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Gli altri disastri made in Bp

di Maurizio Bongioanni - 07/05/2010

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La British Petroleum (BP), una delle più grandi società operanti nel settore del petrolio, ultimamente è stata responsabile del disastro nel Golfo del Messico. Ma non è la prima volta che si trova immischiata in catastrofi del genere.

La British Petroleum (BP) è una delle più grandi società operanti nel settore del petrolio, assieme alle compagnie ‘sorelle’ della Royal Ducht Shell, la ExxonMobil e la Total. Ultimamente è stata responsabile del disastro nel Golfo del Messico. Ma non è la prima volta che la BP si trova immischiata in catastrofi del genere.
 
Nel marzo 2005, una massiccia esplosione ha squarciato una torre di una raffineria in Texas uccidendo 15 lavoratori e ferendone 170. Gli investigatori del caso hanno concluso che la compagnia ha ignorato i protocolli di sicurezza della torre, che era piena di benzina, e hanno appurato che il sistema d’allarme non era in funzione. L’azienda è stata ritenuta colpevole e costretta a una multa di 50milioni di dollari dalla US Environmental Protection Agency. Meno di un anno dopo, alcuni tecnici scoprirono che 4800 barili di petrolio si stavano diffondendo nelle nevi dell’Alaska a causa di un foro nell’oleodotto di Prudhoe Bay.
 
Secondo il rapporto Fortune, la BP era stata avvisata di controllare l’oleodotto già nel 2002 ma non lo aveva fatto. Quando quattro anni dopo il sito è stato ispezionato, è stato scoperto che sei miglia di oleodotto erano corrosi. La compagnia dovette sospendere le proprie operazioni causando una delle interruzioni di approvvigionamento di petrolio più gravi della storia recente degli Usa. In questo caso la BP fu costretta a pagare 12 milioni di dollari in infrazioni.
 
Una commissione determinò inoltre che la BP ignorò la possibilità di prevenire il disastro: draconiani risparmi portarono ad un malunzionamento dell’impianto. Ci sono stati altri versamenti pericolosi in Alaska e la BP è stata accusata di manipolare il prezzo del propano. In questo caso ha accettato di pagare una multa di più di 300 milioni di dollari.
 
Il Congresso e la Minerals and Management Service, l’agenzia federale che regola le perforazioni sul Golfo, stanno investigando separatamente sulle accuse secondo le quali la Bp non sarebbe riuscita a eseguire un arresto di emergenza della Atlantis, un’altra enorme piattaforma sul Golfo. La Compagnia ha di recente otagliato 5mila posti di lavoro, con ciò risparmiati 4 miliardi di dollari. La Bp è stata l’azienda con il miglior rendimento nell’indice S&P 500.