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Obama è veramente un fantoccio di Wall Street

di Webster Tarpley - 16/07/2010

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Obama è veramente un fantoccio di Wall Street. La demagogia di hope and change e' gia' morta da un pezzo. La riforma sanitaria di Obama significa un taglio sterminatore di $500 miliardi ai fondi del Medicare, la mutua degli anziani. Per sottolineare la sua volonta' genocida nei confronti di questo ceto, Obama adesso ha installato (alla faccia del senato) un nuovo capo del Medicare di nome Donmald Berwick che e' famigerato per la sua tesi che gli anziani devono morire per portare il bilancio in pareggio attraverso il razionamento dell'assistenza.

Obama tradisce cinicamente gli interessi dei 5 milioni di disoccupati a lunga scandenza. Non fa niente per salvare 300,000 insegnanti dalla disoccupazione, perche la sua politica punta sulla frantumazioni dei sindacati dei dipendenti pubblici. Obama e Duncan (ministro della pubblica istruzione) giocano la carta dei charter schools gestiti da crumiri per indebolire la American Federation of Teachers.

La riforma di Wall Street votata oggi promette di ridurre il ruolo dei derivatives micidali -- pero' bisogna attendere il 2022 (!!!) per attuare qualsiasi limite alla specolazione.

Obama ha messo in moto la commission Bowles-Simpson-Peterson per proporre brutali riduzioni nella social security, che lui ha intenzione di far votare durante la seduta del congresso detta delle anitre zoppe, vale a dire novembre-dicembre di quest'anno, quando lui puo' contare sull'appoggio di tanti deputati democratici trombati che guarderanno verso Wall Street per i loro futuri stipendi.

Stallo e scacco sono quindi le necessita' vitali per la sopravivenza qui. Se i GOP si impadroniranno della camera dei deputati, a gennaio prossimo potranno con piena giustificazione lanciare una serie di inchieste-istruttorie nei confronti della Casa Bianca per corruzione, ecc. Con una classe politica cosi' marcia, una paralisi delle istituzioni per il periodo piu' prolungato possibile e' veramente il massimo che si possa sperare.

La cosa piu' auspicabile per questa estate sarebbe una esplosione di scandali nei confronti dell'inquilino messianico della casa bianca. Se Bill Clinton se la faceva con la Lewinski, Obama ha radunato vicino a se' un vero e proprio harem di ragazzi di vita (Reggie Love, Kal Penn, Nick Colvin, MIchael Signator, Bill Burton sono i nomi piu' spesso mezionati), e con il suo atteggiamento temerario in questo contesto lui rischia un watergate. Poi c'e' il processo al ex-governatore Blagojevic dell'Illinois, che di affari sporchi con Obama ne ha fatti tanti. Per aggiornamenti sugli scandali che imcombono su Obama, vedere il sito di Wayne Madsen, il quale riporta fughe di notizie della NSA e da altre burocrazie. Di particolare importanza sono gli articoli di Wayne sul fatto che Obama e Rahm Emanuel sono soci del piu' noto locale gay di Chicago, Man's Country. Tutto questo tende a confermare le accuse lanciate da Larry Sinclair durante la campagna elettorale del 2008, che sono riportate nel mio libro.

Al cuore del New Deal di Roosevelt, c'e' la social security, che Obama vuole sacheggiare. La realizzazione piu' grande di Kennedy e' il programma spaziale, che Obama sta demolendo. Il retaggio piu' prezioso di Johnson e' il Medicare, che Obama sta uccidendo. Obama rappresenta la negazione totale di ogni aspetto positivo del partito democratico moderno. Stiamo promovendo la scesa in camp di un candidato anti-guerre alle elezioni primarie democratiche (la campagna comincia fra 6 mesi) per denunciare Obama come il guerrafondaio peggio di Bush che lui realmente e'. Dopo Carter, ci fu l'incubo reazionario di Reagan. Obama ha tutta l'aria di essere il portatore di una simile catastrofe.