Newsletter, Omaggi, Area acquisti e molto altro. Scopri la tua area riservata: Registrati Entra Scopri l'Area Riservata: Registrati Entra
Home / Articoli / Smog, capolinea Italia

Smog, capolinea Italia

di Diego Carmignani - 09/04/2010



legambiente.jpg
.

Dopo 45 giorni di monitoraggio, il Treno Verde di Legambiente è giunto all’ultima tappa con una mappa sconfortante sulla saluta del nostro Paese. Smog e inquinamento acustico sono da record, a conferma di un allarme continuo a cui nessuno sembra dare risposte, a cominciare dal governo, che per bocca del ministro Prestigiacomo aveva promesso per fine marzo un piano anti-smog che non è mai arrivato.
 
Nel frattempo questo inizio 2010 è andato oltre le peggiori previsioni: il limite medio giornaliero di polveri sottili consentito per legge (50 microgrammi su metro cubo da non superare per oltre 35 giorni all’anno) è già stato raggiunto da un lungo  elenco di capoluoghi di provincia italiani. Da Nord a Sud, il 35 per cento degli 88 presi in considerazione.
 
Tra le città, la maglia nera spetta a Torino, che ha fatto registrare il maggior numero di superamenti di polveri sottili consentiti per legge: 59 sforamenti e il triste primato nazionale è raggiunto. A seguire, ci sono Frosinone, con 57 superamenti giornalieri, e Padova con 56. E alla cattiva aria si unisce anche il problema del rumore. Confermato l’allarme dell’Organizzazione mondiale della sanità: nel 98 per cento delle nostre aree urbane la rumorosità notturna è superiore alla soglia di sicurezza per la salute umana.
 
Dati evidenti nelle tre città “osservate speciali” della campagna itinerante del Treno Verde: Messina, Crotone, Potenza, Latina, Ancona, Ravenna, Vicenza, Milano e Genova. Secondo i monitoraggi compiuti dal Laboratorio mobile dell’Istituto sperimentale di Rfi, in quattro delle località si sono verificati valori superiori del limite giornaliero di Pm10: Vicenza, Ancona, Milano e Messina. Alla città veneta il primato negativo con il picco di  215 microgrammi per metro cubo (raggiunto il 21 marzo scorso), più di quattro volte il tetto massimo. I peloritani raggiungono “soltanto” il doppio.
 
Queste situazioni critiche, a cui sono seguiti sul territorio suggerimenti alle amministrazioni locali per soluzioni efficaci di politiche alternative di mobilità ed energia, si specchiano nelle rilevazioni effettuate a bordo del Treno Verde, con gli alti livelli di polvere sottili presenti a Milano e Potenza. Meno grave la diagnosi per Ravenna e Crotone, se si eccettuano alcune zone particolarmente irrespirabili.
 
Risulta invece omogenea l’emergenza inquinamento acustico, con il limite di tolleranza oltrepassato ovunque. In particolare, a Messina e Genova (record di 76,3 decibel, a fronte dei 65 diurni e 55 notturni consentiti), due città dove, nonostante la presenza di piani di zonizzazione acustica, sono all’ordine del giorno  violazioni dei limiti e dei piani d’intervento di risanamento.
 
Un trend purtroppo nazionale allineato con i dati dell’Oms e con quelli dell’Istat, secondo cui nel 2008 su 110 capoluoghi di provincia solo 68 hanno approvato un piano di zonizzazione, 15 hanno promosso una relazione biennale sullo stato acustico, 21 si sono dotati di un piano di risanamento e appena 11 hanno predisposto centraline permanenti per il rilevamento del rumore.
 
Un bilancio definitivo dunque doloroso, che testimonia quanto ancora ci sia molto da fare, secondo il presidente nazionale di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza, che ha sottolineato quanto il piano anti-smog sia urgente più che mai e da varare in questo momento «per evitare di ritrovarsi, come al solito, il prossimo inverno con l’ennesima emergenza smog. Da vent’anni - aggiunge -,  il Treno Verde compie attività di monitoraggio e d’informazione per essere da monito a governo e amministrazioni locali e trasmettere ai cittadini la necessità del loro coinvolgimento nella tutela dell’ambiente».
 
Serve da parte del nostro governo, secondo Legambiente, un cambio di passo decisivo, soprattutto nel favorire la mobilità sostenibile e i mezzi di trasporto non inquinanti. Nel tradizionale Trofeo Tartaruga, tra automobile, bus e bicicletta, le due ruote vincono ogni tappa cittadina, mentre viaggiare su ferro, come testimonia il Treno Verde, è sempre la migliore scelta negli spostamenti extraurbani.
 
Per diffondere questa idea, le Ferrovie dello Stato hanno annunciato nei prossimi mesi il “biglietto ecologico”, che insieme ai dati del viaggio, indicherà al passeggero il valore ambientale aggiunto, con le emissioni di CO2 risparmiate, preferendo la rotaia.