Della morte di Aleksandr Zinov’ev
di Federico Roberti - 12/05/2006
Fonte: Federico Roberti
Apprendo della morte di Aleksandr Zinov’ev, intellettuale russo di grande spessore, prima dissidente sollevato dagli incarichi accademici, privato dei titoli ed espulso dall’Unione Sovietica nel 1979 (ha vissuto in esilio a Monaco fino al 1999), poi feroce critico della perestroika gorbacioviana e dell’occidentalismo in essa incorporato. Da alcuni anni, tornato a vivere in Russia, era vicino alla linea nazionalista del Partito Comunista di Gennadij Zijuganov.
Riporto la sua scheda contenuta nel sito delle edizioni Spirali, che in Italia hanno pubblicato svariati suoi titoli fra cui consiglio vivamente la lettura de “L’umanaio globale”, romanzo antiutopico di quasi 600 pagine, denso di suggestioni (lo paragonerei ad “Eumeswil” di Ernst Junger).
Di seguito la presentazione de “La caduta dell’impero del male”, notevole saggio sulla disintegrazione dell’URSS pubblicato da Bollati Boringhieri.
Federico Roberti