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Local è meglio. La giunta Cota blocca i centri commerciali: aiuto ai piccoli

di Muschella Elsa - 30/04/2010

Una delibera limita i nuovi spazi e azzera alcuni progetti: non vogliamo mettere in crisi i negozi e i mercati rionali

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Local è meglio. Da lunedì, in Piemonte, il vento della globalizzazione soffia meno impetuoso. La giunta guidata dal governatore leghista Roberto Cota ha approvato una delibera che in soldoni proteggerà la piccola distribuzione dal proliferare dei grossi centri commerciali. L' assessore che ha firmato il provvedimento, William Casoni (Pdl), rivendica una scelta esclusivamente pro territorio: «Bloccare la grande distribuzione non è un danno per i cittadini, che già trovano tanti ipermercati nell' arco di pochi chilometri. Al contrario, aprirne altri metterebbe in crisi quelli esistenti con un' eccessiva concorrenza e darebbe il colpo di grazia ai negozi di vicinato e ai mercati rionali. In tutto il Piemonte, l' eccessiva proliferazione delle grandi catene ha segnato negativamente la vita sociale dei centri storici. Abbiamo voluto inviare da subito un segnale chiaro del cambio di rotta». L' ordinanza, infatti, nasce da una pianificazione a tutela dei piccoli commercianti che per Cota e il Carroccio ha giocato un ruolo dominante tra gli impegni e le promesse della campagna elettorale. Nero su bianco, questa delibera annulla le due precedenti - una giunta Ghigo, l' altra giunta Bresso - che concedevano deroghe all' iter delle autorizzazioni, bloccando di fatto solo le richieste che non seguono la prassi ordinaria. Da una prima analisi degli uffici regionali, sono a rischio sei progetti. Perciò, per ora, nelle varie province, sei domande sono da archiviare: una nuova apertura, due ampliamenti e tre «promozioni» di centri commerciali da «media» a «grande struttura». La strategia politica glocal e a «chilometro zero», legata alle istanze di protezione della piccola imprenditoria, del resto, è rivendicata dalla Lega come cavallo di una battaglia territoriale che fa presa sull' istinto di conservazione di comunità agricole legate a un commercio brulicante sì ma su scala ridotta e comunque mai preda dei «big» stranieri. Anche nel Veneto della neo amministrazione di Luca Zaia, per esempio, c' è chi si è battuto - in passato - contro l' apertura alla grande distribuzione. L' attuale assessore all' Agricoltura Franco Manzato oggi ricorda come una vittoria per la Lega il blocco di un paio di delibere «che avrebbero inevitabilmente penalizzato i piccoli» nella passata legislatura regionale: «Certo, sarebbe stato ed è tuttora anacronistico additare i centri commerciali come il nemico. Ma lo spazio a loro riservato deve poter coesistere in equilibrio con la piccola e piccolissima distribuzione che non delocalizza mai, porta posti di lavoro e va sempre promossa e sostenuta».