Goldman Sachs se la cava. Sebbene abbia frodato i clienti pagherà soltanto una multa. Ingente, sia chiaro: 550 milioni di dollari, la più alta di sempre. Ma comunque irrisoria rispetto ai rischi che correva, se la Sec fosse andata fino in fondo… Invece si è fermata e ha accettato un accordo, che non prevede nemmeno modifiche, né cambi al vertice. I truffatori restano al loro posto e continuano ad incassare super bonus.
Tutto come previsto. Non a caso il titolo è salito di quasi il 7% in poche ore.

E come previsto il Senato ha approvato una riforma finanziaria che introduce qualche limitazione sui mercati dei derivati, protegge di più i consumatori (è la parte migliore) ma di fatto non affronta diversi nodi cruciali e lascia intatto lo strapotere delle grandi banche d’affari, che continuano ad essere too big to fail.

Altro che riforma storica, come cercano di venderla gli spin doctor di Obama. Vincono i soliti noti… o sono troppo diffidente?

PS Da notare la scelta dei tempi: dapprima il Senato ha approvato la riforma finanziaria, notizia ripresa con grande evidenza dai media; solo dopo la Sec ha fatto uscire la notizia dell’accordo con Goldman Sachs. Risultato: la notizia di Goldman, che in tempi normali sarebbe stato il fatto del giorno, resta in secondo piano, riceve meno attenzione di quanto meriterebbe, mentre l’opinione pubblica viene bombardata di annunci retorici sulla storica riforma finanziaria… Anche questo è spin.