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Destra e di sinistra dimostrano la stessa incapacità sull'energia

di Paolo De Gregorio - 26/03/2011

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Nel tempo “storico” in cui gli inquisiti o condannati, presenti in Parlamento,
hanno l’impudenza di chiedere la “responsabilità civile” per i giudici,
invocando l’uguaglianza di tutti i cittadini nel pagare i propri errori, ecco l’
occasione per chiedere (se esistesse una opposizione) la responsabilità civile
per quei politici che firmano leggi sbagliate, che con i loro effetti provocano
danno alla collettività.

Un esempio calzante è quello della legge denominata “Conto energia”, approvata
dal 2° governo Berlusconi nel 2003, resa operativa e attuativa dal 3° governo
Berlusconi nel 2005 e non abrogata dal successivo governo Prodi nel 2006-2008.
Questa legge, che nominalmente aveva il giusto obiettivo di finanziare lo
sviluppo delle energie rinnovabili, nella realtà ha innescato gli appetiti
speculativi di mafia ed affaristi, alterando l’uso di terreni agricoli e
distruggendo paesaggi, finanziando progetti che in realtà potevano anche non
mettere in rete l’energia prodotta a causa di difficoltà di allacciamento.

Ora il 4° governo Berlusconi la vuole ridimensionare (ma i buoi sono già
usciti dalla stalla), con rischio per migliaia di posti di lavoro, soprattutto
nel fotovoltaico, con il preciso intento di favorire il nucleare, che non
avrebbe alcuna possibilità di partire in una situazione in cui la domanda di
energia venisse soddisfatta con una capillare solarizzazione di fabbriche ed
edifici.

Se fossi stato io il legislatore, da persona onesta e non legata alle lobby,
ma all’interesse collettivo, avrei finanziato, esclusivamente, l’
AUTOSUFFICIENZA ENERGETICA di abitazioni, di aziende  agricole, artigianali,
industriali, dando incentivi per installare la sola potenza necessaria al
proprio fabbisogno, certificata dalla presentazione delle bollette dell’energia
elettrica pagata.
La ricaduta, su tutta l’economia, sarebbe stata molto positiva, offrendo in
tempo di crisi una maggiore competitività alle piccole e medie aziende, che
rappresentano la spina dorsale del nostro sistema produttivo.
Quanto alle pale eoliche, nelle zone ventose, avrei concesso incentivi solo
per rotori non più alti di 5/6 metri.

Governi di destra e di sinistra hanno dimostrato la stessa incapacità, che
sconfina nel penale, di affrontare il problema energetico, fanno toccare con
mano una classe politica subalterna alle lobby, alle mafie, che non paga pegno
per questo malgoverno.
La responsabilità civile dei politici, per leggi fiancheggiatrici delle mafie
e della speculazione contro gli interessi dei cittadini, deve essere impugnata
con lo stesso clamore con cui si chiede la responsabilità civile dei giudici.

Il “CONTO ENERGIA” va ripristinato nella forma da me suggerita e, se ben
gestito, può nel tempo portare l’Italia alla completa autosufficienza
energetica, come è già nella strategia della Germania,che uscirà dal nucleare e
punterà tutto sulle rinnovabili, dove è previsto che nel 2020 il 47% dell’
energia arriverà dal sole e i pannelli costeranno sempre meno e renderanno di
più.