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E da oggi il Pianeta ha esaurito le risorse naturali dell'anno

di Fulco Pratesi - 23/08/2010


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Il 21 agosto non è una data qualsiasi per il Pianeta. È il giorno in cui, secondo i calcoli del Global Footprint Network, la Terra ha esaurito, per quest' anno, la sua capacità di fornirci spontaneamente e gratuitamente i suoi servizi (acqua, suolo coltivabile, risorse della pesca) e di assorbire l' anidride carbonica e gli altri inquinanti, responsabili dei cambiamenti climatici di cui le ultime settimane ci hanno dato tragiche testimonianze. E inizia ad aprire un debito nei confronti dell' umanità che procede spedita nella dilapidazione delle sue risorse naturali. Secondo i dati dei ricercatori, dal 22 agosto cominceremo quindi a intaccare le riserve e a inviare un surplus di CO2 in atmosfera. Per la maggior parte della storia umana, l' uomo ha vissuto in linea con la natura consumando risorse e producendo gas climalteranti in quantità minori rispetto a quelle che il pianeta era in grado di rigenerare e di assorbire spontaneamente. Ma circa trent' anni fa l' equilibrio ha iniziato a mutare. La richiesta di servizi naturali da parte dell' uomo in termini di terre coltivabili, disponibilità di acqua dolce, produzioni ittiche sta infatti superando la capacità della natura di esaudirla. La distanza tra domanda e offerta, definita dagli esperti come overshoot - ossia superamento del limite ecologico - aumenta anno dopo anno. Così, se l' anno scorso l' Overshoot Day cadde il 25 settembre, quest' anno è arrivato il 21 agosto. Oggi la natura impiega un anno e sei mesi per rigenerare le risorse che l' umanità consuma in soli 12 mesi. E stiamo producendo molta più CO2 di quanto i sistemi naturali del Pianeta (foreste, oceani, savane e praterie) possano assorbire, contribuendo così all' alterazione del clima. Secondo le previsioni legate all' impronta ecologica dell' umanità, se ogni cittadino della Terra consumasse (e sprecasse) come quelli degli Stati Uniti, per soddisfare le sue esigenze occorrerebbe un secondo pianeta. Se ci si limitasse a quanto consuma (ed emette CO2) ogni cittadino italiano, sarebbe sufficiente un pianeta e mezzo. Il 13 ottobre il Wwf e il Global Footprint Network lanceranno in tutto il mondo il Living Planet Report che aggiornerà i dati sull' impronta ecologica dei vari Paesi e indicherà la via per un processo di sostenibilità a beneficio dell' ambiente e del benessere di tutti noi.