Alain De Benoist, Oltre il Moderno (Recensione)
di Domenico Turco - 05/06/2006
De Benoist, Alain, Oltre il Moderno. Sguardi sul terzo millennio.
Casalecchio di Reno, Arianna, 2005, pp. 310, € 12,95, ISBN 88-87307-37-7.
Recensione di Domenico Turco – 16/01/2006
Filosofia politica
Da diversi decenni Alain de Benoist, attraverso un’inesauribile attività di poligrafo eclettico, scandita dalla pubblicazione di molti libri e articoli sugli argomenti più disparati, conduce una battaglia personale volta in qualche modo a decostruire i termini-chiave del mondo moderno, in vista di un suo superamento radicale. Infatti, per quanto possa sembrare un paradosso, nell’interpretazione del pensatore francese una reale evoluzione dell’esperienza umana dipenderà non solo dall’emancipazione dalle convenzioni e dai pregiudizi del passato, ma dall’emancipazione consapevole dal moderno, inteso come summa di prospettive ormai inadeguate.
Per de Benoist è necessario andare Oltre il Moderno, raccogliendo le importanti sfide del terzo millennio, che hanno precisi nomi e identità: ecologia, differenza, comunità, democrazia partecipativa. Sono queste le parole d’ordine del nuovo dizionario postmoderno, dizionario che implica la costruzione di una politica verticale e non più orizzontale.
Nell’ottica comunitarista di de Benoist occorre ridisegnare lo schema delle idee correnti, idee che hanno influenzato la società occidentale imponendo categorie culturali, ideologiche e politiche basate sostanzialmente sui principi del secolo dei Lumi.
Liberarsi dal retaggio illuministico è un’operazione indispensabile ai fini di un recupero di socialità e libertà, recupero che si accompagna alla riscoperta del modello di sovranità rappresentato dalle città-stato dell’antica Grecia, basato su una più ampia e qualificata partecipazione popolare. Ovviamente il paradigma greco non va considerato un ideale astratto, ma un progetto operativo da attuare realizzando tutte le potenzialità ancora inespresse della democrazia, che prescindono, per de Benoist, dal momento spurio dell’economico e quindi dalla categoria dell’utile in senso affaristico-mercantile.
De Benoist individua nel centralismo di Roma l’origine della moderna idea di Stato, a cui contrappone il suo federalismo delle piccole autonomie locali, unica garanzia di una continuità effettiva tra governanti e governati. In questo senso l’esperienza politica di Rousseau, sostenitore della volontà generale come espressione dinamica della comunità e critico del concetto anonimo di maggioranza, costituisce l’esempio di una prospettiva libertaria che risulta comunque temperata da un appello costante al sociale, che è qualcosa di insito nella sigla democrazia partecipativa.
Un elemento molto significativo della filosofia politica di Alain de Benoist è la valorizzazione dei temi ambientali, dell’ecologia. La sensibilità ecologica si riflette sulla consapevolezza politica, in quanto si basa proprio su un rifiuto delle logiche di mercato, in nome di più alte istanze valoriali. Per de Benoist solo la prospettiva comunitaria, che mette tra parentesi l’economia per porre l’accento sui rapporti umani e il dialogo “politico” tra cittadini e istituzioni, è adatta a rendere ragione della questione ecologica, che viene vissuta in primo luogo come problema sociale, capace di coinvolgere collettività grandi e piccole.
Oltre il Moderno segna un passo avanti nell’esperienza filosofico-politica di de Benoist, in quanto sintetizza magistralmente i temi-cardini di una visione autenticamente postmoderna, che va al di là della contrapposizione manichea destra-sinistra, conservazione-progresso, per concentrarsi sui problemi e le soluzioni concrete, senza nostalgismi di sorta o velleità restauratrici, ma neanche accettando supinamente lo status quo, caratterizzato da una innaturale spinta al consumismo e all’economismo più esasperato. De Benoist intende rivalutare il momento politico su quello economico, e come tale rinvia a una concezione comunitaria fortemente anticonformista, in un’epoca dominata dai miti del mercato e di una spietata globalizzazione livellatrice delle identità locali.
L'autore
Alain de Benoist, nato nel 1943, giornalista, saggista e filosofo, è direttore di Nouvelle Ecole e Krisis. Tra le sue numerose opere ricordiamo Le idee a posto, Democrazia. Il problema, L’eclisse del sacro, L'Impero interiore, Oltre l'Occidente.