Newsletter, Omaggi, Area acquisti e molto altro. Scopri la tua area riservata: Registrati Entra Scopri l'Area Riservata: Registrati Entra
Home / Articoli / L'evoluzione dei primati. Sarebbero comparsi non 60, ma 185 milioni di anni fa

L'evoluzione dei primati. Sarebbero comparsi non 60, ma 185 milioni di anni fa

di Mihael Georgiev - 13/05/2010

Fonte: antidarwin.wordpress




Secondo la cronologia classica dell’evoluzione, i primati – il tipo di animali cui apparteniamo noi e le scimmie – sono comparsi 60 milioni di anni fa, mentre le prime scimmie 25 milioni di anni fa. Queste stime si basano sulla datazione dei fossili più antichi (56 ma), cioè nel Paleocene, mentre gli orologi molecolari danno stime tra 80 e 116 ma. Naturalmente, non si tratta di valori assoluti.

Ora in un articolo pubblicato sulla rivista Zoologica scripta, Michael Heads del Museo di Scienze di Buffalo (USA) sposta la comparsa dei primati indietro nel tempo, precisamente a 185 milioni di anni fa, cioè nel Giurassico. (Vedi l’articolo su http://www3.interscience.wiley.com/cgi-bin/fulltext/122680933/PDFSTART.

L’autore arriva a questa stima prendendo in considerazione un evento finora negletto nel calcolo dell’età: la deriva dei continenti. Secondo lui i primati sono emersi prima della deriva, in una fascia orizzontale della Pangea, che si è poi divisa tra Asia, Africa e America, dove a tutt’oggi si trovano sia i primati viventi, sia i fossili dei primati estinti.

Non sappiamo se questa teoria diventerà dominante, certo è che crea un po’ di scompiglio. Occorrerebbe riscrivere tutti i testi di biologia evoluzionistica, spostando la comparsa dei primati di ben 120 milioni di anni. Se non altro, questa nuova stima fa riflettere sull’attendibilità delle stime dei tempi evolutivi in generale



autore del libro “Charles Darwin. Oltre le colonne d’Ercole”