Quando la spesa è giusta
di Stefano Erbaggio - 26/11/2010
Aumentano in Italia i Gas, gruppi di acquisto solidale. Nei Campi Flegrei c’è Corto Circuito .Per non parlare degli Ogm, i cui brevetti sono in mano a poche multinazionali che potrebbero, in un futuro prossimo, diventare le proprietarie della maggior parte delle fonti di sostentamento dell’uomo. I Gas si propongono di eliminare questi problemi tramite alcune linee guida ben precise: il consumo di prodotti locali, in modo da ridurre i costi e l’inquinamento dovuti ai trasporti sulle lunghe distanze e garantire la salubrità del prodotto senza l’ausilio di prodotti chimici; sostenere i piccoli produttori, in maniera da favorire i lavoratori e non gli azionisti; prediligere i prodotti biologici, non coltivati con porcherie chimiche che ne rendono innaturale lo sviluppo e ne alterano il sapore e la salubrità; l’attenzione alle condizioni dei lavoratori, sfruttati dalle grandi aziende.
In Campania, più precisamente nei Campi Flegrei, è già da alcuni mesi che alcuni cittadini portano avanti un’esperienza sociale autorganizzata di mercato contadino, un Gas: Corto Circuito Flegreo. «È una pratica di economia solidale – spiega Gennaro Ferrillo, uno dei responsabili del progetto – un incontro tra produttori e consumatori responsabili, consapevoli e critici». Ora questi incontri si svolgono ogni terza domenica del mese al Giardino dell’Orco, sulle sponde del Lago d’Averno a Pozzuoli. I produttori sono regolarmente certificati o autocertificati, pena l’esclusione dal Gas. «Corto Circuito Flegreo – continua Ferrillo – intende promuovere la responsabilità sociale ed ecologica della comunità. Favorire un consumo e una produzione più sana, più ecologica, più giusta ad un prezzo equo. Si rivolge alla comunità locale, alla cittadinanza, alla famiglia media flegrea, auspicandone la crescita culturale, ecologica e soprattutto responsabile».
Lo sviluppo di pratiche economiche e alimentari sane ed ecologiche è in netta controtendenza con l’andamento dei mercati attuali. La critica al consumo è un approccio che dovrebbe essere proprio di ogni consumatore, essendo l’equivalente del voto per l’elettore. Comprare un prodotto significa premiare il suo produttore, prendere coscienza di ciò porta a divenire enti attivi all’interno del sistema economico. Il principale ostacolo nell’acquisto di un prodotto biologico è, per il consumatore medio, il prezzo più elevato rispetto al prodotto industriale. Va ricordato, però, che i dati della Coldiretti dicono che il 30% della spesa degli italiani finisce nell’immondizia senza essere consumata. La crisi ambientale che stiamo affrontando non è per nulla un caso.