Business all’ombra del Ponte
di Michele Altamura - 22/05/2006
Le ultime 24 ore sono state assolutamente negative per le borse europee e internazionali: bruciati più di 244 miliardi di euro, con un crollo dei più importanti indici di borsa, mentre Wall Street ha visto annientare 64 bilioni di dollari, l’equivalente del valore di mercato di 30 società che costituiscono il Dow Jones. I patti ora sono cambiati: la sfera degli interessi degli “investitori” e degli speculatori ha cambiato rotta, e così il mercato azionario è quasi crollato.
Forti dichiarazioni sono state rilasciate dai leader del centrosinistra, che non hanno perso tempo, dichiarando che il ponte sullo Stretto di Messina non si farà più perché è un’opera inutile.
Due lobbies si scontrano in una guerra sotterranea. Una lobby vuole costruire il Ponte sullo Stretto, così come vuole la realizzazione del progetto MAAS, l’interoporto di Catania che diventerà il nuovo centro per gli scambi commerciali di prodotti agro-alimentari sia verso l’Europa continentale che verso il Mediterraneo. Un’altra, di cui Prodi è il rappresentante in veste ufficiale in Parlamento, ha in programma di creare un interporto a Malta per lo scambio delle merci nel Mediterraneo sino all’Asia. In un’economia iperinflattiva sono le merci il giusto investimento, e il controllo dei traffici marittimi e terrestri, e dunque di porti e infrastrutture e il vero mezzo di controllo. Lo sanno bene le banche, che stanno portando avanti una strategia di acquisizioni e privatizzazione dei porti inglesi e del Mediterraneo, così come lo sanno i grandi fondi di investimento che puntano tutto sulle commodities.
Dopo che Prodi ha vinto le elezioni, anche Romania e Bulgaria entreranno in Europa così come la Turchia e i Balcani, prendendo così parte al piano per il controllo dei corridoi e dei porti, delle grandi infrastrutture. Sino ad oggi troppi ostacoli avevano impedito tale ingresso, come gli abusi dei diritti umani, la criminalità o la loro resistenza alla privatizzazione e al saccheggio delle multinazionali.
Ventiquattr’ore davvero particolari, in cui si è avuto la conferma che gli eventi collaterali a cui assistiamo sono solamente gran sceneggiate. Moggi, Vanna Marchi, e quant’altri scandali da quattro soldi, sono soltanto ottimo materiale per queste persone che “tirano a campare” facendo gli attori da telenovela e vendendosi per una macchina o una crociera. Provenzano non è stato catturato, bensì prelevato da casa sua in un momento in cui far pubblicità e propaganda serviva. E così nei Balcani, in Montenegro e in Albania, si accendono i riflettori su video-porno registrati da cantanti o personaggio dello spettacolo, un martellamento continuo di immagini e foto porno che sta monopolizzano i media e la stampa, tutto il resto attorno è il nulla. Questo è solamente un piccolo esempio di come le Entità economiche giochino con gli eventi e muovano pedine per continuare a detenere il potere senza incorrere in destabilizzazioni. Il sistema è stato studiato per far credere alle masse che occorre cercare un nemico che non esiste, un Signor Internet. È come se su delle autostrade durante la circolazione, qualcuno decida di cambiare le regole stradali quando diventa più opportuno e vantaggioso. Viene attivato un processo tecnico-giuridico che non permette a nessuno di agire in difesa dei propri diritti, o degli Stati o dei popoli.
Mentre gli scandali scoppieranno, le facce dei politici saranno sempre immobili e indifferenti, perché sono complici e sono disposti a sacrificare il sudore degli italiani: tutti quelli che hanno preso soldi in dollari sono ricattati. Prima dell’11 settembre, ci sono stati moltissimi trasferimenti di denaro di fondi neri delle imprese, e dopo una serie di leggi complesse ha fatto sì che determinate transazioni non fossero tracciate. Molte imprese infatti sono fallite, derubate dei loro soldi senza alcun possibilità di appello: magistratura, politica, stampa, ovunque gli imprenditori andavano loro li avevano già preceduti. Il crollo delle Torri Gemelle è stato il più grande colpo della Storia, una grande sceneggiata che ha tenuto occupato le intelligence di mezzo mondo, che così hanno indagato su falsi terroristi. Così come l’attentato a Londra il luglio scorso è stato senz’altro organizzato da un servizio segreto estero per far ricadere la colpa sui russi. Il fatto che la Cia abbia posto in essere operazioni fuori il suo territorio, e questo è vero e provato, implica che delle Intelligence parallele tengono sotto scacco i servizi segreti di uno Stato, un’intera classe politica. Uno Stato diviene ricattabile, sia per un fatto politico-istituzionale, sia per il fatto che molti politici hanno accettato quel denaro che gli era stato offerto, perché anche se un singolo parlamentare è stato corrotto, l’intero partito diviene ricattabile. L’Affare Clearstream non è altro che una vera e propria enciclopedia per sbarazzare una classe politica, perché quando un presidente di una banca afferma che tutto è rintracciabile, lancia un monito ai Capi di Stato: vi abbiamo in pugno, andatevene o pubblicheremo i conti…
Tutto questo ovviamente per far posto alla voce delle associazioni, dei consulenti indipendenti, delle commissioni di esperti, come già funziona per le direttive comunitarie. Ed è quello che sta accadendo anche in Italia: insomma presto la politica scomparirà per dar spazio a queste entità che appariranno agli occhi dei cittadini un’espressione di sovranità popolare.
Attualmente l’intero sistema economico capitalistico è arrivato al punto del collasso, e per non perdere il controllo globale ancora una volta le lobby si scontrano per non perdere il controllo globale. Mentre una parte di esse vuole la guerra in Iran, per bloccare le intenzioni di Teheran di costituire una borsa del petrolio che contratti in euro, un’altra sta premendo per il controllo dei metalli preziosi e dei traffici delle materie prime. I Massoni dunque vogliono far ricadere la colpa della cattiva gestione del mondo su una parte della classe politica dirigente e tenersi l’oro: è da quello che devono ripartire, perché il suo valore è aumentato ma continuerà sempre più ad aumentare. Se l’Adusbef consiglia di vendere l’oro della Banca d’Italia questa cosa deve indurre tutti a riflettere: non può che essere complice, non c’è altra spiegazione. Tantissima gente si è recata all’Adusbef per riprendere i soldi dell’Anatocismo o quelli del rimborso del signoraggio, ma vorremmo sapere da loro quanti lo hanno ottenuto. Allora questi dovrebbero essere in i nostri consulenti?!