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Amazzonia. Dopo le foreste, ci stiamo giocando i fiumi.

di Debora Billi - 01/11/2010




Eravate rimasti alle centinaia di chilometri quadrati di foresta che in Amazzonia ogni anno finiscono in fumo, per fare spazio ai pascoli per bovini? Aggiornatevi. Adesso abbiamo un nuovo e più attuale motivo di preoccupazione: l'acqua.

Pare che la giungla residua, scampati i caterpillars, se la vedrà brutta per mancanza di acqua. Nella foresta pluviale, infatti, ha smesso di piovere e i più importanti fiumi ed affluenti della regione sono ridotti a rivoletti fangosi. Il livello del Rio delle Amazzoni è destinato a battere il precedente record, imbattuto fin dall'ormai lontanissimo 1963.

Ma come conclude ( http://www.treehugger.com/files/2010/10/rivers-disappearing-in-drought-stricken-amazon.php ) amaramente Treehugger, se fossero il Tamigi, la Senna o il Potomac a diventare pozzanghere, l'intero mondo si strapperebbe i capelli. Invece, per il nostro polmone verde nessun interesse. Ci sono anche i fiumi di serie B.