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Commissione sementi: "No al mais OGM"

di redazionale - 19/03/2010

La commissioni sementi ha bocciato il mais OGM. Il nostro territorio, quindi, al momento resta libero da potenziali contaminazioni con piante transgeniche. Gli ambientalisti esultano e rilanciano: "ora blocchiamo la patata OGM".

 

logo no ogm
La maggioranza degli italiani è da sempre contraria agli OGM
''La decisione presa oggi dalla Commissione Sementi di negare l'autorizzazione alla domanda di iscrizione al registro di un mais Ogm, appare particolarmente significativa perche' presa all'unanimita' da tutti i membri della Commissione. Sia i rappresentanti delle Regioni che quelli dei tre Ministeri che compongono la Commissione si sono espressi per il principio di cautela che ha finora caratterizzato la politica agricola del Paese su questo delicato tema".

 

Cosi' il Ministro Luca Zaia annuncia la decisione presa oggi presso il Palazzo dell'agricoltura dalla Commissione Sementi Geneticamente Modificate, nella quale sono rappresentati, oltre al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, il Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare, il Ministero della Salute, le Regioni Basilicata, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Toscana e Veneto.

''Constato con soddisfazione - ha proseguito Zaia - che la posizione che in questi anni ha condiviso la stragrande maggioranza dei cittadini e dei contadini del nostro Paese, ha trovato, anche nelle diverse istituzioni rappresentate nella Commissione, una comunione di intenti che rassicura ulteriormente tutti i consumatori italiani. Gia' domani - ha concluso Zaia - firmero' il relativo decreto che mandero' ai Ministri della Salute e dell'Ambiente''.

Esultano gli ambientalisti. Legambiente esprime soddisfazione. E aggiunge: "Speriamo, dunque che ora il Ministro prosegua su questa strada, scegliendo di utilizzare la clausola di salvaguardia, prevista dall’Unione europea, anche per la coltivazione della Patata OGM. Solo così sarà possibile, infatti, proteggere l’agricoltura italiana dalle coltivazioni geneticamente modificate, di cui ad oggi non si conoscono i rischi, e continuare, così, a garantire l’assoluta sicurezza dei prodotti agricoli e la tutela della salute dei cittadini".

"Soddisfazione per la decisione di respingere la richiesta della coltivazione degli Ogm formulata da Futuragra a seguito della decisione del Consiglio di Stato" è stata espressa anche dalla “Task force per un’Italia libera da Ogm” che aveva formulato un appello per la salvaguardia dell’identità della produzione agroalimentare nazionale che ora trova positivo riscontro nell’attività del Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali. "Tocca ora, con pari senso di responsabilità, al Ministro della Salute e soprattutto dell’ambiente, di perfezionare l’intesa. La task force ha anche scritto una lettera aperta ai candidati in vista delle prossime elezioni regionali".