Massimo Piattelli Palmerini e gli errori di Darwin
di Fabrizio Fratus - 18/04/2010
Fonte: antidarwin
E’ stato pubblicato anche in Italia il Libro di due illuminati della scienza. Il testosta creando reazioni negative in tutto il mondo da parte della “nomenclatura
Evoluzionista”.
Il libro intitolato “Gli errori di Darwin” edito da Feltrinelli, è scritto da Jerry
Fedor filosofo del linguaggio e cognitivista (della scuola di Noam Chomsky) e
Massimo Piattelli-Palmarini biofisico e scienziato cognitivo (che ha lavorato con
S. J. Gould).
Il testo affonda la sua tesi nel negare alla Selezione Naturale il compito di spiegare
la “trasformazione” di una specie in un’altra.
Un attacco alla “credenza” più pura dei neodarwinisti che, tramite la selezione
naturale, hanno tentato invano, sino ad ora, di dare le spiegazioni più assurde
sull’origine e sviluppo degli esseri viventi.
I due studiosi spiegano che il principio neodarwiniano di selezione naturale non ha
fondamento, è archeologia e che sarebbe corretto ammetterlo in modo da migliorare
gli studi sull’evoluzione da parte della scienza.
I due autori ammettono che non si sa molto bene come funziona l’evoluzione (teniamo
bene presente che i due scienziati sono evoluzionisti e quindi partono dal
presupposto che l’evoluzione della specie sia un fatto… che non sanno spiegare… che
non ha una origine documentabile – da dove arriva la vita-… che non ha meccanismi
specifici verificabili… etc.) e che nessuno lo sa.
M. P. Palmerini, in molte interviste rilasciate in Italia, ammette che il
neodarwinismo è finito, non ha più fondamento scientifico e moltissimi studiosi lo
dicono apertamente: la “nuova sintesi” è da considerare morta (gli
antievoluzionsiti lo dicono da moltissimo tempo e finalmente anche scienziati
evoluzionisti ammettono la non validità scientifica della teoria di Darwin).
La sostanza di quanto sta avvenendo è che finalmente anche atei convinti come i due
autori ammettono la non validità scientifica della spiegazione neodarwiniana. Il
mondo scientifico mondiale, fedele al paradigma neodarwinisno, cerca invano di
screditare due importanti scienziati, sino ad ieri elogiati per le loro competenze.
Più intelligentemente, come ha cercato di fare sul Corriere della Sera Telmo
Pievani, si cerca di dare un’interpretazioni differente alla sostanza dei due
autori spiegando che la loro volontà è quella di una “teoria evoluzionsitica più
estesa”.
Un tentativo molto astuto da parte del direttore di Pikaja, ma purtroppo è stato
subito sconfessato dall’autore del libro.
Sulla vicenda è stato intervistato anche il famoso genetista R. Lewontin di Harvard,
un mostro sacro della teoria dell’evoluzione e amico del famosissimo ed ultra
celebrato S. J. Gould, lo scienziato ha spiegato: “la sopravvivenza del più adatto è
l’oppio della gente”.
Quello che ci sembra di riscontrare in tutta questa storia è la conoscenza da parte di
molti del fatto che la selezione naturale non spiega nulla di come “dovrebbe”
avvenire la fantastica storia della trasformazione di una specie in un’altra.
M. P. Palmerini spiega, nelle svariate interviste di questi gironi, gli esperimenti
fatti in laboratorio non creano nuove specie ma solamente sottospeci… anche in
questo caso abbiamo avuto sempre ragione, la selezione naturale diminuisce le
informazioni…
Povero prof. Cavalli Sforza che durante la puntata dll’infedele dedicata alla
teoria di Darwin mi disse, in realazione alla mia specifica domanda sulla selezione
naturale, che dovevo studiare biologia… lui deve studiare un po’ di buon senso…
Quello che diciamo da anni è ormai sostanza nei fatti, la teoria di Darwin non spiega un
bel nulla, è un paradigma difeso dalla “nomenclatura evoluzionista” arroccata
nella difesa di una suggestiva idea a sostegno dell’ateismo.