in quello che si sta vivendo, significa fare realmente il salto di qualità dalla condizione di dormiente a quello di essere risvegliato.

E se vi sembra difficile, e perché siete stati condizionati: era sufficiente, per quella persona, sollevare per un momento gli occhi, lasciar cadere per un attimo la macchina che portava a tracolla, per cogliere quello che stava succedendo intorno a sé.

Ed é quello che vi invito a fare in questo momento: sollevate gli occhi dal monitor, guardatevi intorno, scoprite che ci sono suoni, musiche, odori, sensazioni intorno a voi, ascoltate il vostro corpo, le vostre emozioni: in quel momento sarete realmente nel Qui e Ora.

E se poi deciderete di rimettervi tranquillamente a dormire, a quel punto sarà una vostra scelta personale.

Qualche anno fa era uscito un film di fantascienza, intitolato "Essi vivono", in cui si proponeva qualcosa di simile: la scoperta di in determinato tipo di occhiali permetteva alle persone di vedere la realtà quale realmente era al di là delle proprie proiezioni.

Ebbene, non c'è nessun bisogno di occhiali per vedere le cose come stanno: è sufficiente andare al di là degli automatismi mentali...

Per fare un esempio, della One Experience, quando i partecipanti dopo un processo di assoluta pulizia che li ha occupati nel primi sette giorni del training, vivono rituali come lo Specchio e I Volti del Tempo in cui hanno la possibilità di andare veramente al di là delle illusioni della mente ed aprirsi a piani completamente diversi della Realtà, questo avviene come un processo del tutto naturale. Il cosiddetto segreto non sta nell'utilizzo di tecniche astruse o sistemi esoterici ma proprio nel costante lavoro di pulizia avvenuto in precedenza.

Facendo pulizia di tutte le false credenze, di tutti gli schemi, è possibile letteralmente riprogrammare il proprio cervello inducendolo a fornirci una rappresentazione della realtà molto più ampia e completa di quella ordinaria, quotidiana.

E allora, sparisce completamente l'esigenza, il bisogno di ricorrere ad alcol, droghe, o altri sistemi per "sballare"; è esattamente il contrario.

Si scopre che la realtà è talmente vasta, variopinta ed affascinante che ogni istante della propria esistenza è ricco di stimoli ed occasioni per ognuno.

Ma per fare questo... bisogna per prima cosa smettere di osservare il tutto attraverso la propria macchina fotografica interiore...