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Lettera del dott. Hamer

di Ryke Geerd Hamer - 02/05/2006

Fonte: albanm

23 aprile 2006

CARI AMICI ITALIANI DELLA NUOVA MEDICINA GERMANICA

Voi mi avete molto aiutato quando ero in Francia nel peggiore e più grande campo

di concentramento d’Europa.

Anche le tante lettere e le cartoline che mi avete mandato sono state per me un

grande conforto. Senza questo sostegno di voi tutti, amici miei, non avrei potuto,

con i miei settantanni, sopportare la tortura dell’incarcerazione. Sono stato

costantemente messo sotto pressione nel tentativo di costringermi a sottostare a

condizioni di vario genere:

la prima richiesta era che io rimanessi in Francia per i successivi sette, dieci anni,

che non parlasi più di Nuova Medicina Germanica e che ogni settimana mi

presentassi ad un posto di polizia francese. Poi per tre volte mi hanno chiesto di

accettare di essere psichiatrizzato, e infine volevano che mi impegnassi a non

occuparmi più di Nuova Medicina Germanica in assoluto, quindi non avrei più

avuto il diritto di pubblicare alcun testo. Questo significava lasciare ad altri la

paternità e l’utilizzo della Nuova Medicina Germanica come già tentarono, fallendo,

nel1993 quando cercarono di distruggere l’associazione ASAC.

Sono stato scarcerato probabilmente solo perché ho scoperto che il giudice del

Tribunale di Chambéry che mi ha condannato, è contemporaneamente rabbino

superiore di Savoia e rettore della scuola talmudica a Chambéry e Aix Les Bains e

inoltre rabbino superiore di Francia.

Cari amici, senza il vostro sostegno non avrei potuto uscire vivo da questa tortura

psicologica, per questo vi ringrazio ancora una volta di cuore.

Vedete, la lotta degli oppositori della Nuova Medicina Germanica è

contemporaneamente la lotta per appropriarsene ad uso esclusivo di una ristretta

cerchia di "eletti".

La Nuova Medicina Germanica appartiene a tutti. Tutti abbiamo il diritto di

usufruirne. Per questo dobbiamo essere uniti nella difesa della nostra Medicina

Sagrada, per noi e le nostre famiglie. Non dimenticate mai che anche in Italia

muoiono ogni giorno circa 1000 pazienti di chemio e morfina. Anche se non

possiamo salvarli tutti perché per esempio il conflitto è durato troppo a lungo o i

pazienti sono già stati gravemente lesi da chemio morfina e irradiazioni, altri

potrebbero ritrovare la salute e vivere fino in età avanzata.

Noi non possiamo più stare a guardare inerti questo sterminio di massa (come l’ha

chiamato il professor Niemitz) perché in seguito nessuno potrà comprenderlo. I

vostri figli e i figli dei vostri figli vi chiederanno allora perché avete voltato la testa

facendo finta di non vedere.

Io credo di avervi preceduto con il mio buon esempio. Sono disposto, se

necessario, a finire perfino una terza volta in galera per i nostri pazienti.

Da solo però non ce la faccio. Per favore aiutatemi tutti insieme, uniti, per questa

causa.

Viva la Medicina Sagrada, viva la Nuova Medicina Germanica!

Vostro Ryke Geerd