L’aria: un bene da preservare
di Alessandro Lauro - 26/09/2010
Non ci facciamo mai caso perchè siamo sempre distrati da troppe cose, ma l’atto di respirare è fondamentale. Senza si muore. Ai nostri giorni però si rischia di morire o di ammalarsi per quello che si respira. Le grandi metropoli quali Milano o Napoli o Roma sforano continuamente i limiti di emissioni di PM10 e PM 2.5. Cosa sono queste sigle? sono gli indicatori di nanoparticelle, così piccole che ti entrano dentro e nemmeno te ne accorgi: basta respirare. Te ne accorgi quando ti ammali gravemente.
A Sorrento un vero monitoraggio dell’aria fu fatto solo nel 1996 ma di quei risultati non si ricorda più nessuno niente e al momento non sono reperibili. Della situazione della nostra aria nessuno sa nulla, eppure ogni secondo ne immettiamo nei polmoni un bel pò.
Negli anni una politica di parcheggi e colate di cemento non ha facilitato una salvaguardia dell’aria nè tantomeno i cittadino sono stati adaguatamente informati sui reali pericoli legati all’inquinamento atmosferico.
Eppure è provato scientificamente che sono le emissioni dei tubidi scarico delle auto a provocare emissioni di PM10 e PM 2.5 insieme a tutte le altre forme di emissioni pericolose nell’atmosfera. Recentemente su “la mia penisola” diretto da Giuseppe Damiano è apparso un articolo davvero allarmente rimasto ancora troppo inascoltato.
Credo che i sorrentini onesti e responsabili (che sono la maggioranza) debbano pretendere un vero monitoraggio dell’aria e farsi sentire maggiormente su questo tema. Non sarebbe male la costituzione di un comitato di cittadini con l’elemetto che decidano di voler tutelare la propria salute e quella delle generazioni future. Non si può sempre delegare o vivere nel breve-brevissimo periodo facendo finta che tutto va bene.
Chiunque non si sente irresponsabile e vuole essere informato e rendersi attivo in questa vicenda può usare questo blog per intavolare una discussione e perchè noi tntare di organizzare un comitato a tutela dell’aria pulita a Sorrento. Non è più tempo di delegare è tempo di essere attivi.