Calcio, attorno all’attesa Coppa del mondo un giro d’affari di miliardi di euro
La diciottesima edizione del campionato mondiale di calcio si candida ad essere uno dei più grandi business di tutti i tempi. Un intero paese, la Germania, sarà mobilitato per ospitare la più importante kermesse calcistica del mondo. Saranno 12 le città tedesche che ospiteranno le partite che si svolgeranno dal 9 giugno al 9 luglio prossimi, ben 32 nazioni parteciperanno alla competizione planetaria: dagli Stati Uniti all’Iran scenderà in campo il 23% della popolazione mondiale e grosso modo, per dirla in termini economici, il 59% del prodotto interno del pianeta. Numeri da capogiro che assumono ancor più valore se si pensa che a questa edizione mancheranno colossi demografici come la Cina o la Nigeria, la Russia o il Sudafrica. Ci sarà invece il Togo che se anche non può offrire un audience competitiva con i paesi maggiori, rappresenterà la conquista di nuovi territori per quanto riguarda interessi di tipo economico.
I tedeschi hanno fatto le cose in grande potendo contare su un budget complessivo di 430 milioni di euro, che la Fifa (l’organizzazione mondiale del calcio) ha coperto per circa 170 milioni di euro mentre al resto hanno provveduto sponsor e vendita di biglietti. Naturalmente l’organizzazione del campionato mondiale di calcio ha costretto la Germania a rimodernare i suoi stadi, per questo le casse dello Stato tedesco hanno dovuto sborsare oltre un miliardo e mezzo di euro. I biglietti e la loro vendita rappresentano un capitolo a parte, infatti si va da quello più caro di circa seicento euro a quello più economico di 35 euro ma le richieste erano dieci volte tanto la disponibilità dei tagliandi (2,9 milioni) e i mancati incassi sono facilmente desumibili, si sono così scatenati i “bagarini” o meglio delle vere e proprie organizzazioni della vendita a prezzo maggiorato, in questo senso Internet è diventato il luogo principe per l’acquisto incauto.
Il mondiale rappresenterà un’occasione di rilancio per un’intera economia soprattutto per i comparto turistico, si calcola che 3 milioni di turisti invaderanno il paese facendo affluire gran masse di denaro nelle casse di ristoranti, alberghi, case da gioco o case del piacere, infatti in Germania la prostituzione è legale e può essere esercitata in appositi luoghi da più o meno libere e liberi professionisti. L’allarme lanciato dalle autorità tedesche sull’arrivo di migliaia di prostitute, soprattutto dall’est Europa, non è infondato e sarà difficile controllare situazioni di illegalità e sfruttamento. Coloro che non assisteranno alle partite in Germania potranno ugualmente provare qualche brivido attraverso le scommesse. Le puntate, almeno quelle legali, stanno avendo un vero e proprio boom. “Affari e finanza”, l’allegato economico di Repubblica ha riportato la cifra di 660 milioni di euro come ammontare dei soldi spesi per scommettere da gennaio ad aprile.
Ma sicuramente l’aspetto economico di maggior rilevanza è rappresentato dagli introiti derivati dai diritti tv. Oltre 30 miliardi di persone guarderanno i mondiali in televisione e questa volta la Fifa pensa di aver abbattuto qualsiasi record, ha gia incassato 1,2 miliardi di euro per la cessione dei diritti, soprattutto dai canali europei che sono quelli che pagano di più. L’esempio italiano è illuminante: la Rai ha sborsato 90 milioni di euro per assicurarsi la trasmissione degli incontri, mentre Sky con una quarantina di milioni offrirà un palinsesto mondiale che prevede partite dalle sette di mattina all’una di notte, e saranno ben sei i canali tra i quali scegliere.
Per vedere le partite, a parte quelle trasmesse dalla tv pubblica, bisogna avere un decoder, il mondiale di calcio dunque sarà l’occasione per lanciare sul mercato nuovi modelli. Gli operatori del settore prevedono un ricambio sostanzioso del parco hi-tech delle famiglie e alla fine dell’evento sportivo potrebbe essersi verificata una crescita del 30% per quanto riguarda televisori, videoregistratori e altro materiale digitale. Naturalmente l’aspetto riguardante la televisione è legato strettamente a quello degli sponsor. In questo campo è iniziata una vera e propria battaglia combattuta senza esclusione di colpi, anche perché il buon andamento di un marchio avrà ricadute per gli anni a venire, si pensi soltanto che la Puma sa rà sponsor tecnico della nazionale italiana fino al 2014. Lo scontro maggiore è quello che hanno ingaggiato le due multinazionali dell’abbigliamento sportivo. I tedeschi dell’Adidas e la statunitense Nike si contenderanno un mercato di quasi quattro miliardi di dollari tentando di strapparsi a vicenda i maggiori campioni del calcio come ad esempio il nuovo talento giovane del calcio mondiale, l’argentino Lionel Messi passato alla scuderia Adidas per 7 milioni di euro.
Ormai ogni evento sportivo di carattere mondiale comporta altissime spese per la sicurezza. La Germania metterà in campo anche 7mila uomini dell’esercito per affrontare il rischio di un attentato terroristico ma anche le squadre che giungeranno sul suolo tedesco dovranno provvedere alla loro salvaguardia. Numerosi agenti speciali partiranno con la squadra italiana e nel suo dossier per la candidatura agli Europei del 2012, l’Italia ha messo in conto una spesa di 50 milioni di euro per scorte, metal detector e altro. I tedeschi cercheranno di tenere a freno anche l’arrivo dei numerosi hooligans europei, in particolare tedeschi, olandesi ed inglesi e soprattutto dovranno fare i conti con le organizzazioni neonaziste che sembrano voler convergere sul mo ndiale forse con un piano di battaglia coordinato. Praticamente la Coppa del Mondo paralizzerà mezza Europa, anche il Trattato di Schengen alle frontiere tedesche verrà sospeso e mentre i giocatori correranno sui campi di gioco la libera circolazione delle persone verrà impedita.
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