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Il Veneto promette: no agli Ogm

di Giannandrea Mencini - 19/03/2010



No agli Ogm nel territorio veneto e in quello nazionale. Favorevole all’introduzione del no agli Ogm nello statuto regionale, il candidato alla presidenza della Regione Veneto Zaia, si appella alla clausola di salvaguardia prevista dalla direttiva europea 2001/18/CE per contrastare i recenti provvedimenti autorizzativi comunitari in materia.

No agli Ogm nel territorio veneto e in quello nazionale. Favorevole all’introduzione del no agli Ogm nello statuto regionale e promessa di richiedere nuovamente al ministro, nonché candidato alla presidenza della Regione Veneto Zaia, di appellarsi alla clausola di salvaguardia prevista dall direttiva europea 2001/18/CE per contrastare i recenti provvedimenti autorizzativi comunitari in materia.
 
L’assessore regionale all’agricoltura Manzato ha risposto così al tavolo anti Ogm convocato ieri dalla Coldiretti in collaborazione con l’associazione ambientalista Vas e che ha visto la partecipazione delle associazioni Wwf e Legambiente, della Federconsumatori, della Cna, della Lega pesca e di Slowfood. Le associazioni e le organizzazioni chiedevano un impegno istituzionale veneto contro gli Ogm alla luce delle ultime vicende nazionali ed internazionali: possibilità di coltivare mais trasgenico della Monsanto in Friuli Venezia Giulia dopo la recente sentenza del Consiglio di Stato e la decisione europea di autorizzare a fini industriali la coltivazione e commercializzazione della patata trasgenica Amflora.
 
L’assessore è stato chiaro, sicuro di avere dalla sua parte l’intero Consiglio regionale, contro il trasgenico in agricoltura che danneggia la ricchezza e la biodiversità dei prodotti veneti condividendo appieno le posizioni e preoccupazioni del tavolo anti Ogm. Le associazioni presenti, Wwf, Vas, Legambiente e SlowFood, hanno chiesto ora di passare dalle parole hai fatti in tempi brevi varando dei provvedimenti legislativi in materia sia a livello regionale che nazionale mentre il direttore di Coldiretti Saba ha auspicato che dalla prossima riunione la coalizione non sia “anti” qualcosa ma “per” i prodotti genuini veneti da difendere e valorizzare, facendo quindi intendere che la questione Ogm va chiusa definitivamente. Intanto ieri la Commissione Sementi ha bocciato all’unanimità il mais Mon810 della Monsanto, per il quale era stata richiesta l’iscrizione al registro delle varietà vegetali.
 
Tale iscrizione è necessaria per avviare la coltivazione di una nuova varietà e il rifiuto si traduce nell’impossibilità di utilizzare tale varietà a scopo commerciale.