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Ogm, Zaia applaude il blitz dei no global. La Lega contro il ministro Galan

di redazionale - 11/08/2010

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L'accusa: «Parla di legalità ma ha tollerato un campo illegale. Si decida a prendere una posizione»

«Galan si decida a prendere una posizione. Sugli ogm non dice niente e, con il suo comportamento, apre una strada come ha fatto con gli animali clonati, il latte e la carne. Il ministro batta un colpo così sappiamo cosa vuol fare». I senatori della Lega Nord in commissione Agricoltura del Senato, Gianpaolo Vallardi ed Enrico Montani criticano il comportamento del titolare del dicastero di Via XX Settembre dopo l'ultimo episodio relativo all' irruzione da parte dei no global nel campo Ogm in provincia di Pordenone.

LA VICENDA - Dopo il blitz di Greenpeace del 30 luglio, lunedì un gruppo di No Global, provenienti dal Friuli e dal Veneto, è entrato nel campo di Vivaro (Pordenone) dove il 30 aprile scorso, al termine di una campagna mediatica pro ogm, l'agricoltore friulano Giorgio Fidenato seminò davanti a una telecamera in diretta web il mais ogm «Mon810». Un'azione dai profili illegali quella dei No Global che, dopo mesi di bagarre mediatica e nessuna decisione concreta da parte delle autorità, contrasta un'altra azione illegale: la semina di ogm vietata in Italia. Il blitz ha determinato reazioni opposte da parte dei due maggiori attori politici della vicenda: il ministro dell' agricoltura Giancarlo Galan, e il governatore del Veneto e suo predecessore Luca Zaia. «Azione squadristica da condannare in ogni senso», commenta a caldo Galan, più possibilista verso gli ogm. Di tutt'altro parere Zaia che, quando era al dicastero, ha fatto della lotta agli ogm una bandiera sua e della Lega: «È stata ripristinata la legalità».

LA LEGA ATTACCA - «Noi siamo con Zaia -precisano i due senatori della Lega- perché stiamo andando incontro a una situazione che compromette sicuramente la fiducia e anche la salute dei consumatori e non è assolutamente ammissibile che un ministro dell' agricoltura faccia finta di niente o si schieri a difendere i coltivatori di ogm perché delle persone come i No Global hanno finalmente avuto il coraggio di riportare la legalità in quella coltivazione che era illegale come denunciato tempo fa dalla Lega Nord». Vallardi e Montani ricordano come appena otto giorni fa, in commissione Agricoltura del Senato, con l'indagine conoscitiva sugli ogm gli unici ad esprimersi con una posizione chiara ed inequivocabile contro gli organismi geneticamente modificati è stata la Lega, «mentre gli altri partiti hanno assunto una posizione ambigua che ben conosciamo». E ricorda come appunto in Friuli «il Pd si è spaccato tra chi era a favore e contro così come il Pdl». «Noi chiediamo solo a Galan qual è la sua posizione sugli ogm. Non abbiamo chiesto altro e quando parla di legalità, mi chiedo se per legalità è ciò che ha fatto non intervenendo contro un campo di ogm, come quello in provincia di Pordenone, attuato nel pieno dell' illegalità».