La missione Nato in Afghanistan, a cui l’Italia partecipa, è diventata una missione di guerra
di Generale Fabio Mini - 05/06/2006
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Gen. Fabio Mini* ![]() ![]() Tutto questo comporta che il contingente Nato, finora asserragliato con poche forze e nessun assetto da vero combattimento a Kabul, assuma responsabilità e rischi di vero e proprio combattimento.
Tecnicamente la missione di stabilizzazione Isaf si espande perché si devono “stabilizzare” altre aree dopo aver avuto grande successo (!!!) a Kabul.
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*Fabio Mini è Tenente Generale dell'Esercito italiano.
Le sue specializzazioni militari includono quelle in missili anti-carro e difesa NBC, Ufficiale addetto alla Pubblica Informazione della NATO, Ispettore CBM per gli Accordi di Stoccolma ed in Operazioni Psicologiche. Ha comandato tutti i livelli di unità meccanizzate, dal Plotone alla Brigata. Il suo ultimo incarico operativo è stato quello di comandante della Brigata “Legnano” durante l’operazione “Vespri Siciliani” contro il crimine organizzato in Sicilia.
E’ stato in seguito responsabile della preparazione, addestramento e primo schieramento della Brigata in Somalia. I suoi incarichi di Stato Maggiore comprendono quelli di Ufficiale alle Operazioni e Difesa NBC presso il 4º Reggimento Corazzato, e di Capo Sezione di Stato Maggiore presso la Brigata Meccanizzata “Granatieri di Sardegna”.
Dal 1979 al 1981 è stato assegnato negli Stati Uniti presso la 4º Divisione di Fanteria a Fort Carson, nel Colorado, dove ha svolto gli incarichi di Ufficiale addetto ai Piani ed Operazioni, Secondo in Comando della Divisione Esercitazioni e Valutazioni (EED) e Capo della Divisione Esercitazioni e Valutazioni/Centro Simulazione Combattimento.
Al suo ritorno in Italia ha prestato servizio quale Ufficiale Addetto al Reparto Impiego del Personale dello Stato Maggiore dell’Esercito, Capo dell’Ufficio Studi e Coordinamento dello Stato Maggiore dell’Esercito, Capo dell’Ufficio Pubblica Informazione e Portavoce del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito.
Dal 1993 al 1996 ha svolto l’incarico di Addetto Militare a Pechino, Repubblica Popolare Cinese. Con il grado di Generale di Divisione, ha diretto l’Istituto Superiore di Stato Maggiore Interforze (ISSMI).
Nel 1999 ha svolto due incarichi concomitanti presso lo Stato Maggiore della Difesa quali Capo dell’Ufficio Generale per le Comunicazioni e la Pubblica Informazione e Capo dell’Ufficio Generale di “Euroformazione”.
A partire dal gennaio 2001 ha assunto la funzione di Comando Interforze delle Operazioni nei Balcani.
Nel 2002 il generale Mini ha assunto il comando delle operazioni di pace in Kosovo a guida NATO (KFOR).
Le sue decorazioni comprendono l’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (OMRI), la Medaglia al Merito Mauriziana, la Medaglia di Lungo Comando, la “U.S. Army Commendation Medal” e la Medaglia “BA YI” della Repubblica Popolare Cinese.
Ha scritto molto su questioni militari, strategiche e geopolitiche. Tra i suoi lavori i libri: “Comandare e comunicare” (Alinari-Firenze, 1989), e “L’altra strategia” (Franco Angeli-Roma, 1998).
E’ autore di oltre venti saggi e di molti articoli pubblicati su riviste militari e civili come “La Rivista Militare”, “Limes” e “Heartland”. Nel 2001 ha curato la versione italiana del libro “Guerra senza limiti”, i cui autori sono i colonnelli della Repubblica Popolare Cinese Qiao Liang e Wang Xiaosui. Ha fondato e continua a dirigere “Newstrategy”, un istituto di ricerca e studio non a scopo di lucro. E’ membro delle Conferenze Mondiali Pugwash e del Comitato scientifico di Limes. Svolge regolarmente seminari informativi presso le scuole ed i centri di addestramento nazionali dei Servizi di intelligence su questioni strategiche dell’Asia, dell’Estremo Oriente e sul terrorismo e crimine organizzato. (Tratto da AnalisiDifesa) Scheda del conflitto in corso in Afghanistan Scheda-paese dell'Afghanistan |