Occupa un impianto Monsanto: nuovamente fermato Bovè
di greenplanet.net - 18/04/2006
Fonte: greenplanet.net
Un’”unità di ispezione civile No-Ogm”, composta da oltre cento agricoltori, semplici cittadini e attivisti occupa il centro di distribuzione sementi a Trebes
Francia, José Bové fermato dalla polizia
PARIGI — Il leader dei «Mietitori volontari» José Bové è stato fermato ieri dalla polizia dopo un'irruzione alla Monsanto. Bové e un centinaio di attivisti di Greenpeace e della Confederazione contadina hanno occupato il centro di distribuzione sementi a Trebes, in Francia.
Gli ambientalisti hanno effettuato «un'ispezione civile» alla ricerca di sementi di mais geneticamente modificato.
Ad accogliere gli «occupanti» c'erano 50 poliziotti.
Nel mirino di Greenpeace anche una legge che potrebbe causare «una contaminazione genetica del mais biologico».
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GIA' LIBERATO BOVE'
Arrestato giovedì a Trèbes (Aude) in occasione di un'azione anti-OGM, trasferito a Lunel (Hérault) è stato liberato poca prima della mezzanotte
Accolto alla sua uscita da una cinquantina di simpatizzanti ha immediatamente denunciato il modo in cui era stato trattato: "Le condizioni del mio arresto, il modo muscolare che l’hanno caratterizzato, il trasferimento a Lunel a 180 km all’ora e la mia liberazione senza alcun addebito né denuncia: tutto questo è incredibile e surreale".
Secondo Bovè, "I poteri pubblici hanno perso il loro sangue freddo procedendo a quest'arresto muscolare dopo un'azione non violenta. Vien da chiedersi come funzioni la democrazia in questo paese".
Giovedì, Bovè partecipava a una manifestazione dei Faucheurs volontaires e di Greenpeace. I dimostranti avevano occupato un impianto di produzione e di stoccaggio di sementi della società statunitense Monsanto.
"Militanti del sindacato contadino, raggruppati davanti alla polizia, facevano rumore battendo su coperchi di pattumiere metalliche, di fronte alla vecchia caserma Vauban, prima che i gendarmi lanciassero gas lacrimogeni per disperderli.
"I sospetti delle organizzazioni anti OGM sono stati confermati: la direzione dello stabilimento ha riconosciuto che le sementi di granoturco OGM erano state prodotte in Francia nel 2005, e avrebbero essere smaltite vendendole in Spagna, da dove sarebbero state reintrodotte in Francia per le semine del 2006 ", affermato un comunicato dell'organizzazione.
José Bové era stato condannato il 15 novembre scorso in appello con sette altri Faucheurs volontaires per una distruzione di mais OGM a a Menville (Haute-Garonne) del 24 luglio 2004.
France 3, 14 aprile 2006, Manif anti-OGM: José Bové interpellé puis libéré
Traduzione di Bianca Crivello per Greenpeace
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Roma, 13 aprile 2006 - Greenpeace, Jose Bovè, rappresentante dei Faucheurs Volontaires e la Confederation Paysanne hanno occupato il centro di distribuzione sementi della Monsanto a Trebes, in Francia. Più di 75 attivisti hanno occupato l’impianto e stanno svolgendo “un’ispezione civile” alla ricerca di sementi di mais geneticamente modificato.
Stanno chiedendo a Monsanto e alle autorità francesi di fermare l’importazione e la distribuzione di sementi transgeniche in Francia.
Imponente la presenza delle forze dell’ordine.
"Siamo qui per chiedere alle autorità francesi un bando alle sementi Ogm” ha dichiarato Jose Bovè, dei Faucheurs Volontaires. “Agricoltori e consumatori hanno il diritto di sapere dove questi semi transgenici entrano nell’agricoltura e nella catena alimentare, per essere messi in grado di proteggersi contro la contaminazione transgenica."
L’”unità di ispezione civile No-Ogm”, composta da oltre cento agricoltori, semplici cittadini e attivisti, è stata accolta da più di cinquanta poliziotti, incluse le unità cinofile.
Nonostante ciò, oltre 75 attivisti sono riusciti a occupare e bloccare l’impianto. Le persone intervenute in questa protesta vogliono anche influenzare la nuova legge attualmente in discussione al parlamento francese.
Se approvata, causerebbe un’enorme contaminazione genetica del mais convenzionale e biologico.
"Gli Ogm stanno danneggiando l’ambiente e causando la contaminazione genetica della catena alimentare, e di conseguenza minacciano il diritto di agricoltori e consumatori di coltivare e mangiare alimenti Ogm-free” afferma Federica Ferrario, responsabile campagna Ogm di Greenpeace.”Pochi giorni fa in migliaia sono scesi per le strade di Vienna per protestare contro queste pratiche ingiuste. I governi devono ascoltare ora i propri cittadini e cessare l’importazione e la coltivazione di semi Ogm. L’opposizione contro gli Ogm nei campi e nel cibo è cresciuta globalmente da quando sono stati messi in commercio circa dieci anni fa. Solo in Europa sono già 172 le regioni che si sono dichiarate Ogm free"
per informazioni: www.greenpeace.it
Corriere della sera, 14 aprile 2006
France 3, 14 aprile 2006
Greenpeace, 13 aprile 2006