Newsletter, Omaggi, Area acquisti e molto altro. Scopri la tua area riservata: Registrati Entra Scopri l'Area Riservata: Registrati Entra
Home / Articoli / Il nostro tesoro “verde” patrimonio da salvare

Il nostro tesoro “verde” patrimonio da salvare

di Federico Tulli - 03/09/2010


16.jpg
Dal 24 settembre al 2 ottobre la provincia di Asti ospita la seconda edizione del Festival del paesaggio agrario. Dibattiti, incontri e tavole rotonde con esperti e istituzioni per migliorare la tutela delle campagne.

Una grande forbice e uno striscione con la scritta “I parchi non si tagliano”. Con questo slogan Legambiente ha avviato a inizio estate una campagna di denuncia della politica dei tagli (fino al 50 per cento dei fondi) adottata nei confronti delle aree protette dalla manovra finanziaria del ministro Giulio Tremonti. Politica elucubrata dal governo Berlusconi proprio nell’anno internazionale della Biodiversità e biasimata duramente dal presidente nazionale di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza. «In questo modo - ha detto Cogliati Dezza nel corso di un blitz compiuto in Toscana dell’organizzazione ambientalista - si compie il disegno di lasciare senza risorse economiche i Parchi, presidio fondamentale per la tutela del patrimonio nazionale di biodiversità.
 
Le aree protette - ha aggiunto - sono state in questi anni meta di nuovi flussi turistici e con il taglio governativo, alcuni dei tratti più belli e preziosi del paesaggio italiano non saranno più in grado di mantenere i costi di gestione e di organizzazione delle aree protette, già fortemente in difficoltà». Il presidente di Legambiente sarà uno degli ospiti al prossimo Festival del paesaggio agrario (24-26 settembre Rocchetta Tanaro (At) e Vinchio d’Asti; 2 ottobre 2010, Asti) e nella giornata inaugurale la tavola rotonda dal titolo “Uso o abuso del suolo?”, a cui parteciperà anche il presidente del Wwf, Fulco Pratesi, sarà una delle occasioni per fare il punto della situazione sullo stato degli emendamenti alla Finanziaria dedicati alla (non) salvaguardia del patrimonio “verde” italiano, che non è solo  economico, ma anche sociale e ambientale.

Partendo, dunque, dal presupposto che l’agricoltura è il presidio più importante della tutela dell’ambiente e della biodiversità, la seconda edizione del Festival affronterà affronterà in una dimensione multidisciplinare con esperti di varie discipline le tematiche della tutela dell’agricoltura, sulla qualità dell’ambiente, della protezione del territorio e della biodiversità, della rintracciabilità e della certificazione dei prodotti, dell’utilizzo del territorio. È previsto l’intervento di numerosi studiosi, docenti universitari, urbanisti, politici, responsabili dei parchi naturali, giornalisti, amministratori e imprenditori.
 
L’incontro con Wwf e Legambiente di venerdì 24 sarà preceduto dalla tavola rotonda “Agricoltura e qualità dell’ambiente”, in cui si discuterà della funzione essenziale svolta dall’agricoltura nella tutela delle risorse ambientali, nella produzione di energia, nella promozione di una nuova identità culturale ancora poco conosciuta, ma importante per lo sviluppo economico e sociale del mondo agricolo.  Mentre, sabato 25 settembre l’appuntamento dal titolo “La protezione del territorio e il marchio di qualità dei prodotti” sarà focalizzato sul ruolo dei parchi e delle aree protette, ruolo, come detto, messo seriamente in discussione da una serie di provvedimenti che limitano i criteri di salvaguardia del territorio.
 
Si chiude domenica 26 con la presentazione della ricerca dal titolo "La rintracciabilità e la certificazione dei prodotti", di cui daranno un’anticipazione gli esperti che coordinano il progetto in via di realizzazione, patrocinato dalla Regione Piemonte, con la collaborazione di vignaioli piemontesi del Sistema informativo nazionale per lo sviluppo dell’agricoltura, Coprogetti e Sofiter. L’obiettivo dello studio è fornire gli strumenti per contribuire al miglioramento delle aziende vitivinicole piemontesi, partendo da situazioni di “eccellenza” per trasferire poi i risultati all’intera filiera.   
 


ECCELLENZE D'ITALIA
Il secondo Festival del paesaggio agrario sarà occasione per presentare il volume Gli Uomini e la Terra. Il patrimonio economico, ambientale e culturale del paesaggio agrario (Daniela Piazza editore). Nel testo, curato da Laurana Lajolo, agronomi, architetti, economisti, sociologi, amministratori, pianificatori, esponenti del mondo agricolo, operatori culturali, rappresentanti di associazioni ambientaliste, affrontano le questioni attuali della tutela e della valorizzazione del paesaggio agrario: dalla denuncia della rapina del suolo fertile all’esperienza di pianificazione partecipata, dalla produzione agricola di qualità alla certificazione territoriale, dal patrimonio culturale e umano alle buone pratiche amministrative degli enti virtuosi in campo ambientale. Nonostante la copiosa letteratura sul paesaggio e sull’ambiente naturale, mancava ancora una riflessione multidisciplinare sulla specificità del paesaggio agrario nella sua stratificazione secolare e nella sua attuale composizione tra agricoltura e urbanizzazione. Il vuoto è stato colmato con la prima edizione del Festival del paesaggio agrario (Vinchio 19-21 giugno 2009), in cui sono state discusse le tematiche della produzione d’eccellenza, dell’architettura e della pianificazione ambientale, della biodiversità, del consumo del suolo agricolo. Dagli interventi al Festival sono stati tratti i brevi saggi di trentadue autori che compongono il libro e offrono una ricognizione dello stato del paesaggio agrario italiano oggi in piena trasformazione.