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Carbone? Dieci facili domande a Carlo De Benedetti

di AA.VV - 25/08/2010

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Associazioni, cittadini di Savona e nomi illustri scrivono a Carlo De Benedetti, proprietario della Tirreno Power, per scongiurare l’ampliamento dell’impianto a carbone e sollecitare la scelta di energie verdi.

Egregio ingegnere ecco le 10 le domande alle quali Le chiediamo di dare risposta:
 
1) Contrarietà della città al progetto. Perché vi ostinate a perseverare nel vostro progetto di ampliamento, in spregio alla contrarietà della popolazione savonese, quella dei partiti (tra cui anche il PD), della Regione, dei Sindaci, dei Consigli comunali, delle Circoscrizioni, dell’Ordine dei Medici, di tutto l’associazionismo provinciale, delle principali personalità della società civile? è questo il personale concetto di democrazia del tesserato numero uno del Pd? Tutto questo non va contro non solo ai valori fondanti sanciti nello Statuto, ma anche ai più elementari principi di democrazia del nostro Paese?
 
2) Di carbone si muore. Perché Lei e la dirigenza Tirreno Power non volete ammettere che le centrali a carbone uccidono? Perché mistificate la realtà dicendo che avete il “carbone pulito” (concetto smentito dalle principali ricerche internazionali), così giocando con la vita della gente? Secondo il referente scientifico dell’Ordine dei Medici di Savona “in tutta la provincia (con dati che peggiorano quanto più ci si avvicina alla centrale) diversi tumori e altre patologie vascolari, aumentano drammaticamente rispetto alla media nazionale (in particolare i tumori al polmone, vescica e laringe, le patologie cardiovascolari come infarti, emorragie cerebrali, ictus ed altre)”.
 
3) Il carbone principale minaccia contro il clima. Perché, in collaborazione con il Governo, volete perseverare con il Vostro dannoso progetto di ampliamento della centrale a carbone, quando questo va ancora di più contro gli accordi presi dall’Italia e dagli altri Stati nel protocollo di Kyoto? Il carbone rappresenta la prima minaccia per l’equilibrio climatico mondiale: oltre un terzo delle emissioni mondiali di CO2 si devono all’uso di carbone, che è il combustibile fossile con le più alte emissioni specifiche di gas serra, circa il triplo del gas. 
 
4) Impianti non allineati alle normative. Perché continuate a far funzionare i gruppi 3 e 4 della centrale, nonostante non siano allineati alle norme IPPC dell’Unione europea, alla direttiva 96/61/CE, e al decreto legislativo 59/05, e nonostante siano privi della certificazione AIA? Perché il solo fatto che il Governo abbia prorogato i tempi per la valutazione dell’istruttoria per la certificazione AIA della Vostra centrale, vi fa sentire in diritto di definirvi (su tutti i giornali) ancora formalmente a norma, quando in realtà siete sostanzialmente e moralmente inadempienti da 40 anni verso la comunità savonese per i livelli di inquinamento che state producendo? Perché evidenziate sempre sui giornali che siete in possesso del V.I.A. ministeriale (al quale peraltro si oppone il V.I.A. regionale negativo, approvato dalla Regione Liguria) senza invece mai segnalare alla cittadinanza che non siete allineati rispetto alle principali leggi in materia ? E ancora: perché, come dice l’ex Assessore Regionale all’Ambiente, «non vi siete conformati alle disposizioni regionali in materia, né al Piano Energetico Regionale, né al Piano Regionale di risanamento della qualità dell’aria?». Perché secondo i medici del MODA “non si è più discusso della completa metanizzazione degli impianti che la città attende da più di 20 anni, come votato dagli enti locali savonesi fino al 2007 (compreso il Comune di Savona) e come indicava l’Istituto Superiore di Sanità già nel 1988?”
 
5) Maggior inquinamento con il progetto di ampliamento. Perché continuate a propagandare con ogni mezzo di comunicazione che il Vostro progetto di ampliamento della centrale e di ristrutturazione dei gruppi 3 e 4 esistenti diminuirebbe l’inquinamento, mentre ricerche scientifiche indipendenti dimostrano esattamente il contrario? Secondo il referente scientifico dell´Ordine dei Medici “gli attuali gruppi 3 e 4 a carbone della centrale (risalenti agli anni ´60), una volta ristrutturati secondo il Vostro progetto di ampliamento, emetteranno, per ogni Megawatt installato, 3,4 volte in più ossidi di zolfo, 2,5 volte in più ossidi di azoto, il doppio delle polveri primarie rispetto al nuovo gruppo, dimostrazione evidentissima che, pur disponendo di una tecnologia meno inquinante, questa non sarà applicata in modo significativo a tutti i gruppi a carbone, ma solo a uno, al gruppo nuovo”. Perché riproporre l’eterno ricatto delle centinaia di milioni di investimento e di 50 nuovi posti di lavoro, da mettere sull’altro piatto della bilancia rispetto ai danni ambientali e ai tassi di mortalità? La Provincia di Savona su questo tema ha già storicamente pagato prezzi molto alti, con conflitti laceranti tra “salute e lavoro”, e non ha bisogno di essere sottoposta a una nuova prova di forza.
 
6) Centrale come inceneritore. Rispondono al vero le voci che si stanno diffondendo, secondo le quali un vostro obiettivo potrebbe essere quello di usare i gruppi a carbone anche per bruciare i combustibili derivati da rifiuti (CDR), utilizzando quindi la centrale anche come inceneritore? Questo aggraverebbe in modo devastante la situazione, perché ai fumi velenosi derivanti dal carbone si aggiungerebbero altre pericolosissime emissioni di diossine, polveri, e metalli pesanti.
 
7) Insufficiente misurazione dei livelli di inquinamento. Perché accetta il paradosso che il controllo delle emissioni dalle ciminiere della Sua centrale a carbone sia eseguito dalla stessa Tirreno Power (per cui gli inquinatori sono i controllori di se stessi, senza che sia prevista alcuna verifica da parte di enti terzi) e non invece da un Ente Pubblico, il quale finalmente dopo decenni potrebbe garantire la cittadinanza sui reali livelli di inquinamento?
 
8) Rifiuto del confronto. Perché i Responsabili della centrale rifiutano da anni qualsiasi confronto pubblico con l’Ordine dei Medici, con i Medici per l’Ambiente e più in generale con la cittadinanza, lasciando alle migliori agenzie pubblicitarie una massiccia comunicazione fatta di slogan facilmente smentibili dai dati scientifici (“abbiamo la tecnologia”, “carbone pulito”, “ampliamo per migliorare l'aria”)? Anche questo, ing. De Benedetti, è il Suo personale concetto di democrazia, oppure è solo perché ben sapete che il vostro progetto non può reggere il confronto con le principali istituzioni mediche locali? 
 
9) Sovrapproduzione. Perché volete perseverare con il Vostro dannoso progetto di ampliamento, in una città come Savona che non ha bisogno di nuova energia elettrica, dato che la Centrale già attualmente produce una quantità di energia superiore di ben 5 (cinque) volte a quella che viene consumata in tutta la Provincia? Perché, ing. De Benedetti, deve essere di nuovo la Provincia di Savona a essere martoriata e sottoposta ai Vostri interessi economici, una Provincia che da anni sta cercando faticosamente di sviluppare la sua importante e strategica vocazione turistica?
 
10) Energie rinnovabili. Perché volete perseverare nella produzione di energia dal carbone (una produzione più economica, usata ancora tra molte critiche in altri Stati, ma estremamente dannosa per la salute e per questo con un consumo in continua riduzione in Europa), senza investire significativamente nel metano e soprattutto nelle energie rinnovabili realmente pulite? Come ha detto il Premio Nobel Carlo Rubbia proprio sul suo giornale, La Repubblica: «Il carbone è la fonte energetica più inquinante, più pericolosa per la salute dell’umanità. Il ritorno al carbone sarebbe drammatico, disastroso...».